chi siamo
L’Associazione Nazionale Storici dell’Arte è stata fondata il 16 settembre 1999 per dare maggiori strumenti legali al già esistente Coordinamento Italiano Storici dell’Arte. Scopo primario dell’Associazione è la promozione della figura dello storico dell’arte e la tutela della sua specifica professionalità che, malgrado la straordinaria consistenza del patrimonio storico- artistico nazionale, non è mai stata legalmente riconosciuta dallo stato italiano.
Da maggio 2000 l’A.Na.St.Ar. fa parte della consulta delle professioni non regolamentate del C.N.E.L. (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro), che riunisce le professioni non disciplinate da ordini e albi con lo scopo di fornire regole a tutela dei professionisti e dei committenti, sia nell’ambito pubblico sia in quello privato. Dal giugno 2001 l’A.Na.St.Ar. fa inoltre parte del Colap (Coordinamento Libere Associazioni Professionali), la cui finalità è valorizzare le istanze di rappresentanza delle attività professionali e tutelare le esigenze del loro sviluppo. Secondo le direttive stabilite dall’Unione Europea, tutti gli ordini e gli albi sono destinati a scomparire e solo le libere associazioni di categoria tra professionisti saranno in grado di essere competitive sul mercato del lavoro. L’A.Na.St.Ar. nasce quindi come prima associazione di categoria nel settore dei Beni Culturali e della ricerca storico-artistica, in grado non solo di fornire la certificazione di qualità necessaria per poter esercitare la libera professione in Italia e all’estero, ma anche di porsi come controparte nei confronti della politica del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, degli enti locali e della committenza privata, in difesa dei legittimi interessi di tutti gli storici dell’arte italiani. A fronte di una situazione del lavoro totalmente deregolamentata, l’A.Na.St.Ar. intende, attraverso il dibattito con la totalità degli istituti e dei soggetti competenti, contribuire a definire norme chiare che forniscano garanzie per lo storico dell’arte e per chi si avvale del suo lavoro.

Obiettivi:

* Riconoscimento della figura professionale dello storico dell’arte.
* Costituire un polo di opposizione contro la prestazione di lavoro volontario o sottopagato e riuscire ad ottenere una rettifica del protocollo d’intesa recentemente sottoscritto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con le principali associazioni di volontariato.
* Giungere ad una regolarizzazione normativa delle collaborazioni esterne presso gli enti preposti alla gestione dei Beni Culturali (Ministero, Soprintendenze, enti locali, enti privati etc.) e istituzione di un aggiornato tariffario riconosciuto in tutto il territorio nazionale.
* Ottenere l’entrata gratis a musei e mostre pubbliche dietro presentazione della tessera di socio A.Na.St.Ar.
* Ottenere l’abilitazione automatica all’esercizio della professione di guida culturale e turistica per tutti coloro che conseguono il diploma delle scuola triennali di specializzazione in Storia dell’Arte o Beni Culturali.


Per il raggiungimento di questi obiettivi l’Associazione ha stretto proficui rapporti con esponenti della pubblica amministrazione, dell’Università, del Parlamento e delle altre associazioni sindacali e di categoria che si occupano di Beni Culturali. Ha avuto incontri con la Commissione Cultura della Camera dei Deputati, con il Consiglio Nazionale dei Beni Culturali, con il C.N.E.L., con la CGIL, con gli Assotecnici, con l’A.N.I.A.SPE.R. (Associazione nazionale fra ingegneri e architetti specialisti in restauro dei monumenti), con l’Associazione Italiana Biblioteche, con l’ANISA (Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell’Arte) e con il coordinamento italiano delle scuole di specializzazione. La stessa Associazione, ancora nelle vesti provvisorie di Coordinamento Italiano Storici dell’Arte, è stata inoltre promotrice del convegno "Lo storico dell’arte. Occupazione, ruolo e formazione", tenutosi il 15 aprile 1999 presso l’Accademia di San Luca a Roma.

torna su