Comune di Lessona


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Il vino

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STORIA

Se dovessimo nominare un "Vino d'Italia" esso sarebbe senz'altro il Lessona. Infatti, Quintino Sella, rifiutando lo Champagne, brindo' con questo vino al battesimo del primo governo dell'Unita' nazionale un mese dopo l'ingresso dei soldati italiani a Roma, attraverso la breccia di Porta Pia.
I Sella erano produttori di Lessona gia' nel 1601. Oggi, sono i discendenti del grande statista a continuare questa tradizione.
Il Lessona e' figlio di quel vitigno Nebbiolo da cui nascono alcuni dei piu' rinomati vini piemontesi, dal Barolo al Barbaresco, dal Ghemme al Gattinara.
Le prime tracce della Lessona risalgono al XII secolo, a Vercelli, dove c'era una strada chiamata "ruga ad vineas" che si collegava con un'antica strada del vino, la Lessonasca, che raggiungeva i vigneti di Lessona. Da qui, fin dall'eta' romana, si trasportava vino a Milano e ai grandi depositi vinari di Pavia.
Nel XIV secolo la produzione del vino aveva raggiunto un tale livello di abbondanza che nel 1380 per trasportare la quota comitale al castello di Zumaglia furono necessarie venticinque persone e trenta buoi.
Agli inizi del XIX secolo il Conte Fantone, membro della Reale Accademia di Agricoltura di Torino, coltivo' "Nebbiolo" nei pressi di Lessona, ricavandone un vino generoso che ebbe un tale successo da diventare richiestissimo anche in Inghilterra ed in Belgio.
Nonostante la prosperosa abbondanza di cui ha goduto il Lessona nel corso dei secoli, oggi la sua produzione si e' alquanto ridotta, fino a trasformarlo in un vino, oltre che buono, raro e prezioso.


DATI COMMERCIALI

Strutture di produzione: 3 produttori.
Numero ettari iscritti: 6,45.
Quantita' max producibile: 361 hl.
Quantita' prodotte: 102,90 hl.

SPECIFICHE DOC

Zona di produzione: la zona collinare del comune omonimo in provincia di Biella. Sono da considerarsi idonei unicamente i vigneti collinari di giacitura ed orientamento adatti, con esclusione del fondovalle e dei terreni umidi.
Vitigni: Nebbiolo (Spanna); possono concorrere i vitigni Vespolina e Bonarda fino al 25%.
Resa massima per ha: 80 qli.
Resa massima di uva in vino: 70%.
Gradazione alcolica minima: 12%.
Acidita' totale minima: 5,5 per mille.
Estratto secco netto minimo: 22 per mille.
Invecchiamento obbligatorio: 2 anni di cui uno in botti di legno.
Caratteristiche organolettiche: colore rosso granato, con sfumature arancioni nell'invecchiamento; profumo intenso, fine e delicato, ricorda la viola; sapore asciutto, gradevolmente tannico, piacevole, con caratteristica sapidita' e con persistente retrogusto.
Qualificazioni: nessuna.
Tipologie: nessuna.

Abbinamenti :grigliate di carni rosse, arrosti, spiedini; pollame nobile e cacciagione


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