4) Testa:
Brachicefala. La sua lunghezza
totale raggiunge- i 3,6/10 (cioè il 36%) dell'altezza al garrese.
La lunghezza del muso corrisponde
al 3,4-3,6/10 (cioè il 34-36%) della lunghezza totale della testa.
La larghezza bizigomatica, pari alla lunghezza del cranio, è superiore
alla metà della lunghezza totale della testa, raggiungendo i 6,4-6,6110
(cioè il 64-66%) di tale lunghezza
L'indice cefalico totale varia
da 64 a 66.
Gli assi lungitudinali superiori
del cranio e del muso sono fra loro lievemente convergenti e il prolungamento
all'indietro della linea superiore della canna nasale esce sempre molto
al di sotto della protuberanza occipitale esterna.
Il perimetro della testa, misurato
agli zigomi, è, anche nelle femmine, più del doppio della
lunghezza totale della testa.
La testa è moderatamente
scolpita con arcate zigomatiche piuttosto protese all'esterno.
Pelle consistente e alquanto
aderente ai tessuti sottostanti, liscia e abbastanza tesa.
4 - 1) Regione del cranio
La sua lunghezza corrisponde
ai 6,4-6,6/10 (cioè il 64-66%) della lunghezza totale della testa.
La sua larghezza (cioè il diametro bizigomatico) é pari
alla lunghezza.
Le arcate zigomatiche sono
molto sviluppate e piuttosto protese all'estemo.
Larga e lievemente arcuata
vista di fronte, in profilo disegna una curva irregolare che, accentuata
nella sottoregione frontale, si appiattisce aboralmente lungo la cresta
sagittale esterna.
Vista dall'alto è di
forma quadrata per la protrusione delle arcate zigomatiche e per l'insieme
delle potenti masse muscolari che lo fasciano.
Bozze frontali ben sviluppate
e sporgenti in avanti, fossa frontale profonda e solco mediano visibile.
Cresta sopraoccipitale non
troppo evidenziata.
Fosse sopraorbitali (conche)
leggermente marcate. ,
Data la relativa convergenza
degli assi longitudinali superiori del cranio e del muso e il buon sviluppo
dei seni frontali, le ossa frontali si elevano con pendenza piuttosto
brusca dai processi frontali dei mascellari superiori e dei nasali dando
luogo ad una depressione naso-frontale (o stop) molto marcata.
Angolo seni-nasale circa 105°/110°.
Angolo cranio-facciale (zona
mediana della fronte) circa 130°.
4 - 2) Regione del muso:
Tartufo: sulla stessa
linea della canna nasale. Visto di profilo non deve sporgere sul margine
anteriore verticale delle labbra, ma trovarsi, con la sua faccia anteriore,
sul medesimo piano verticale della faccia anteriore del muso. Le sue facce,
superiore e anteriore, formano tra loro, viste di lato un angolo retto.
Deve essere voluminoso, alquanto
piatto superiormente, con narici ampie, aperte e mobili, umido e fresco.
Ali nasali piuttosto sottili.
La pigmentazione è nera.
Muso: la sua larghezza
deve pressoché uguagliare la sua lunghezza che raggiunge i 3,4-3,6/10
(cioè il 34-36%) della lunghezza totale della testa. La sua profondità
o altezza, misurata dal margine superiore della canna nasale alla commessura,
supera del 50% la lunghezza del muso.
La regione sottorbitale
mostra un lievissimo cesello.
La faccia anteriore del muso
è piatta e quadrata.
La sua quadratura è
data dal parallelismo delle facce laterali e dalla ripienezza e larghezza
del corpo della mandibola.
Dato il notevole sviluppo trasversale
e verticale della faccia anteriore del muso, la placca triangolare è
ampia, la scanalatura naso-labiale è lunga e la distanza fra il
margine supero-anteriore del tartufo e la disgiunzione labiale rilevante.
La canna nasale è
rettilinea e piuttosto piatta e il prolungamento all'indietro della sua
linea superiore esce sempre molto al di sotto della protuberanza occipitale
esterna. La sua larghezza, misurata a metà lunghezza, corrisponde
a circa il 20% della lunghezza totale della testa e a circa il 59% della
sua lunghezza.
Labbra: le labbra superiori,
viste di fronte, determinano al loro margine inferiore e precisamente
alla loro disgiunzione, una U rovesciata. Viste di lato si presentano
moderatamente pendenti (mai pesanti ed abbondanti come nel Mastino Napoletano),
cosicché il profilo inferiore-laterale del muso è dato dalle
labbra.
Le labbra inferiori, alquanto
pendenti, formano con le superiori una commessura relativamente marcata,
tale però da mostrare all'occhiello la mucosa labiale.
La commessura rappresenta sempre
il punto più basso del margine inferiore del muso ed è posta
oralmente un filo più avanti della perpendicolare abbassata dall'angolo
esterno del'occhio: la rima buccale è perciò lunga.
Le labbra sono piuttosto consistenti.
Mascella: molto larghe,
robuste e spesse con lievissimo raccorciamento della mascella superiore
e conseguente leggero prognatismo. Ne deriva una protrusione contenuta
dell'arcata inferiore perché gli incisivi mandibolari sorpassano
soltanto di 1/2 cm. i loro corrispondenti dell'arcata superiore.
Le branche della mandibola,
molto forti, sono in profilo piuttosto ricurve.
Il corpo della mandibola, massiccio,
rigonfio e fortemente arcuato in avanti, si evidenzia in un mento marcato
sul quale si appoggiano le labbra superiori alla loro disgiunzione.
Guance: regione masseterina
piena ed evidente, ma non ipertrofica.
Denti: i denti sono
bianchi, grandi, completi per sviluppo e numero. Incisivi impiantati in
linea retta. Chiusura lieve prognatismo (tollerata la tenaglia).
Canini divergenti e molto distanziati fra loro per il notevole sviluppo
trasversale dei mascellari (nei maschi i canini, all'apice della corona,
dovrebbero distare tra loro non meno di cm. 5,5/5,7).
4 - 3) Occhi:
Di media grandezza rispetto
alla mole del cane, in posizione sub-frontale (inclinazione dell'asse
palpebrale da 5° a 15°), ben distanziati fra loro dato il notevole
sviluppo trasversale dei seni frontali. Rima palpebrale ovaleggiante,
bulbi oculari leggermente affioranti, palpebre aderenti con margini pigmentati
di nero. Gli occhi, osservati di fronte, non devono lasciar scorgere la
sclera.
Nittitante fortemente pigmentata.
Iride quanto più possibile scura in relazione al colore del mantello.
Sguardo intelligente e vigile.
4 - 4) Orecchi:
Di media grandezza in rapporto
al volume della testa e alla mole del cane, ricoperti di pelo raso, di
forma triangolare, con apice piuttosto appuntito e cartilagine spessa,
inseriti alti, cioè molto al di sopra dell'arcata zigomatica, larghi
alla base, pendenti, aderiscono alla guancia e alla regione parotidea
senza scendere alla gola.
Sporgenti alquanto all'estremo
e lievemente rilevati nel loro punto d'attacco, vengono portati semieretti
quando il cane è attento:
Quasi sempre, allo scopo di
ottenerne il portamento eretto, gli orecchi vengono amputati a forma di
triangolo equilatero.
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