Sapere non è nulla, immaginare è tutto.
Non esiste altro se non ciò che si immagina.


Anatole France, (1844-1924)

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Al Azif
Al Azif I Nomi I Falsi

 

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Gli Esemplari

Il manoscritto Al Azif fu composto a Damasco nel 730 d.c. da Abdul Alhzred.
Il testo fu poi tradotto in greco con il nome di Necronomicon.
Titolo originale dell'opera è Al Azif, dove Azif è l'allocuzione usata dagli arabi per indicare gli strani suoni notturni (dovuti agli insetti) che si supponevano essere l'ululato dei dèmoni.
Il nome corretto potrebbe essere Kitab Al-Azif ovvero Libro degli Ululati dei Demoni del Deserto.
Il nome di Necronomicon nasce con la traduzione greca di Teodoro Fileta (Theodorus Philetas).
Alcuni ritengono che il Fileta abbia preferito dare al testo un titolo più esplicativo riguardo il contenuto del testo. Egli non si accontenta di usare un termine (Kitab Al-Azif) che indichi il canto dei demoni, bensì pensa di descriverne in una sola parola il contenuto informativo di questi.
Assumendo che il titolo di "Necronomicon" scelto da Fileta, sia rimasto invariato nei secoli, esso può dirci qualcosa riguardo il contenuto del testo. Le tre parole greche che lo compongono sono nekros, nomos ed eikon, ma qual'è il loro significato?
Cominciamo dalla parola nekros che può significare cadavere,morto. Possiamo ipotizzare che Fileta si riferisca ai Grandi Antichi.
Nomos è la seconda parola che compone il titolo e può avere diversi significati in particolare ci sembrano significativi quello di legge e quello di canto.
Infine eikon è immagine o simulacro.
Possiamo fare due ipotesi:
1. che il testo contenga delle leggi (nomos) o delle regole che hanno valore di evocazione di antiche divinità scomparse (gli esseri morti di cui parla Alhazred che sono probabilmente i Grandi Antichi di HPL).
2. che nomos inteso come canto si riferisca ai suoni emessi dagli stessi e tradotti da chi li ha ascoltati (Abdul Alhazred).
In entrambi i casi si potrebbe trattare di informazioni su questi esseri da loro stessi trasmesse.
Colui che ha ascoltato questi ululati o canti, ed è stato in grado di darne una rappresentazione (eikon), è probabilmente solo un portatore del messaggio. In quanto tale egli è privo di responsabilità (irresponsabile, folle). Alhazred non è altro che il rappresentante di uno o più esseri divini, è quindi un simulacro (eikon) per mezzo del quale loro comunicano con gli uomini.

 

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