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La lettera

Sono una giovane donna, sposata con un figlio, mio marito è dirigente presso una grande industria nazionale che lo porta a frequenti e lunghe assenze.Lavoro come insegnante presso un istituto tecnico per cui mi rimane tempo da dedicare a me stessa ed alla mia famiglia.Con noi vivono anche i miei genitori, persone estremamente rigide e formaliste, sebbene affettivamente buone, che mi hanno sempre guidata o meglio influenzata nelle mie scelte.

Da alcuni mesi mi sono fortemente preoccupata per il mio stato fisico, ho ridotto drasticamente il cibo, mi sento come in un vortice perché meno mangio e più mi sento inadeguata con continui sbalzi d’umore.Ho cercato appoggio in casa, ma il risultato è stato quello di sentirmi rimproverata come una bambina dai miei genitori e mio marito come spesso accade non è intervenuto in mio aiuto.

Nicoletta a 31

Risposta

Dalle poche notizie che mi fornisci appare una situazione familiare conflittuale che ti ha portato ad una manifestazione di forte disagio.Forse sei ancora "figlia" dei tuoi genitori che non ti hanno ; a quanto mi scrivi, lasciato crescere e diventare autonoma.

Sulla tua dinamica familiare sembrano sussistere molti punti controversi che andrebbero approfonditi, come il ruolo di tuo marito sia tra voi due che all’interno della vostra famiglia allargata.Sarebbe opportuno che ti rivolgessi ad un psicoterapeuta per affrontare un processo di crescita e chiarificazione.

Anche l’aspetto fisico non andrebbe trascurato, non ho elementi per valutare veramente la tua "preoccupazione", che ne diresti di consultare un dietologo o se vuoi rivolgerti personalmente al nostro consulente fornendogli, su sua richiesta, maggiori delucidazioni sul tuo caso?

Saluti e coraggio!

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