timone Il Mercante in Rete
timone
Marketing e comunicazione nell'internet


Numero 87 – 30 ottobre 2010

 

 
Consiglio a chi legge abitualmente
il Mercante in Rete
di tener d’occhio la segnalazione delle

novità
per verificare se c’è qualcos’altro
che possa trovare interessante
nel sito gandalf.it
 

 


loghino.gif (1071 byte) Persone online in Italia


Come il solito, vediamo i dati sull’uso dell’internet in Italia, che resteranno qui come “memoria storica” quando ci saranno uteriori aggiornamenti nella più ampia e approfondita analisi che si trova in dati italiani.

È riassunta in questo grafico la tendenza generale di crescita del numero di persone che si collegano all’internet in Italia dal gennaio 2001 al settembre 2010. (Dati di uso “relativamente frequente” – persone che dicono di collegarsi “almeno una volta alla settimana”).


Persone che usano l’internet in Italia 2001-2010
Numeri in migliaia

2001-2010
 
Persone collegate alla rete “almeno una volta alla settimana”. Per maggiori dettagli vedi dati italiani.
Alcune variazioni “di breve periodo” qui sono attenuate per ridurre incoerenze poco rilevanti.


Sembra che nel 2009-2010 ci sia una nuova evoluzione. Nonostante alcune poco comprensibili variazioni nell’andamento stagionale, pare che l’uso della rete in Italia non solo continui a crescere, ma ci sia un po’ di accelerazione. Per valutare lo sviluppo nel 2010 sarà necessario attendere i risultati dell’ultimo trimestre.

Ci vorrà tempo (probabilmente non meno di un altro anno) per capire se l’Italia stia finalmente cominciando ad “accorciare le distanze” rispetto ai paesi più evoluti – che in anni recenti erano aumentate.

Ci sono valutazioni di queste differenze nell’analisi dati italiani e anche nei confronti internazionali del giugno 2010.

Per esempio questa è (in base ai dati internet world stats) la percentuale di persone online, rispetto alla popolazione, in 17 paesi europei che hanno (secondo questa fonte) oltre cinque milioni di “utenti” internet – più gli Stati Uniti.


Persone che usano l’internet in 18 paesi 2006-2010
Percentuali sulla popolazione

28 paesi
 
La parte rossa delle barre indica la rescita in quattro anni, dal 2006 al 2010.
In questi dati la definizione di “utenti” è molto estesa e quasi sempre “esagerata”.

In internet world stats manca un aggiornamento del dato riguardante l’Italia,
perciò qui è inserita una valutazione “prudenziale” della crescita.
Per quanto riguarda il Portogallo, c’è una stima approssimata del dato 2006.
 

Tutte le statistiche sul numero di persone online devono sempre essere valutate con prudenza, specialmente nei confronti internazionali. In particolare c’è, in questa fonte, un mancato aggiornamento del dato riguardante l’Italia. È tuttavia credibile che l’Italia sia stata superata dalla Francia, probabilmente già nel 2006 (è meno ragionevole pensare che sia scesa sotto la media dell’Unione Europea).

Comunque la strada è ancora lunga perché l’Italia si possa avvicinare ai paesi più evoluti – mentre alcuni di sviluppo più recente (in Europa e nel resto del mondo) hanno una crescita notevolmente più veloce.

Per capire un po’ meglio l’evoluzione dovremo attendere che siano disponibili altri dati (per esempio quelli che i servizi statistici dell’Unione Europea pubbicheranno probabilmente alla fine di quest’anno o all’inizio del 2011).

Nelle parti seguenti vediamo la situazione dell’Italia in confronto al altri paesi, nel mondo e in Europa, in base a un criterio diverso: il numero di host internet, cioé il livello di attività in rete.


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loghino.gif (1071 byte) 2. Nuovi dati internazionali


Su scala mondiale, nel giugno 2010, risultano attivi 769 milioni di host internet. Si erano superati i 50 milioni nel 1999, 100 nel 2000, 200 nel 2003, 300 nel 2004, 400 nel 2006, 500 nel 2007, 600 nel 2008 e 700 nel 2009.

Rimangono differenze molto forti fra i paesi più avanzati e quelli meno evoluti nell’uso della rete, ma ci sono situazioni di forte crescita in diverse parti del mondo.

In base all’analisi dei dati internazionali questa è l’evoluzione dal 1994 al 2010.


  Numero
di host
crescita
annuale
1994 5.800.000 + 119 %
1995 12.900.000 + 104 %
1996 21.800.000 + 52 %
1997 29.700.000 + 36 %
1998 42.200.000 + 46 %
1999 72.400.000 + 68 %
2000 109.600.000 + 51 %
2001 147.300.000 + 35 %
2002 171.600.000 + 17 %
2003 233.100.000 + 36 %
2004 317.646.000 + 36 %
2005 394.992.000 + 24 %
2006 433.193.000 + 25 %
2007 541.677.000 + 25 %
2008 625.226.000 + 15 %
2009 732.740.000 + 17 %
2010 820.000.000 + 12 %

Il numero per il 2010 è una proiezione basata sui dati del primo semestre.


C’era stata una fase di aumento accelerato nel 2003-2004 dopo una fase più debole nel 2001-2002. Su numeri molto grandi non sono più possibili le percentuali del passato, ma la crescita rimane molto veloce. Un (relativo) rallentamento nel 2008-2010 non sembra attribuibile alla “crisi economica” e comunque si conferma un forte sviluppo.

La situazione per “grandi aree geografiche” non mostra un sostanziale cambiamento rispetto al passato. Continua un graduale aumento dell’Asia rispetto all’Europa, ma la tendenza è ovvia per la numerosità della popolazione


Grandi aree geografiche 
aree 
geografiche


Nel giugno 2010, rispetto a un anno prima, l’attività in rete è cresciuta del 14 % nel Nord America, 28 % nell’America centro-meridionale, 15 % in Asia, 15 % in Oceania, 14 % in Europa. È straordinario l’88 % di crescita in Africa (ma l’aumento è quasi tutto in un solo paese, il Sudafrica – e comunque su dimensioni ancora molto piccole in confronto agli altri continenti).

La tabella che segue analizza i dati per 49 paesi (su 240) con più di 700.000 host internet.


  Numero di host
giugno 2010
Per 1000
abitanti
Stati Uniti 396.830.000 1305,1
Giappone 54.845.674 428,7
Germania 23.769.041 289,4
Gran Bretagna 23.750.000 386,5
Italia 23.160.300 385,7
Francia 23.000.000 370,3
Canada 22.000.000 667,2
Brasile 19.315.960 103,7
Spagna 16.000.000 352,0
Cina 15.251.079 11,6
India 13.500.000 11,9
Australia 13.361.251 625,2
Messico 12.853.787 120,5
Olanda 12.675.126 768,8
Russia 10.553.380 74,4
Polonia 10.510.365 275,6
Corea del Sud 10.000.000 205,8
Taiwan 6.335.730 276,0
Argentina 6.025.615 151,6
Svizzera 4.816.017 634,3
Svezia 4.729.928 517,8
Belgio 4.586.719 429,9
Finlandia 4.393.787 825,0
Danimarca 4.119.946 747,6
Sudafrica 3.751.421 76,1
Rep. Ceca 3.440.693 331,4
Norvegia 3.352.498 698,6
Portogallo 3.266.523 303,6
Austria 3.266.262 391,5
Turchia 3.433.061 48,0
Ungheria 2.655.454 264,4
Grecia 2.573.825 229,5
Colombia 2.535.022 57,0
Romania 2.483.964 115,5
Nuova Zelanda 2.470.504 578,7
Israele 1.688.827 234,5
Irlanda 1.338.553 302,7
Tailandia 1.335.373 20,2
Croazia 1.279.010 288,6
Indonesia 1.268.680 5,6
Lituania 1.169.521 349,1
Slovacchia 1.133.287 209,4
Cile 1.056.030 63,5
Ucraina 1.097.721 23,8
Singapore 992.786 273,9
Hong Kong 817.766 118,1
Bulgaria 785.546 102,8
Uruguay 765.526 229,6
Estonia 729.534 544,0
Totale mondo 768.913.036 58,7

I dati di alcuni paesi sono modificati per motivi di coerenza.
Vedi dati internazionali.

La densità su scala mondiale è calcolata escludendo gli Stati Uniti


La percentuale degli Stati Uniti rispetto al resto del mondo continua a diminuire nel corso degli anni, ma rimane dominante. Per notare come la situazione sta cambiando, vediamo un grafico di nove anni fa (paesi che avevano più di un milione di host internet alla fine del 2001).


13 paesi – 2001

13 paesi


Il predominio degli Stati Uniti, che era sempre stato molto forte, in quel periodo era di nuovo aumentato. L’Italia era da poco comparsa fra “i primi dieci” paesi del mondo.

Vediamo la stessa situazione aggiornata ai dati più recenti (paesi con più di dieci milioni di host nel giugno 2010).


16 paesi – 2010

16 paesi


Come già osservato, per la prima volta nel 2007 il numero di host internet negli Stati Uniti è risultato inferiore alla metà del totale. Il resto del mondo cresce con una velocità superiore, ma il predominio americano rimane.

Se per una lettura più chiara togliamo gli Stati Uniti dal grafico, questa è la presenza in rete degli altri 24 paesi con più di tre milioni e mezzo di host internet.


24 paesi – 2010

24 paesi


Ci sono cambiamenti rilevanti rispetto al passato, con la crescita di alcuni paesi europei (in particolare, recentemente, la Russia) e con una più forte presenza del Brasile e del Messico (oltre agli sviluppi in Cina e in India). Ma più di un terzo di tutta la rete al di fuori degli Stati Uniti è ancora concentrato in cinque paesi che hanno il sei per cento della popolazione mondiale.

Vediamo ora un confronto rilevante: il grafico che mostra le grandi differenze di densità rispetto alla popolazione nei 44 paesi con più di un milione di host internet.


Host internet per 1000 abitanti in 44 paesi

per mille
La dimensione degli Stati Uniti è ridotta diun terzo per migliore leggibilità del grafico.


Anche per densità rispetto alla popolazione è dominante la presenza degli Stati Uniti (che già nel 1998 avevano superato il “primato” tradizionale della Finlandia). Si conferma, con notevole crescita, l’alta densità che c’è sempre stata nell’area scandinava – in anni più recenti raggiunta dall’Olanda. La posizione dell’Italia è molto migliorata negli ultimi sei anni, anche se è ancora lontana da quella dei paesi più avanzati.

La situazione della densità assume una particolare evidenza se si rappresenta come “mappamondo”.


Host internet per 1000 abitanti
 
mappamondo


Analisi più dettagliate, compreso un grafico di hoscount in rapporto al reddito, e commenti sulle evoluzioni, si trovano nel già citato documento online sui dati internazionali.


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loghino.gif (1071 byte) 3. Nuovi dati europei


Il totale europeo ha superato i 50 milioni di host internet nel 2004, 100 nel 2007 e 150 nel 2009.

Ci sono, di nuovo, cambiamenti rilevanti nella situazione dell’internet in Europa rispetto ai dati riassunti nel numero 88 di questa rubrica (maggio 2010). Come il solito, un’analisi più estesa, con commenti più dettagliati, si trova nel documento dedicato ai dati europei.

Questo è un aggiornamento della situazione nei 42 paesi europei con più di 20.000 host internet.


  Numero di host
giugno 2010
Per 1000
abitanti
Germania 23.796.041 289,4
Gran Bretagna 23.750.000 386,5
Italia 23.160.300 385,7
Francia 23.000.000 370,3
Spagna 16.000.000 352,0
Olanda 12.675.126 768,8
Russia 10.553.380 74,4
Polonia 10.510.365 275,6
Svizzera 4.816.017 634,3
Svezia 4.792.928 517,8
Belgio 4.586.719 430,0
Finlandia 4.393.787 825,0
Danimarca 4.119.946 747,6
Repubblica Ceca 3.440.693 331,4
Norvegia 3.352.498 698,6
Portogallo 3.266.523 303,6
Austria 3.226.262 391,5
Ungheria 2.665.454 261,4
Grecia 2.573.825 229,5
Romania 2.483.964 115,5
Irlanda 1.338.553 302,7
Croazia 1.287.331 290,5
Lituania 1.133.521 349,1
Slovacchia 1.333.287 209,4
Ucraina 1.097.721 23,8
Bulgaria 785.546 102,8
Estonia 729.534 544,0
Slovenia 600.000 296,2
Serbia 566.962 57,4
Moldavia 450.000 113,4
Islanda 344,748 1077,3
Lettonia 290.010 127,7
Lussemburgo 246.555 509,4
Bielorussia 147.311 15,2
Georgia 110,680 23,8
Bosnia Erzegovina 95.234 24,2
Armenia 65.279 20,2
Macedonia 60,633 29,6
Malta 26.946 65,7
Andorra 26.773 322,6
Monaco 23.621 762,0
Azerbaijan 22.737 2,6
su domain .eu 140.277  
Unione Europea 140.719.000 283,2
Europa 162.348.000 228,2

I dati di alcuni paesi sono modificati per motivi di coerenza.
Vedi dati europei.


Da tre anni si nota un’accelerazione della Francia. Si conferma lo sviluppo nei paesi dell’Europa orientale. (C’è una recente crescita della Russia, che tuttavia ha ancora una densità rispetto alla popolazione molto inferiore alla media europea).

Questo grafico rappresenta la situazione, nel giugno 2010, per i 20 paesi europei con più di due milioni di host internet (che hanno il 94 % del hostcount totale in Europa).


Host internet in 20 paesi europei
paesi con più di due milioni di host
 

grafico 20 paesi


Per quanto riguarda la densità (host per 1000 abitanti) questo è un aggiornamento del grafico per i 32 paesi europei con più di 250.000 host internet.


Host internet per 1000 abitanti
in 32 paesi europei

grafico densitaPer migliore leggibilità del grafico la dimensione dell’:Islanda è ridotta del 15 %
 

Vediamo la densità anche come “mappa” geografica dell’Europa.


Host internet per 1000 abitanti

Europa


Il quadro è in continua evoluzione, ma il maggiore sviluppo rimane concentrato, come era fin dalle origini della rete, nei paesi dell’area scandinava – più l’Olanda, la Svizzera e il Belgio.


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loghino.gif (1071 byte) 4. America latina, Asia e Africa


Nella sezione dati c’è un’analisi delle grandi comunità linguistiche che comprende alcuni dati sullo sviluppo dell’internet nell’America Latina – che nel 2005 aveva superato, per la prima volta, i 10 milioni di host internet e dal 2009 è oltre 40 milioni.

In questa tabella vediamo la situazione nei 19 paesi con più di mille host internet (che rappresentano la quasi totalità del hostcount nell’America Latina).


  Numero di host
giugno 2010
Per 1000
abitanti
Brasile 19.315.960 103,7
Messico 12.853.787 120,5
Argentina 6.025.615 151,6
Colombia 2.535.022 57,0
Cile 1.056.030 63,5
Uruguay 765.525 229,6
Perù 283.988 10,1
Rep. Dominicana 283.298 30,6
Venezuela 238.665 8,4
Guatemala 196.935 14,4
Paraguay 167.281 26,9
Nicaragua 157.234 31,2
Bolivia 125.462 12,5
Ecuador 67.975 4,9
Costa Rica 34.066 7,8
Panama 25.000 7,4
Honduras 16.075 2,1
El Salvador 13.849 2,4
Cuba 3.664 0,3
America Latina 44.138.000 80,0


Da parecchi anni l’America Latina ha una crescita molto più veloce della media mondiale. Si notano parecchi cambiamenti, come lo sviluppo del Messico nel 2006-2008 (ma poi è stato di nuovo superato dal Brasile).

Ci sono forti differenze, come è evidente in questo grafico (nove paesi con più di 200.000 host internet, che hanno il 98 % del hostcount nell’America Latina).


9 paesi dell’America Latina

america latina


L’87 % del totale è in tre paesi: Brasile, Messico e Argentina.

Vediamo ora un un grafico la densità (host internet per mille abitanti) nei 18 paesi con più di 10.000 host che rappresentano il 99,9 % del totale nell’America latina.


Host internet per 1000 abitanti
in 18 paesi dell’America latina


grafico densita


Questa è la situazione della densità nell’America latina sotto forma di carta geografica.


Host internet per 1000 abitanti

mappa


La densità media nell’America latina aveva superato quella mondiale nel 2006 e continua a crescere. Dal 2008 ci sono tre paesi nell’America latina con più di 100 host internet per mille abitanti: l’Uruguay, l’Argentina e il Messico. Nel 2010 c’è anche il Brasile.

Nel documento sulle comunità linguistiche si trovano commenti più dettagliati e c’è anche un grafico di hostcount in rapporto al reddito.




Un documento nella sezione dati è dedicato alla situazione in Asia, di cui qui sono riassunti alcuni dati.

In questa tabella sono compresi i 37 paesi dell’Asia con più di mille host internet (che rappresentano quasi il totale hostcount nel continente).


  Numero di host
giugno 2010
Per 1000
abitanti
Giappone 54.845.674 428,7
Cina 15.251.079 11,6
India 13.500.000 11,9
Corea (Sud) 10.000.000 205,8
Taiwan 6.335.730 276,0
Turchia 3.433.061 48,0
Israele 1.668.827 234,5
Tailandia 1.335.373 20,2
Indonesia 1.268.680 5,6
Singapore 992.786 273,9
Hong Kong 817.766 118,1
Arabia Saudita 488.598 19,7
Filippine 394.990 4,4
Malesia 384.442 13,9
Emirati Arabi 381.915 80,2
Pakistan 330.466 2,0
Cipro 187.881 238,1
Viet Nam 129.318 1,5
Giordania 120.293 20,4
Iran 119.947 1,7
Kirghizistan 97.976 18,6
Bangladesh 68.224 0,5
Kazakistan 53.984 3,5
Bahrein 53.944 51,6
Libano 51.500 12,4
Brunei 50.997 128,8
Uzbekistan 50.445 1,9
Nepal 43.982 1,6
Sri Lanka 9.315 0,46
Bhutan 9.180 13,7
Oman 9.155 3,1
Siria 8.105 0,41
Cambogia 4.892 0,37
Kuwait 3.289 1,2
Maldive 2.157 7,0
Laos 1.661 0,28
su domain .asia 832  
Asia 93.900.000 23,2

I dati di alcuni paesi sono modificati per motivi di coerenza.
Vedi dati Asia.


Per la prima volta nel 2004, con un forte aumento di hostcount rispetto agli anni precendenti, l’India aveva superato la Cina. La rescita è continuata vigorosamente nel 2005-2006. Un livello ancora basso rispetto al potenziale, ma un forte cambiamento in confronto al passato. Sembra probabile che la crescita dell’India sia sottovalutata nei periodo più recenti – forse i dati dei prossimi anni daranno un quadro più chiaro della tendenza.

Nella seconda metà del 2006 si era rilevata una nuova crescita della Cina, che di nuovo superava l’India “in cifra assoluta” (ma non in densità rispetto alla popolazione). Un “balzo improvviso” del hostcount cinese nel 2007 è poco credibile, ma “per il momento” l’analisi si basa sui dati “così come sono”, in attesa di eventuali evoluzioni nei periodi successivi. Intanto il dato riguardante l’India, in questi calcoli, è “arbitrariamente ma non irragionevolmente” aumentato per avvicinarlo a una valutazione più realistica.

In Giappone ha ancora un ruolo dominante in Asia come vediamo in questa “torta” che comprende gli undici paesi del continente con più di 500.000 host internet.


11 paesi

11 paesi


Se togliamo il Giappone dal grafico, questa è la situazione degli altri 14 paesi in Asia con più di 350.000 host internet.


14 paesi

14 paesi


In Asia ci sono enormi differenze. Come è evidente in questo grafico della densità (host internet per mille abitanti) nei 27 paesi asiatici con più di 10.000 host.


Host internet per 1000 abitanti
in 27 paesi dell’Asia


grafico densita
La dimensione del Giappone è ridotta del 30 % per migliore leggibilità del grafico.


Alcuni piccoli paesi, non citati nella tabella e nel grafico, hanno una densità più elevata della maggior parte dell’Asia. Ma in generale l’attività online è concentrata in pochi paesi, come vediamo in questa carta geografica della parte centro-meridionale del continente, dal Medio Oriente all’Asia orientale.


Host internet per 1000 abitanti

mappa


Nel già citato documento sulle comunità linguistiche c’è un’analisi sui paesi di cultura cinese.




In un altro documento nella sezione dati c’è un’analisi dell’internet in Africa, di cui qui c’è un riassunto aggiornato al giugno 2010. Si è rilevata quest’anno una forte crescita del Sudafrica, che ha sempre avuto una posizione dominante nel continente, ma sembra in questa fase accentuare ancora di più la differenza.

Vediamo in questa tabella la situazione nei 27 paesi africani con più di mille host internet (che hanno il 99 % del hostcount totale nel continente).


  Numero di host
giugno 2010
Per 1000
abitanti
Sudafrica 3.751.421 76,1
Marocco 277.096 8,9
Egitto 182.017 2,4
Namibia 75.871 36,9
Kenya 42.237 1,2
Ghana 39.569 1,8
Mauritius 36.641 31,1
Zimbabwe 29.836 2,5
Madagascar 27.807 1,5
Tanzania 26.051 0,64
Mozambico 22.678 1,1
Zambia 15.090 1,3
Réunion 13.130 16,1
Libia 12.397 2,1
Uganda 10.089 0,35
Costa d’Avorio 9.851 0,47
Botswana 7.544 4,2
Angola 5.533 0,33
Congo * 3.211 0,05
Swaziland 2.672 2,8
Nigeria 2.498 0,02
Ruanda 2.363 0,25
Burkina Faso 1.951 0,13
São Tomé & Pr. 1.606 10,2
Gambia 1.565 1,0
Eritrea 1.313 0,28
Benin 1.254 0,15
Africa 4.680.000 4,9


Il predominio del Sudafrica è evidente in questo grafico (undici paesi africani con più di 20.000 host, che hanno il 96 % del hostcounttotale nel continente).


11 paesi africani

11 paesi


Con la nuova crescita del Sudafrica, oltre l’80 % del hostcount in Africa è concentrato in un solo paese. Nei primi tre più del 90 %.

Se, per una migliore leggibiltà, togliamo dal grafico il Sudafrica e i due paesi nordafricani con una maggiore attività in rete, questa è la situazione in altri quindici paesi in Africa con più di cinquemila host internet.


15 paesi africani

15 paesi


Il “resto dell’Africa” comprende più di trenta paesi con un’attività in rete molto limitata.

Vediamo come grafico la densità nei 22 paesi dell’Africa con più di duemila host.


Host internet per 1000 abitanti
in 22 paesi dell’Africa


grafico densita
La dimensione del Sudafrica è ridotta per migliore leggibilità del grafico

Oltre alle Mauritius e a Réunion, anche altri piccoli paesi insulari,
come le Seychelles e São Tomé & Principe,
hanno una densità superiore alla maggior parte dell’Africa.


La maggior parte dell’Africa ha una densità paragonabile, o inferiore, a quella della Nigeria. In un quadro generale di bassissima attività nell’internet ci sono, anche in Africa, grandi differenze.

Fra le evoluzioni recenti c’è la crescita del Marocco. L’Egitto, che sembrava aver rallentato nei periodi precedenti, nel 2005 e nel 2007 era apparso di nuovo in crescita – ma poi non sembra avere un ulteriore sviluppo (e comunque non si avvicina a livelli “europei”). Non è chiaro se ci sia un recente (debole) cambiamento in Libia. Il resto del Nord Africa rimane molto arretrato.

Vediamo la situazione della densità anche sotto forma di carta geografica (la “scala dei colori” è molto diversa da quella usata per altre parti del mondo).

Host internet per 1000 abitanti

mappa


Un piccolo “punto” nel Golfo di Guinea indica la densità nelle isole São Tomé & Principe.
Due altri dello stesso colore (anzi a un livello più alto) comparirebbero
nell’Oceano Indiano a est del Madagascar se in questa carta fossero comprese
le isole Mauritius e la francese Réunion (e uno blu per le Seychelles).
In mezzo all’Atlantico potrebbe esserci, in rosso, Sant’Elena.
Altri paesi isolani hanno una densità che li colloca nell’area “bianca”.

Il caso del Lesotho, che appare come un “buco” di bassa densità
rispetto al circostante Sudafrica, è simile a un esempio di come ci siano
forti differenze territoriali anche all’interno dei confini di ciascun paese.
È evidente che, se fosse possibile tracciare mappe più dettagliate,
in Africa ancora più che in altre parti del mondo si vedrebbe l’attività in rete
concentrata nelle aree urbane e in alcuni nodi di comunicazione.
 

Nel 2006 l’Africa, per la prima volta, ha superato il milione di host internet – e due miloni nel 2008. Nel 2009 è arrivata a tre milioni (di cui due in Sudafrica). Nel 2010 supera largamente i quattro milioni, ma lo sviluppo è quasi tutto in Sudafrica. La crescita, in percentuale, è molto veloce. Ma rimane il fatto che l’intero continente, con il 14 % della popolazione mondiale, ha meno del’1 % dell’attività in rete.




Come già osservato nelle analisi precedenti, il quadro è dovunque in evoluzione. Ci sono diverse velocità di crescita, e diversi livelli di densità, in tutte le aree, da quelle più avanzate (come il Nord America, l’Europa e l’Oceania) alle più “povere” come l’Africa e gran parte dell’Asia. Ci sono ancora spazi molto ampi di sviluppo in ogni parte del mondo.


 

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