Giancarlo Franceschetti MAGNETI PERMANENTI


CAPITOLO I
GENERALITA'

Cosa è il magnetismo

Classificazione delle sostanze

La curva di isteresi

La curva di smagnetizzazione

Dipendenza dalla temperatura delle caratteristiche magnetiche

Interazioni tra campo magnetico e corrente elettrica

 
CAPITOLO I - GENERALITA'

La curva di smagnetizzazione

Nelle applicazioni la calamita deve creare un campo magnetico ed è quindi sottoposta alla forza magnetica da essa stessa generata. La parte di curva di isteresi che dà la risposta della calamita ai campi smagnetizzanti è quella contenuta nel secondo quadrante (nelle applicazioni dinamiche, cioè in presenza di un campo esterno variabile, interessa anche il terzo quadrante) e si chiama curva di smagnetizzazione.

 

Anziché riportare le curve BH (fig. 6) per ogni materiale si preferisce riportare nei grafici sui quali vengono tracciate le curve di smagnetizzazione, le iperboli che sono il luogo dei punti a B·H costante, per certi valori di B·H, in modo da leggere il valore B·H per qualsiasi punto della curva, e in particolare BHmax. In un circuito magnetico, il volume di magnete necessario a creare un certo campo in un determinato traferro è inversamente proporzionale al prodotto BdHd; di qui la convenienza di progettare il circuito magnetico in modo che le coordinate Bd e Hd del punto di lavoro coincidano con i valori che danno BHmax.

I1 prodotto di energia si misura in Megagaussoersted (MGsOe o 107 GsOe) o in kilojoule/m3..

1 MGsOe = 8 KJ/m3 = 8 mJ/cm3

 

Riallacciandoci a quanto accennato alla fine del paragrafo precedente, ci soffermiamo più in particolare sulla curva di smagnetizzazione, perché da ciò si traggono interessanti proprietà riguardanti il corretto impiego delle calamite.

Sottoponiamo una calamita magnetizzata ad un campo smagnetizzante di intensità H1 l'induzione magnetica assume il valore B1, corrispondente al punto A1 della curva di isteresi (fig. 7). Se riportiamo ora H fino al valore zero, l'induzione non assume più il valore Br, ma raggiunge il valore B', seguendo il tratto A1CB' che si stacca nettamente dalla curva di smagnetizzazione; se ripristiniamo il campo -H1 l'induzione torna sensibilmente al valore B1, seguendo ora il percorso B1DA1. La curva A1CB'DA1 si chiama ciclo di isteresi minore, e per gli scopi pratici può essere approssimata a una retta, la cui pendenza è praticamente uguale a quella della curva di isteresi nel punto Br ed è chiamata permeabilità di ritorno mrec ed è definita mrec=DB/DH. Per esempio nei materiali ceramici mrec può variare da 1,05 per quelli anisotropi (orientati) a 1,2 per quelli isotropi.

Se portiamo il campo da H1, a un valore tra H1 e O la B corrispondente sarà sul tratto A1CB', in pratica sulla retta A1B'.

Se H si sposta oltre il punto di curvatura detto comunemente “ginocchio” si produce una smagnetizzazione irreversibile (cicli II e III di fig. 7) ed il materiale deve eventualmente essere rimagnetizzato.


 


Facendo assumere ad H un opportuno valore Hsm, poi riportando H a zero si può fare in modo che il ciclo d'isteresi minore si chiuda in O (fig. 5), si è annullata l'induzione magnetica e quindi la polarizzazione magnetica: la calamita risulta perciò smagnetizzata, ma solo macroscopicamente: i magnetini elementari non sono più nello stato disordinato come sono nella calamita vergine; la curva di magnetizzazione prosegue ora seguendo il percorso OC, non più OA.


Una vera smagnetizzazione si ottiene sottoponendo il magnete (fig. 8) a campi magnetici alternativamente oscillanti tra valori positivi e negativi tendenti lentamente e regolarmente a zero; lo stato finale microscopico è però differente da quello derivante da una smagnetizzazione effettuata per aver portato il magnete ad una temperatura superiore a Tc.