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Obesità
Definizione
L’obesità si suole praticamente definire come un
aumento di peso oltre il 10% di quello fisiologico oppure un aumento
ponderale che determini un BMI > 28 (Body Mass Index, vd.), per
deposizione sistemica o localizzata di grasso nell’organismo.
Diffusione
Notevole è la diffusione nei paesi industrializzati:
40-50 % della popolazione USA, di varie decine di punti percentuali nell’UE.
Aumenta nelle fascia di popolazione più anziana.
Cause
Determinare l’etiopatogenesi (la causa) dell’obesità
può essere difficile, in quanto essa può derivare dall’unione di
numerosi fattori: endocrini, culturali, psicologici, metabolici…
Descriviamo:
| cause endocrine: distiroidismo (alterazione della funzionalità
della ghiandola tiroidea, che regola il metabolismo), Sindrome di
Cushing. Sindromi ipogonadiche, peraltro rare. Il diabete mellito è
spesso associato all’obesità, soprattutto alla irregolare
assunzione alimentare del malato; |
| abitudini alimentari incongrue derivanti dalle influenze
culturali, familiari, educazionali ricevute dall’individuo,
soprattutto durante l’infanzia; |
| cause psicologiche : l’ansia, la depressione, una sensazione
di insicurezza, di inadeguatezza, stress emotivi, possono
determinare una aumento dell’assunzione alimentare, aldilà del
fabbisogno calorico dell’individuo. |
Si possono avere poi fattori favorenti come una
scarsa attività fisica, una predisposizione familiare alla pinguedine…
Distribuzione nell’organismo
Si può evidenziare una differente distribuzione del
grasso corporeo:
| androide: fascio-tronculare ( o all’addome); |
| ginoide: bacino, anche, glutei, cosce. |
Queste sono fisiologiche, mentre vi sono
distribuzioni dell’adipe patologiche:
| a "manicotto" alle anche, cosce, braccia, doloroso alla
pressione ( malattia di Dercum); |
| alle anche, glutei, arti inferiori con dimagrimento
fascio-toracico (malattia di Barraquet-Simon).
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Rischi
L’obesità accorcia la vita media dell’uomo e
rappresenta un fattore di rischio per:
- le malattie cardiovascolari : ipertensione, insufficienza
cardiaca, ischemia miocardica…;
- le malattie respiratorie : sindrome di Pickwick…;
- le malattie dismetaboliche : diabete mellito, ipercolesterolemie,
ipertriglicedidemie, in generale le dislipidemie, la gotta…;
- le malattie osteo-articolari, in particolare l’artrosi;
- le complicanze chirurgiche: aumento del rischio anestesiologico.
Terapia
La terapia varia a seconda della causa. Nelle
obesità di origine endocrina, varrà la cura della disendocrinia
(alterazione ormonale).
- la dieta : la somministrazione di una prescrizione dietetica vale
per correggere il sovrappeso, cioè il risultato finale del
comportamento tenuto dal paziente. La dieta generalmente è
ipocalorica, ipoglucidica, deve essere equilibrata nei suoi
componenti fondamentali, proporzionata all’attività fisica,
gradita al palato ed i piatti suggeriti di facile realizzazione. In
genere è di 1.000-1.500 Kcal., a seconda del peso dell’individuo
preso in esame, del sesso, dell’età…Va inoltre personalizzata
sulla base delle eventuali malattie di cui soffre il soggetto;
- bisogna ispirare fiducia al paziente e creare un rapporto di
sincerità, non indulgere in osservazioni che potrebbero demotivarlo
e spiegare che il risultato si ottiene solo con la sua piena
collaborazione;
- l’esame psicologico del paziente è fondamentale, per mettere in
evidenza eventuali nessi causali tra l’alimentazione, la
situazione emotiva, lo stato dell’umore e le motivazioni del
paziente. Un attento esame deve essere seguito dall’assistenza
psicologica, onde evitare l’insorgenza di stati depressivi,
atteggiamenti psicotici o di dipendenza dal medico;
- la terapia preventiva è volta a correggere le opinioni
dietologiche errate o le abitudini dietetiche scorrette del
paziente;
- un incremento dell’attività fisica;
- la terapia farmacologica è volta a correggere determinate
situazioni psicologiche (depressione, bulimia) con fluoxetina oppure a diminuire l’assorbimento di grassi con
orlistat o a curare il paziente affetto da determinate
patologie (dismetabolismi, ipertensione, affezioni respiratorie…)
e a supportare il paziente anche con preparati ricchi di fibre.
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