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Nuovi preoccupanti dati sulle adolescenti
che soffrono di disturbi alimentari


Anoressia e bulimia
per 2,2 milioni di ragazze

 

ROMA - Oltre due milioni di giovani in Italia con disturbi alimentari. Anoressia e bulimia, quel rifiuto o quell'abbuffata di cibo che nascondono una carenza affettiva, e anche una nuova forma di nevrosi più subdola e meno identificabile: le adolescenti di oggi mangiano normalmente i loro pasti a tavola (senza le esagerazioni dei bulimici), davanti agli occhi vigili dei genitori, poi si rifugiano in bagno pochi minuti dopo e rivomitano tutto, per riuscire a mantenere il peso ideale. Un comportamento che negli ultimi quattro anni ha avuto un'impennata (più 30 per cento), ha spiegato oggi a Roma Michele Campanelli del Centro italiano studi alimentari psicogeni durante un convegno dedicato alle dipendenze da alcol, tabacco e cibo.

"Queste pazienti - ha detto Campanelli - possono andare avanti anche per sei o sette anni prima di essere scoperte. A tradirle sarà proprio il loro fisico debilitato". E questo uno dei motivi che porta a sottostimare il numero delle donne e delle ragazze che soffrono di disturbi alimentari: i dati ufficiali dei centri specializzati parlano di quasi 150 mila ragazze colpite, 60 mila per bulimia e 80 mila per anoressia, ma in realtà i problemi con il cibo toccano almeno due milioni e duecentomila italiane.

Un mondo sommerso che vive in silenzio la lotta contro il proprio peso e la propria "fame" di affetti negati. E che non sempre cerca un aiuto: solo il 10 per cento di loro lo farà e in ogni caso dopo molto tempo dall'esordio della malattia. In media infatti passano 3-4 anni negando il problema, un altro parlando del disturbo, e solo dopo si rivolgono a un medico. Una scelta obbligata a quel punto, perché i danni causati dai disturbi alimentari finiscono per provocare anemia, crampi muscolari, distruzione dei denti, demineralizzazione delle ossa.

Una patologica conflittualità con il cibo che secondo gli esperti rivela un vuoto interiore, spesso causato dall'assenza di uno dei due familiari e che si combatte con l'aiuto di psicoterapeuti e nutrizionisti.

(3 giugno 2000)

anoressia e bulimia