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William Sheridan Allen, Come si diventa nazisti, Einaudi: | |
Questa è la storia di una piccola città della Germania durante gli anni della Repubblica di Weimar e i primi anni del Terzo Reich; ed è al contempo un tentativo di comprendere come una democrazia civile sia potuta precipitare ed affondare in una dittatura.
Thalburg è un tranquillo centro dell' antico regno di Hannover, diecimila abitanti, molto commercio e poche industrie, che negli anni dal 1930 al 1935, come tutta la Germania, cambia volto. Come si diventa nazisti... trasmette la convinzione che la distruzione di una comunità politica, la fine della democrazia è sempre possibile...Oggi come allora gli avversari della democrazia circolano numerosi tra noi, ma sono anche dentro di noi, nel perenne conflitto... tra bisogno di sicurezza e desiderio di libertà. Dall'introduzione di Luciano Gallino
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Daniel Jonah Goldhagen, I volenterosi carnefici di Hitler, Mondadori: | |
"I volenterosi carnefici di Hitler", uscito negli Stati Uniti nel marzo 1996, scritto da un giovane e sconosciuto professore di Harvard, ha suscitato un intenso dibattito ed è diventato subito un best seller, e in Germania, dove è stato pubblicato nell'agosto '96, ha provocato un vero choc nazionale. Esaminando le figure degli "esecutori" e l'antisemitismo radicato nella società tedesca fra il 1933 e il '45, attingendo materiale inedito a testimonianze indirette, Goldhagen dimostra che i responsabili dell'Olocausto non furono solo SS o membri del partito nazista, ma tedeschi di ogni estrazione sociale, uomini e donne comuni che brutalizzarono e assassinarono gli ebrei per convinzione ideologica e per libera scelta, senza subire pressioni psicologiche o sociali. |
Rudolf Höss, Comandante ad Auschwitz, Einaudi: | |
Presentato da Primo Levi, il documento che per la prima volta ha illuminato dall'interno la mentalità e la psicologia dei nazisti, la storia e il funzionamento delle officine della morte. Rudolf Hoss, ufficiale delle SS, fu per due anni il comandante del più grande campo di sterminio nazista, quello di Auschwitz, in cui vennero uccisi più di due milioni di ebrei. Processato da un tibunale polacco alla fine della guerra, venne condannato a morte. In carcere, in attesa dell'esecuzione, scrisse questa autobiografia. Si tratta di un documento impressionante che ci consente di cogliere dal vivo l'insanabile contraddizione tra l'enormità dei delitti e le giustificazioni addotte. |
Katherine Taylor Kressmann, Destinatario sconosciuto, BUR Biblioteca Univ. Rizzoli: | |
Novembre 1932. L'ebreo Max Eisenstein e il tedesco Martin Schulse, soci in affari a San Francisco e amici fraterni, si separano. Martin torna in Germania con moglie e figli e tra i due comincia uno scambio di lettere su cui si stende ben presto l'ombra nera della storia: nel 1933 Hitler prende il potere e Martin si lascia sedurre dall'ideologia nazista. Martin non cambia atteggiamento nemmeno quando Max, disperato, gli raccomanda di vegliare sulla sorella Griselle, un'attrice austriaca che è stata amante di Martin e che, nonostante gli avvertimenti ricevuti, ha voluto ugualmente recitare a Berlino. E proprio questo comportamento porterà a un simbolico rovesciamento dei ruoli e ad una raffinata vendetta. |