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La domanda
Gent.ssimo dottore,
Sono una ragazza di 18 anni. Le vorrei
raccontare la mia storia.Ora ritengo di essere una ragazza carina, non
bellissima certo ma piacevole, 3 anni fa non era così, pesavo infatti
76Kgx1,60. Sono sempre stata cicciottella fin da bambina ma ciò diventa
un problema durante l'adolescenza.Ho passato momenti molto duri nella
mia prima adolescienza, un età delicatissima, sia per cause familiari
indipendenti dal peso (problemi in famiglia tra mio padre e mia madre)
sia per varie prese in giro alle medie e nei primi anni delle superiori
causa il mio poco attraente aspetto fisico. A cosa era dovuto questo
sovrappeso? Alle mie abbuffate quotidiane sregolate, di cui puntualmente
mi pentivo.Un giorno però all'età di 15 anni ho deciso che dovevo
passare i miei buoni propositi a fatti, così con l'aiuto di Dio e
con la mia sola forza di volontà, ho iniziato una dieta, nulla di
drastico ed eccessivo, una dieta intelligente mangiando solo durante i
pasti ed eliminando alimenti troppo calorici. Nel giro di qualche mese
sono dimagrita fino ad arrvare a 57Kg. Mi sono creata un gruppo di
amici, sono diventata più sicura ed aperta e ho anche avuto delle
storie con coetanei, non molte, 3 in tutto di cui 2 (o sarebbe da
definire 1 e 1/2 mi hanno procurato una delusione molto forte). La prima
è il classico primo amore che sembra una favola stupenda ma poi tutto
finisce. L'altra agli occhi di tutti non sembra avermi procurato grande
dolore ma in realtà ha nuociuto maggiormente alla mia autostima. Lui è
il miglior amico del mio primo ragazzo, esce da una delusione avuta da
una storia durata parecchi mesi, è un giorno mi confessa, quando ancora
sono fidanzata, che si sta innamorando di me. Premetto che c'era stato
un periodo, quando stava con la sua ex, in cui non mi era
indifferente.Io però amavo il mio ragazzo, quindi gli dico che avrei
fatto finta di non aver sentito e che saremmo rimasti amici come prima.
2 giorni dopo il mio ragazzo mi lascia.E' durissimo, forse per questo
motivo faccio il ragionamento del chiodo scaccia chiodo e inizio a
pensare all'altro. Gliene parlo, ovviamente mi serve del tempo per
uscire da una storia comunque importante. Per 1 mese circa flirtiamo
senza stare insieme, lui è dolcissimo, poi propio mentre sarei pronta a
mettermi con lui veramente cambia idea, dice che ha confuso i suoi
sentimenti, che voleva consolarmi perchè sapeva che il mio ragazzo mi
avrebbe lasciato e "aveva sbagliato a parlare", che mi voleva
bene più di una amica ma che non provava amore. Prima reazione, volevo
scappare, ma poi ho cercato di capire le sue ragioni e siamo rimasti
amici.Ho rimosso subito il suo pensiero consolandomi con quello del mio
ex.A casa non andava meglio, i miei si erano separati e mia madre, donna
fortissima, comincia ad avere dei problemi per cause che non esporrò.Ancora
oggi deve superarli del tutto, a volte si comporta come una bambina e io
le devo consigliare.E' dura, e in tutto questo io ho continuato, non più
con la stessa frequenza le mie abbuffate.Spesso e volentieri ho avuto e
ho la tentazione di vomitare, mi sento piena e pesante, ma mi sono
sempre controllata perchè non posso permettermi il lusso di ammalarmi,
non voglio farmi del male. Ritengo di essere molto forte per la mia età
ma qualche volta vorrei sentirmi debole ed essere consolata. Il mio
amico dopo 3 mesi ha confessato ad una mia amica di essere innamorato di
lei, lei si è lasciata col ragazzo con cui era in crisi e si sono messi
insieme, e ormai è più di un anno che la loro storia continua.Io nel
frattempo sono stata con un altro ma ci siamo lasciati dopo un mese
perchè neanche per lui ero la ragazza giusta.Ora peso 60kg, oscillo
sempre intorno a questo peso ma vorrei dimagrire 5 chiletti, per un mese
inizio la dieta e vado avanti poi il minimo nervosismo mando tutto farsi
benedire.Sono stufa di considerare il cibo come un nemico, voglio mangia
re in modo equilibrato e trovare una volta per tutte il mio equilibrio.
Scusi se mi sono dilungata ma non riesco ad essere breve. Mi dia 1
consiglio, Sandra.
La risposta Gent.ma sig.na Lucia,
abbiamo ricevuto la sua lettera, e la prima
considerazione che mi viene da fare, istintivamente, è : COMPLIMENTI,perchè
già una volta con le sue risorse è riuscita a superare i problemi con
il suo corpo e quindi con sè stessa.
Per poterla consigliare, sarebbe opportuno
che mi definisse con maggior precisione i suoi vissuti durante la sua
infanzia e la sua adolescenza:
- i momenti duri di cui accenna nella
lettera
- l'esperienza con gli amici nei primi anni
delle superiori
Però si ricordi che lei aveva già vinto,
la strada la conosce!!
Poi arrivano le prime delusioni, e dalle
poche notizie che mi fornisce mi sembra che l'elemento principale da
tenere in considerazione sia il suo bisogno di accettazione, di essere
amata; inoltre noto che lei si definisca
FORTE, quanto accetta l'insuccesso? quanto è severa con sè stessa? e
la sua autostima?
Guardi che si può essere amati senza
diventare deboli, o ancor peggio "ammalati".
I cinque chiletti di troppo non sono una
difficoltà insormontabile, l'importante è colmare i vuoti
affettivi con altre modalità e non con il cibo, ci proviamo?
se lo desidera, sarò a sua disposizione per
un ulteriore messaggio.
Lo psicologo
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