Qualunque psicoterapia si voglia impiegare nell'intervento con
persone traumatizzate, tale psicoterapia, seguendo Phillips e Frederick
(1995), dovrebbe comunque avere i seguenti obiettivi:
1. Stabilizzare il paziente. La persona che deve
affrontare la rielaborazione di uno o più
traumi deve essere messa nelle condizioni di massima stabilità
e sicurezza possibile. Ciò vuole dire che, prima di intervenire
direttamente su un trauma, è necessario verificare la presenza
di una sufficiente stabilità
psicologica, emotiva, relazionale della persona. Se tali condizioni
non sono presenti, esse diventano il primo obiettivo della psicoterapia.
In alcuni casi è certamente indicato o necessario che questo
processo di stabilizzazione sia condotto anche farmacologicamente.
Il tempo richiesto per la fase della stabilizzazione può variare
enormemente: in alcuni casi è necessario pochissimo tempo,
in casi particolari sono necessari anni prima di potere lavorare
direttamente sulle esperienze traumatiche.
2. Accesso al trauma. Evidentemente, per intervenire
terapeuticamente su un evento traumatico, tale evento deve essere
condivisibile all'interno della relazione terapeutica. Dovrà essere
accuratamente ricostruito, evidenziandone gli elementi salienti,
i momenti più dolorosi, le parti del ricordo che la persona
evita di affrontare perchè troppo dolorose, le parti del ricordo
che, eventualmente, la persona non riesce a ricordare. In alcuni
casi si tratta di una fase particolarmente complessa e delicata perchè,
oltre ad essere dolorosi, i ricordi traumatici possono presentare
anche altre caratteristiche. In particolare, alcuni ricordi o parti
di ricordi possono essere esclusi dalla piena consapevolezza della
persona e diventare accessibili durante l'esplorazione di essi insieme
al terapeuta. Ciò può comportare un notevole coinvolgimento
emotivo.
3. Rielaborazione dell'esperienza traumatica. Attraverso
il procedimento psicoterapeutico la persona deve potere rielaborare
quanto accaduto. In particolare, deve riuscire a ripercorre mentalmente
i fatti senza esserne travolta emotivamente ma, contemporaneamente,
senza evitare di sentire le emozioni che questi fatti suscitano in
lei.
4. Integrazione e formazione di una nuova identità.
Il superamento di uno o più traumi conduce all'integrazione
dei traumi stessi all'interno delle esperienze e delle conoscenze
della persona. La persona attribuisce un senso all'accaduto, è in
grado di parlarne adeguatamente, è consapevole che i traumi
hanno avuto un effetto su di lei, ma ora è orientata non più verso
il passato, bensì verso il presente ed il futuro.
Ulteriori indicazioni sulle modalità di impostazione
di una psicoterapia nel caso di disturbi post-traumatici, si consulti
anche il capitolo dedicato alla Risposta
soggettiva al trauma ed il concetto di Reazione
traumatica. |