il Pentateuco

La prima unità letteraria corrisponde alla Toràh della tradizione ebraica. È detta "Pentateuco", che significa insieme di "cinque libri": la Genesi, l'Esodo, il Levitico, i Numeri, il Deuteronomio.
  • La Genesi parla dell'origine (in greco: ghènesis) dell'universo e dell'umanità (cf. Gen 1-11) e poi dell'origine della stirpe ebraica, nel legame di alleanza tra Dio e Abramo, il capostipite del popolo, suo figlio Isacco e il figlio di costui Giacobbe, dal quale nascono gli antenati delle dodici tribù che formeranno il futuro Israele (cf. Gen 12-36); l'ultima parte del libro è dedicata alla vicenda di Giuseppe, il penultimo figlio di Giacobbe venduto schiavo e divenuto governatore dell'Egitto e salvatore dei suoi fratelli, che si rifugiano presso di lui in tempo di carestia (cf. Gen 37-50).
  • Nel libro dell'Esodo è raccontata l'uscita (in greco: èxodos) a libertà degli Ebrei dall'Egitto, dove erano caduti in schiavitù. A liberarli è Mosè, sostenuto dalla forza di Dio, che si rivela a lui con il nome di JHWH (cf. Es 1-15). Attraverso il deserto del Sinai, Mosè conduce gli schiavi liberati alla santa montagna (cf. Es 16-18); qui JHWH si rivela in una grandiosa teofania a tutto il popolo, gli dona la sua legge, cioè il decalogo e il codice dell'alleanza; attraverso il rito dell'aspersione del sangue diviene "il Dio d'Israele" e questi "il popolo di JHWH"; questa alleanza viene rinnovata dopo il peccato d'idolatria (cf. Es 19-24; 32-34). Mosè, poi, su indicazione di Dio, costruisce un santuario portatile, una tenda per la dimora del Signore e come luogo di convegno con lui (cf. Es 25-31; 35-40).
  • Il libro del Levitico dà soprattutto prescrizioni per una retta celebrazione del culto, che in Israele è celebrato dai sacerdoti appartenenti alla tribù di Levi.
  • Il libro dei Numeri è così denominato perché si apre con l'elenco delle famiglie appartenenti alle dodici tribù (cf. Nm 1-4). S'interessa anch'esso al culto (cf. Nm 5-10), riassume le tappe nel deserto e accenna alla prima esplorazione della terra di Canaan (cf. Nm 11-14), dà altre leggi cultuali (cf. Nm 15-19), narra come Israele giunge a Cades e poi a Moab (cf. Nm 20-25); ulteriori disposizioni legislative chiudono il libro (cf. Nm 26-36).
  • Il libro del Deuteronomio presenta Mosè che rivolge tre discorsi a Israele, alla vigilia di entrare nella terra che Dio aveva promesso ai padri. Come condizione per possedere e godere la terra promessa raccomanda l'osservanza della legge di Dio, proponendo per la seconda volta il decalogo e il codice. "Deuteronomio" significa appunto "seconda legge", rilettura e ripresentazione della legge già conosciuta dai precedenti libri del Pentateuco. Al termine del libro è narrata la morte di Mosè.
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