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La moda alimentare degli ultimi 70 anni
bocciata da una ricerca comparativa


"La dieta dissociata
non fa dimagrire prima"



 

ROMA - La dieta dissociata, binomio cult per chi tenta di buttare giù grassi e masse adipose di vario genere, non funziona, o meglio non aiuta a dimagrire in tempi più veloci.
Alternare semplicemente nei propri pasti la carne con la pasta non serve per accelerare la perdita di peso. Dopo 70 anni di sacrifici imposti ai golosi di tutto il mondo, costretti appunto a "dissociare" proteine e carboidrati, pena un aumento sconsiderato dei chili di troppo, adesso c'è il contrordine. La moda dietologica del '900 non ha superato il primo studio scientifico comparativo nella quale è stata messa a confronto con una normale dieta bilanciata. I risultati della ricerca, condotta in Svizzera, sono pubblicati nel numero di aprile dell'International journal of obesity.

Anni ed anni di sacrificio spariti nel nulla, seppelliti con una sola frase da Michele Carruba, presidente della Società nazionale degli specialisti di scienza dell'alimentazione, che ha detto: "E' un'ulteriore conferma scientifica della validità del principio secondo cui la dieta deve basarsi sulla varietà. E' sempre più chiaro che la scelta della dieta deve seguire i criteri della medicina basata sull'evidenza e abbandonare una volta per tutte le fantasie del singolo. Una delle regole sempre valide afferma proprio il contrario di quanto previsto dalle diete dissociate: più ogni singolo pasto è completo e bilanciato, meglio è".

Un bell'epitaffio, non c'è che dire, avvalorato da una ricerca condotta all'università di Ginevra, da un gruppo guidato da Alain Golay. Per un mese e mezzo sono state seguite 57 persone obese organizzate in due gruppi, uno dei quali seguiva la dieta dissociata e il secondo una dieta bilanciata. I pazienti di entrambi i gruppi dovevano comunque assumere una bassa quantità di calorie (1.100 chilocalorie al giorno) e avere un apporto energetico composto per il 45 per cento da carboidrati e per il 30 per cento da grassi. Chi seguiva la dieta dissociata, però, tendeva a mangiare meno grassi (25 per cento) rispetto a chi seguiva la dieta bilanciata (31 per cento). Di conseguenza i ricercatori si aspettavano risultati migliori dal primo gruppo, ossia dalla dieta dissociata.

Ma alla fine dello studio la dieta bilanciata è risultata più efficace perchè ha permesso di perdere in media 7,5 chili, contro i 6,2 persi da chi ha seguito la dieta delle combinazioni. Per i ricercatori questo significa che perdere peso non ha alcuna relazione con il modo in cui sono distribuiti alimenti e tipi di nutrimenti nei pasti. Quello che conta è solo il basso apporto di calorie. I ricercatori hanno osservato inoltre che i componenti dei due gruppi mostravano gli stessi livelli di colesterolo, trigliceridi e insulina, il che indica che i benefici per la salute associati alla perdita di peso sono gli stessi in entrambe le diete.

(10 aprile 2000)