La chirurgia della cataratta
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Alcuni modelli di IOL: si notano differenze nella dimensione e nella geometria
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Approfondimenti
Tecniche storiche
Crioestrazione: la sonda a -70°C si attacca alla superficie della cataratta e ne permette l'estrazione. Clicca per visualizzare il filmato.
Tecnica ECCE: estrazione della cataratta attraverso una larga incisione al bordo corneale superiore; la capsula del cristallino è conservata e consentirà l'impianto di IOL.
L'intervento per cataratta consiste, in sostanza, nell'estrazione del cristallino catarattoso e nella sua sostituzione con un cristallino artificiale (nell'uso comune denominato "lentina" o "IOL", dall'inglese Intra-Ocular Lens).

La tecnica attuale di estrazione della cataratta è nota come facoemulsificazione ed utilizza sofisticate sonde ad ultrasuoni, in grado di frammentare ed aspirare la cataratta stessa attraverso un'incisione limitata (normalmente circa 3 millimetri).

Nell'immagine a sinistra, l'operatore ha praticato un'incisione "a croce" dividendo la cataratta in 4 quadranti che saranno poi aspirati singolarmente. L'animazione a destra mostra il funzionamento del facoemulsificatore ad ultrasuoni.

Le IOL hanno un diametro che va dai 5 ai 7 millimetri. Per evitare di allargare il taglio si impiegano IOL pieghevoli, che sono introdotte attraverso l'incisione da 3 millimetri e riprendono la forma all'interno dell'occhio.

In questo modo, il traumatismo chirurgico è ridotto al minimo e la sutura non è necessaria nella maggior parte dei casi. Spesso, dopo poche ore l'occhio è già in grado di funzionare. 

La foto mostra un occhio alla fine dell'intervento con la IOL perfettamente centrata.

 

 

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Pagina aggiornata il: 18 settembre 2010

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