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Gli acquisti sono di solito determinati dalla qualità e dal prezzo. Ma, nelle nostre raffinate società, per decidere se comprare quella scatola di pomodori o un'altra, un altro criterio si è nel tempo fatto strada, ed è un criterio etico. Si può decidere di non comprare i prodotti di un'impresa che, per esempio, non rispetta l'ambiente, disperdendo in mare i suoi prodotti di scarto.
In questo caso, non conta più esclusivamente il prodotto (ammesso che in qualsiasi acquisto sia veramente mai contato solo il prodotto), ma un contesto più generale di considerazioni.
La Guida al consumo critico offre da anni informazioni utili per un consumo orientato da criteri etici, vi si trovano infatti, tutti i dati su quali imprese compiono sperimentazioni con gli animali, quali utilizzano l'ingegneria genetica, quali non rispettano l'ambiente e quali non rispettano i lavoratori. Tuttavia, è giusto ricordare anche al consumatore di criteri etici, che l'etica è una di quelle materie in cui l'impulsiva condivisione di un criterio non è sempre una garanzia dell'autentica bontà del criterio stesso.
Il libro si basa a volte su valutazioni non sempre condivisibili. Che una certa impresa abbia in passato pagato una multa alle autorità americane non è una ragione sufficiente per giustificare una ripulsa morale adesso che è in regola. Che la Fiat partecipi alla Ert, ovvero "ad un'associazione europea creata per rappresentare gli interessi delle multinazionali presso le istituzioni europee" non configura un "abuso di potere", perché i gruppi di interesse fanno parte delle democrazie e non possono, in sé, essere considerati come un abuso, a meno di non includere nella stessa condanna anche i sindacati, i partiti, le chiese, le stesse associazioni dei consumatori.
Il libro riesce più efficace quando, come anche fa, segnala gli abusi o i comportamenti dubbi in atto. In società che, come le nostre, sono legate al mercato, è essenziale giudicare i fatti. La Nestlé insiste nel promuovere la vendita di latte in polvere in Paesi in cui l'acqua infetta causa, come certifica l'Unicef, gravi malattie nei bambini, causandone spesso la morte. Altre società sfruttano in Indonesia il lavoro minorile.
Le associazioni giocheranno, con gli organismi antitrust, un ruolo sempre più determinante nella vita democratica (ed etica) delle nostre società. Non è un caso, infatti, che gran parte delle condanne inflitte alle multinazionali che vengono documentate nel libro, abbiano avuto inizio da azioni legali intraprese da associazioni americane. Un libro utile, dunque, e un ricco prontuario di cose che è bene sapere. Perché comprare non è un'azione priva di significato civile ed etico.
(5 marzo 2001)
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