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La domanda

Sono la mamma di una ragazza anoressica e viviamo in Sicilia.
La ragazza ha 14 anni era arrivata al peso di 29 chili, ed era in gravi condizioni, tre mesi fa è stata ricoverata a firenze per due mesi dove è stata recuperata a 35 chili.
Adesso si trova a casa con un equilibrio alimentare che da circa un mese rispetta in maniera scrupolosa, ci avevano consigliato un centro a XXXX per farci seguire come supporto psicoterapeuta, siamo andati in questo centro per tre volte, ma la ragazza si trova male e peraltro da un punto di vista umorale si sta deprimendo, abbiamo paura che la ragazza possa ricadere e tornare come prima, praticamente non mangiava quasi niente.
Consigliateci cosa dobbiamo e possiamo fare.
Ci hanno anche detto di stare attenti, perchè ci sono centri dove speculano con queste malattie in quanto sono terapie lunghissime, quindi vorremmo qualche consiglio su come dovremmo comportarci e se esiste qualche centro pubblico in Sicilia con una buona esperienza così come quello trovato a Firenze.
Grazie.

La risposta
Cara Carmen,
    dalla sua lettera si coglie una grande preoccupazione per sua figlia e capisco la difficoltà di trovare una soluzione per affidarla in mani sicure, proprio ora che sta seguendo i consigli alimentari.
Secondo lei sarebbe possibile comunicare con la ragazza via computer? ne è capace?
Credo che in questo momento vada aiutata ad accettare d'essere assistita psicologicamente: la sua giovanissima età rende questo passo abbastanza difficile per lei e sembra che piuttosto si affidi a voi genitori, lasciandovi  il compito di chiedere aiuto.
Sto seguendo una sedicenne con assiduità da alcuni mesi con buoni risultati; non ci conosciamo di persona, eppure lo spazio che ci siamo create (e-mail e chat) ha permesso di aprire un dialogo profondo, molto importante per affrontare insieme i suoi problemi.
le dico questo perchè a 14 anni è molto difficile "farsi carico " delle proprie difficoltà interiori e rivolgersi ad un terapeuta in modo così motivato, da rendere efficace la terapia; siccome ha già fatto tentativi che l'hanno scoraggiata e delusa, non penso sia opportuno insistere subito e nella stessa direzione, sottolineando solo la sua malattia e aumentando lo scoraggiamento.
Benchè comprenda l'angoscia che puo' procurare un figlio che non mangia e per questo rischi la vita, le vorrei consigliare di non assillare sua figlia con le vostre preoccupazioni, ma piuttosto datele fiducia: è stata brava e disponibile, sta seguendo le regole e i consigli ricevuti e ora non va spaventata. inoltre, il modo di reagire positivamente allle cure mediche indica la sua reale intenzione di curarsi e affidarsi: ora si tratta di trovare il modo piu' adatto e accettabile per lei.
 
Se vuole, verifichi la possibilità di comunicare via internet da casa sua, senza farla sentire una malata da portare in ospedali lontani.
In caso contrario, studieremo un approccio diverso.
 
resto in attesa e la saluto cordialmente