Comune di Lessona


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Il milleseicento

Storia

Il 1600 fu un secolo travagliato tra guerre, passaggi di eserciti francesi e spagnoli e terribili pestilenze.

Delle prime abbiamo notizie attraverso alcuni documenti che fanno riferimento ai cotizzi, le tasse, pagati al Duca in tempo di guerre e che, tra gli elenchi dei paesi del Ducato sabaudo tenuti al pagamento, riportano anche il nostro paese.

Gli abitanti di Lessona nel 1606 si contavano in numero di 600, nel 1661 erano cento in meno mentre a fine secolo, nel 1693, l’elenco delle anime della parrocchia enumerava 715 persone.

Non ci è dato di sapere se il calo di popolazione che si verificò dopo il 1630 fosse dovuto al diffondersi della peste, di quell’epidemia raccontata dal Manzoni nel suo romanzo “I promessi sposi” nel territorio lessonese.

Esistono notizie storiografiche che riguardano infatti la diffusione del contagio nel territorio biellese ma non fanno cenno al nostro paese.

Tuttavia sappiamo che nel vicino Principato di Masserano alla fine del 1630 si notarono i primi casi di contagio mentre nel 1631 la peste raggiunse in queste terre a noi vicinissime il suo acme mietendo numerose vittime specialmente di giovane età.

Da ciò possiamo facilmente dedurre che ben difficilmente la popolazione lessonese si sottrasse alla pestilenza vista la diffusione della malattia ai suoi confini.

Nel 1600 compare sulla nostra scena storica la famiglia dei Barozzi destinata ad occupare per più di un secolo la baronia di cui Lessona fu investita.

Il 2 settembre 1627 Germano e Pietro Lorenzo, fratelli Barozzi, furono infeudati dal Duca: del territorio, dei beni e dei redditi di Lessona; mentre l’erezione del feudo lessonese in baronia è datata 15 novembre 1629.

La dinastia di questa famiglia attraversò, come accennato, tutto questo secolo ed il successivo fino all’ultima investitura del 1796 per terminare senza gloria, oberata dai debiti, ai tempi della calata napoleonica dei Francesi a fine Settecento.

E pensare che il Barone era il signore assoluto di Lessona investito di: “...total giurisdizione alta mezzana e bassa... di tutte le cause civili e criminali... autorità di deputare giudici... far drizzar forche, berline, pillastri, e altre cose concernenti l’esequtione della giustizia... affittamenti... fucine, miniere, minerali... casa, sitti, castello, palazzi, giardini, orti, terre alternate, vineate,... mercati, fere, tributi, imposti generali e particolari... consistenti tanto in denari, grani e vino quanto in qualsivoglia altra cosa... fiumi, acque... peschiere, pescaggioni, caccia per il finaggio, raggioni di prohibirle, e facoltà di imporre pene”.





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