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Durante la sua breve vita Lovecraft scrisse circa una quarantina di racconti e una dozzina di testi più lunghi, che apparvero soprattutto su riviste Pulp degli Anni Venti e Trenta; egli stesso vide solo uno dei suoi scritti apparire in forma di libro, ciononostante le sue opere influenzarono molto la letteratura horror. In particolare Lovecraft ebbe il pregio di dare nuovi spunti all'orrore introducendo elementi tipici della fantascienza, soprattutto riguardo all'Orrore Cosmico presente nelle serie dedicata a Cthulhu. Gli autori che ispirarono il Solitario di Providence furono Edgar Allan Poe (1809-1848) e Lord Dunsany (1878-1957); infatti nello stile di Lovecraft si riconoscono influssi di entrambi. Queste caratteristiche sono evidenti soprattutto nei suoi primi scritti come Polaris (1918), The White Ship (1919), The Quest of Iranon (1921) o The Dream-Quest of Unknown Kadath (1926). Le opere di Lovecraft possono venir suddivise in due parti: in quelle che appartengono ai Miti di Chtulhu e in quelle che non sono direttamente legate ai Miti (anche se spesso contengono degli elementi che possono essere ricollegati ai Miti stessi). Del primo gruppo vanno ricordati i seguenti racconti e romanzi: The Shadow Out of Time (1934), che per molti critici è l'opera più significativa di Lovecraft, At the Mountains of Maddnes (1931), The Case of Charles Dexter Ward (1927) e The Call of Cthulhu (1926), da cui ha preso il nome tutta la serie. Per il secondo gruppo è soprattutto degno di mota The Dream-Quest of Unknown Kadath (1926) dove Lovecraft narra di uno straordinario viaggio nel Mondo dei Sogni di Randolph Carter (il personaggio preferito dallo stesso Lovecraft, protagonista anche di altri scritti e suo alter ego) alla ricerca dello Sconosciuto Kadath; una saga onirica che è vivamente consigliabile ad ogni appassionato di letteratura fantastica. Lovecraft era un tipo eccentrico e solitario, politicamente reazionario, allergico alle temperature basse e, non essendo soddisfatto del suo stile di scrittura, molto reticente a pubblicare i suoi scritti. Il successo delle sue opere venne dopo la sua morte, soprattutto grazie agli sforzi del suo amico A. W. Derleth che, oltre a pubblicare i suoi scritti, completò e revisionò anche alcuni suoi racconti rimasti incompleti. Negli Anni Settanta ci fu sia negli USA sia in Europa Occidentale una riscoperta delle opere del cosiddetto Solitario di Providence, la quale contribuì a consolidare la sua posizione tra i grandi maestri della letteratura fantastica. |
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