Documenti teorici sul processo riabilitativo
Il concetto di presa in carico
È il processo integrato e continuativo e il governo di un insieme articolato
e coordinato di interventi che incidono sulle condizioni che ostacolano
l'inserimento sociale, scolastico e lavorativo e favoriscono il più completo
dispiegarsi della personalità dei singoli individui.
Il concetto di riabilitazione
È il complesso di interventi orientati a contrastare gli esiti dei deficit, a sostenere
il raggiungimento dei livelli massimi di autonomia fisica, psichica e sociale,
a promuovere il benessere psichico e la più ampia espressione della vita
relazionale e affettiva. In una visione così globale riabilitazione diviene quindi
processo in cui dinamicamente si articolano competenze professionali,
funzionamento in rete dei servizi e integrazione tra sanitario e sociale.
Strategia dell'intervento riabilitativo
La riabilitazione è un processo di soluzione dei problemi e di educazione nel corso
del quale si porta una persona a raggiungere il miglior livello di vita possibile
sul piano fisico, funzionale, sociale ed emozionale, con la minor restrizione possibile
delle sue scelte operative.
Il processo riabilitativo coinvolge anche la famiglia del soggetto e quanti sono
a lui vicini. Di conseguenza, il processo riabilitativo riguarda, oltre che aspetti
strettamente clinici anche aspetti psicologici e sociali. Per raggiungere un buon livello
di efficacia qualsiasi progetto di riabilitazione, per qualsiasi individuo, deve quindi
essere mirato su obiettivi plurimi, programmati in maniera ordinata, perché
l'autonomia raggiungibile nei diversi ambiti possa tradursi in autonomia
della persona nel suo complesso e comunque in una migliore qualità,
della vita della persona.
Come descritto nelle Linee Guida sulla Riabilitazione del Ministero della Sanità,
dalla Commissione sulla riabilitazione pediatrica del Ministero della Sanità (1998)
e successivamente dal DGR 2591 del 2000 della Regione Lazio, il nostro modello
riabilitativo considera l'equipe e il processo clinico insito nella stesura della cartella
riabilitativa gli strumenti d'elezione per la definizione degli obiettivi che ci si propone
di raggiungere in un percorso riabilitativo.
La presenza del "case manager", all'interno dell'équipe riabilitativa, permette
la realizzazione della rete territoriale diagnostico - terapeutico - riabilitativa
e rappresenta l'interlocutore con la coppia dei genitori e la scuola.
Il processo riabilitativo consta di tre fasi e deve possedere strumenti di valutazione,
di condivisione e di verifica capaci di essere il più possibile oggettivabili e verificabili
(indicatori di input, output ed outcome):
- valutazione dell'utente da parte dei membri dell'équipe secondo un protocollo
predefinito che prevede osservazione e valutazione funzionale.
- definizione di un progetto, di un programma riabilitativo, degli obiettivi, delle strategie
per raggiungerli e dei tempi di verifica. Gli obiettivi individuati devono essere concreti,
raggiungibili e verificabili. Quanto detto deve essere condiviso con la famiglia e con
gli altri referenti della rete diagnostico - terapeutico - riabilitativa. Il progetto deve essere
motivante per il bambino e capace di soddisfare esigenze personali e cliniche
dell'utente e del suo contesto familiare.
- verifica del raggiungimento degli obiettivi durante il percorso riabilitativo con possibilità
di ridefinire progetto e programma laddove si verificassero difficoltà nello svolgimento
e nel raggiungimento degli obiettivi individuati.
Area della valutazione
Nella valutazione riabilitativa è fondamentale esaminare le funzioni del bambino
non relative a una norma, ma relative alla peculiarità del bambino stesso.
È fondamentale anche considerare come il bambino riproduce le performance
e le strategie apprese sia nella stanza di terapia sia nello svolgimento degli atti
della sua vita quotidiana. Considerato che in atto non esistono strategie
di valutazione unitarie in grado di spiegare e descrivere lo sviluppo dell'individuo
nella sua globalità, lo studio dell'evoluzione del bambino deve essere
necessariamente affrontato nelle sue diverse componenti, ma non può né deve
essere, sia sul piano teorico che operativo, disgiunto da altri aspetti e
considerazioni generali che assumono una valenza determinante anche ai fini
diagnostici e prognostici.
Diverse le aree della valutazione:
- Valutazione della funzione percettivo-visiva
- Valutazione cognitiva (percezione, attenzione, memoria,
coordinazione visuo - motoria nel bambino ipovedente, linguaggio,
funzionamento intellettivo, problem solving)
- Valutazione delle prassie
- Valutazione delle competenze motorie globali (competenze posturali,
sequenze di raddrizzamento antigravitario, cammino)
- Valutazione psicologica
- Valutazione dell'autonomia
- Valutazione della compliance genitoriale
- Valutazione del carico familiare
Inoltre è possibile ottenere un profilo dello sviluppo attraverso l'utilizzo delle scale
di sviluppo (mentale) per bambini con Handicap visivo (0-5 anni) Reynell Zinkin Scales.
Le scale, attraverso una valutazione standardizzata alle aree osservate, sono:
- Adattamento sociale
- Comprensione sensomotoria
- Esplorazione dell'ambiente
- Risposta al suono e comprensione verbale
- Linguaggio espressivo: struttura e contenuto
- Comunicazione.
I risultati di una valutazione che utilizzi queste scale sono intesi come base per fornire
un aiuto per promuovere lo sviluppo, piuttosto che per collocare il bambino ad un certo
livello di una scala d'intelligenza. Lo scopo è di individuare il livello del bambino
in termini di "processi intellettivi" stabiliti, piuttosto che in termini di "abilità acquisite".
Obiettivi dell'intervento riabilitativo precoce
- Sviluppo senso - percettivo
- Sviluppo immaginativo - motorio
- Schema Corporeo e abilità psicomotorie nella comunicazione
- Sviluppo cognitivo (attenzione, concentrazione, memoria)
- Orientamento spazio - temporale
- Memoria visuospaziale
- Stereognosia
- Prassie
- Organizzazione visiva nel bambino ipovedente
- Discriminazione visiva nel bambino ipovedente
- Pre-requisiti apprendimento Braille
- Pre-requisiti orientamento e mobilità
- Autonomia personale
Le prestazioni terapeutico-abilitativo-riabilitative
- Visite specialistiche
- Consulenze diagnostico - valutative
- Consulenze per altri tecnici della riabilitazione/équipes riabilitative
- Consulenze per sostegno scolastico
- Neuropsicomotricità e fisioterapia
- Logopedia
- Riabilitazione visiva, neuro-visiva e visuo-motoria (early low vision training)
- Riabilitazione per l'acquisizione di strategie cognitive e di problem solving nei vari ambiti dell'apprendimento nel bambino non vedente ed ipovedente.
- Attività espressivo - creative
- Orientamento e mobilità e autonomia personale
- Intervento psicopedagogico/psicoterapico (counseling breve, di coppia, familiare, lavoro di gruppo per genitori, psicoterapia bambino - genitori)