Il livello di attenzione
necessario da parte dei cittadini e della Amministrazione,
nei confronti del territorio, deve necessariamente essere molto alto. L'importanza della storia del nostro quartiere e di quelli circostanti ci
fa ritenere strategica, ai fini della sostenibilità ambientale, la rivalutazione
del territorio, della forma urbanistica ed architettonica
di questi luoghi e non la sistematica costruzione di palazzine la cui
architettura è estranea al tessuto consolidato.
A conferma di ciò vorremmo soffermarci a parlare dell'episodio
relativo alla scomparsa di un antico Casale settecentesco che sorgeva
sulla Via Tuscolana, una via di grande traffico e quindi sotto gli occhi di tutti.
A metà aprile del 1999 il casale di via Tuscolana n. 634 è stato
raso al suolo.

Estratto dalla Carta dell'Agro (foglio 24)
L'essere censito dalla Carta dell'Agro del Comune
di Roma (foglio 24 n. 81), l'essere stato la famosa Osteria del Pino nel '700
e l'aver, probabilmente, ospitato Goethe, non gli ha risparmiato la distruzione,
avvenuta per mano dei proprietari e con il beneplacito delle Amministrazioni (Concessione
Edilizia n.1032/C del 10 dicembre 1997).
Questi, una bella mattina, nell'arco di tre ore,
hanno demolito il casale mettendo tutti di fronte al fatto compiuto e creando il vuoto
in un luogo dove la storia aveva lasciato una sua testimonianza.
(Vedi anche intervento dell'Arch. Paolo Grassi) |