INFORMAZIONI GENERALI
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LE REGOLE IMPORTANTI DEL SCOPO UTILITA'
La pratica del Nippon kempo si sviluppa su otto piani fondamentali che racchiudono tutta l'essenza del'uomo e che sono :
1) CHIKARA = Forza
2) DO = Via ( in senso spirituale )
3) JI = Arte
4) JITSU = Tecnica
5) KI = Energia
6) KOKORO = Spirito di combattimento
7) SHIN = Mente
8) TAI = Corpo
Il lavoro assiduo su queste otto direttive porta al miglioramento dell'interno" io " umana che lentamente
si avvia alla perfezione.
Lo scopo del Nippon kempo, perciò, non è solo la difesa e l'offesa personale ma anche la difesa interiore, che
permette di conseguenza la tendenza alla perfezione del corpo nelle sue parti.
Pur non essendo facile stilare un programma organica e veitiero per l'apprendimento graduale delle tecniche del
Nippon kempo, vista la vastità che tale disciplina riveste abbaimo suddiviso il metodo in 10 parti :
- IKI :Curare la respirazione con esercizi appropriati, in modo da potenziare lo muscolatura,
i riflessi e la resistenza;
- KANSETSU :Esercitarsi nelle leve e lussazioni sia in piedi che a terra;
- KATAME :Imparare le tecniche di immobilizzazione per paralizzare un avversario, sia
egli in piedi che a terra, in modo da ridurre le sue capacità di lottare senza cosi fargli perdere conoscenza;
- KUZUSHI :Esercitarsi ad imparare gli sbilanciamenti normali o forzati mediante pressione
sui punti sensibili;
- NAGE :Imparare a proiettare senza sforzo e con la massima velocità possibile;
- SABAKI :Imparare a spostarsi in forma circolare o diretto e a muoversi con l'elasticità e
la velocità;
- SHIME :Praticare le tecniche di strangolamento, in piedi e a terra, imparando così
innumerevoli modi di interrompere l'afflusso del sangue al cervello o dell'aria ai polmoni;
- UCHI :Imparare le tecniche di percussione più idonee alla difesa personale come calci,
pugni, e altre parti anatomiche che in qualche modo possano danneggiare i centri vitali del corpo dell'avversario;
- UKE :Esercitarsi nelle tecniche di parata o una e due mani o braccia o gambe o piede al
fine di bloccare, prendere e sbilanciare l'avversario;
- UKEMI :Imparare a cadere da tutte le posizioni, con ostacoli o senza, in modo volontario o
forzato, attuendo la caduta con battuta, ruotando e quindi senza battuta per non interrompere la ruota e per
il rilassamento.
Prima di iniziare lo studio del Nippon Kempo, ricordiamo che in qualsiasi campo uno voglia insersi deve tener
presente che gli esercizi fondamentali e precisamente le basi, debbano essere studiati e imparati con cura, perchè
da essi dipende la buona riuscita di tutto lo studio.
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Essa è anche l'unione di una serie di accorgimenti che permettono di usare tutte le facoltà fisico-psichiche al servizio
della difesa contro uno o più avversario armati o disarmati.
E' uno studio continua dei difetti del corpo umano.
Per difetti intendiamo i momenti in cui alcune zone di esso entrando in contatto con un altro corpo avente una
superficie minima non gli permettono di reagire e di opporre resistenza, oppure quei momenti in cui portando il corpo
in posizione instabile sia facile lo sbilanciamento, parte dalla loro base e ne sviluppa uno studio accurato.
Essa inoltre affina i riflessi e dà al corpo uno sviluppo simmetrica.
Anche sopratutto necessario raggiungere una condizione fisica e mentale che metta in grado di affrontare un conteso
in cui i colpi vengono scambiati veramente : imparare a colpire con tutta la propria potenza non è meno impegnativo
che abituarsi a sopportarsi i colpi.
Imparare dalle piccole cose per arrivare pian piano in modo progressivo alle tecniche e movimenti della vera difesa
personale, pensiamo sia la cosa migliore per apprendere e assorbire con un certo metodo.
Anche grandissima importanza ha inoltre sotto il profilo medico quale metodo di prevenzione contro le malattie
ipocinetiche, il sedentarismo e malattie polmonari tipiche della società in cui viviamo .
Al giorno d'oggi gli stili del sport da combattimenti esistenti sono moltissimi, ed ognuno si distingue dall'altro per
le diverse tecniche d'allenamento; alcune scuole predicano lo studio dei respiratori, altre considerano essenziale,
per diventare bravi combattimenti, l'uso delle gambe mentre preferiscono per il 90% dei casi solo i pugni come armi
veramenti efficaci.
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E' proprio da quest'ultimo tipo di scuole che il grande maestro d'oggi, Ryonosuke Mori entrò nella cerchia degli
studiosi delle arti marziali giapponesi, diventando uno degli allievi di Muneomi Sawayama, caposcuola del Nippon
Kempo, facendoli esercitare per ore ed ore sulle tecniche di pugno dalla breve distanza.
Ryonosuke Mori considerava essenziale per la formazione di un combattente l'aspetto mentale, dando molto
importanza al fattore concentrazione che un atleta doveva avere prima di portare una qualsiasi tecnica di pugno per
fare questo indicava due esercizi fondamentali :
- controllo e direzione del pensiero -
Isolatevi in una stanza dove ci sia poco luce, sedetevi in una comoda posizione, chiudete gli occhi immaginando di
guardare in uno spazio aperto senza stelle o nuvole.
Da questa posizione pensate di rilassare completamente tutto il vostro corpo, partendo dalla dita del piedi e salendo
sino ad arrivare lentamente alla testa.
Con l'andare del tempo, la vostra mente si rilasserà diventando più sensitiva e percettiva.
- controllo e direzione del respiro -
Dovete pensare che il vostro corpo sia dotato di una forza elettrica esplosiva e che questa energia, fluisca
rapidamente lungo i vostri muscoli.
A questo punto concentratevi sul respiro ( dopo aver chiuso gli occhi ), immaginando che l'aria che scorre nei vostri
polmoni e addominali, sia dotato di una grossa potenza vitale; è fondamentale in questo esercizio, che l'aria
insipirata sia vista come una sostanza che aumenta la vostra forza interna.
Dopo gli esercizi psicologici illustrano le parti del corpo e i muscoli interessati nel dare potenza ad un pugno :
si parla dunque dell'avambraccio, del polso, del tricipite, dei muscoli della spalla e quelli della schiena.
Dopo aver compiuto gli esercizi di potenziamento, il maestro Ryonosuke Mori passa alla descrizione delle tecniche
vere e proprie di pugno.
per prima cosa consiglia di mettere di fronte ai qualsiasi tipi di sacco con le braccie e anche i piedi lungo i fianchi e
rilassatevi completamente nel modo che viene essere ripetuta molte volte al giorno, fino a quando riuscirete ad usare
una velocità tale da colpire al bersaglio senza sbagliare il colpo in modo da non farsi male quando la si colpisce.
Dopo alcuni mesi di applicazione alle precedenti tecniche, si può cominciare a mettere in pratica il " pugno d'acciaio
" su bersagli umani che deve avere il pugno per acquistare la massima efficacia, è quello di colpire un bersaglio con
una frustata con le nocche dell'indice e del medio senza fare la benché minima dispersione di energia.
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Il Shihan R. Mori dice che é essenziale l'uso del sacco pesante che però non deve essere usato come nella boxe
occidentale, ma in modo completamente diverso che occorre mettersi davanti al sacco e colpirlo con il pugno
verticale "HYOKEN ZUKI", imprimendo una forza sempre maggiore man mano che
si diventerà più esperti sicuramente non comune.
Prima di tutto praticamente, dovrete fare da " scacco da allenamento " per sapersi ben regolare nel graduare
progressivamente la forza di calci e pugni ect..
Questo é uno dei migliori esercizi per sviluppare la coordinazione braccia-gambe; inoltre, potenzia fiato e resistenza
e favorisce una copiosa e benefica traspirazione.
L'allenamento bada all'acquisizione di concetti fondamentali per qualsiasi combattente, come il timing, il senso della
distanza; del ritmo, gli spostamenti, tutto quello insomma che può servire ad acquisire tecniche veloci, potenti e
risolutive e anche oltre chiaramente allo specifico lavoro alle corazze " Bogu ".
L'uso di queste ultime consente l'acquisizione delle doti tipiche di chi si allena al contatto, come fiato, riflessi,
capacità di incassare i colpi, e la salvaguardia dell'integrità, fisica, cosa non trascurabile per chi é inserito in un
contesto socio-professionale occidentale.
Il Kempoka é un atleta completo.
Footing, lavoro al sacco, corda ect., tutta la dura preparazione richiesta ad atleti come pugili o full contactisti, con
l'handicap che i kempoka, zavvorati dalle corazze sono sottoposti ad uno sforzo respiratorio molto più grosso...
Ma abbiamo precisato che lo scopo lo si adopera per sostituire quello della difesa personale o del combattimento
reale e sportivo, per poterlo cosi inserire nel quadro del BUDO e dare ai praticanti una certa sicurezza di non
pericolosità nell'apprenderlo in palestra.
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© Copyright 1998 - 2002 A.R.N.K.
Contattando direttamente al maestro :
Francesco Paolo Faraone
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