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La domanda salve,
sono una ragazza di 18 anni, ho deciso di
scriverle in questo momento in cui mi sento veramente sola, sola perchè
non posso parlare con nessuno di quello che mi sta accadendo da un pò
di tempo. Sono ormai passati 3 anni dalla prima volta in cui sono
ricorsa all'induzione del vomito per eliminare dal mio corpo il cibo che
avevo mangiato, dal giorno non ho più smesso, tranne in qualche
periodo in cui mangiavo poco e quindi non ritenevo necessario vomitare. Non
ho mai voluto riconoscere il fatto di avere un problema, ma poi leggendo
le riviste o comunque informandomi ho capito che avevo un principio
di bulimia, nessuno l'ha mai capito, nessuno ha mai sospettato di
niente. Appartengo ad una buona famiglia, ho due sorelle grandi già
sposate, sono molto brava a scuola e i miei genitori sono molto fieri di
me,dicono che sono molto matura, non esco di frequente e questo li rende
ancora più felici, mi ritengono quasi come una figlia modello, ciò che
dicono sempre di me è che sono troppo timida e insicura, questo è vero
e purtroppo peggioro ogni giorno di più. Ho tanta paura del giudizio
degli altri. paura di entrare in un locale, di passeggiare in spiaggia
perchè secondo me tutti mi giudicano, so che non è vero, ma la mia
mente malata mi dice questo e mi impedisce di parlare quando sto tra la
gente e di ridere. So che sto perdendo gli anni migliori della mia vita,
mi rifugio nei libri per non pensare a niente, eppure quando la
sera sto sola a casa non riesco a stare lontana dal cibo e mangio,
mangio, mangio di tutto fino a quando quel tremendo senso di colpa non
mi trascina in bagno a rimettere tutto, e a provare un immenso dolore,
non solo fisico, ma anche morale, mi sento una nullità. Quando vedo le ragazze
che mangiando sanno regolarsi mi chiedo come facciano ad avere
una tale forza, e desidero essere un'altra persona, esser
dentro un corpo diverso, molto più magro. Dicono che ho un viso molto
bello e che non sono grassa, e che quindi non dovrei essere così
"complessata", ma mi chiedo come si possa non esserlo quando i
tuoi compagni ti ricordano continuamente che il tuo fondoschiena ha
dimensioni eccessive, aggiungendo poi che è solo uno scherzo....sarebbe
solo uno scherzo per un'altra persona a cui i commenti scivolerebbero
addosso, ma non per me, io sono come una spugna,assorbo tutte le
critiche e le trasformo in nervosismo e ansia e quindi in grandi
abbuffate, per poi stare ore in bagno. Non ho mai parlato a nessuno di
questo problema, e come ho già detto nessuno sospetta che la mia
insicurezza sia dovuta ad un problema così grande. Forse fanno finta di
niente, non so, in ogni caso io non posso dare un tale dispiacere ai
miei genitori, e quindi preferisco che il tempo risolva i problemi al
posto mio. Non so più che fare, questa è la prima volta che mi
confesso a qualcuno, non so se lei prenderà in considerazione la mia
lettera, ma questa è una vera richiesta di aiuto, io voglio liberarmi
di questo mostro che mi sta privando di tutto, della felicità,
dell'amore, della voglia di vivere, ma da sola non ce la faccio, lui è
troppo forte. aspetto una sua risposta, spero arrivi presto perchè la
scuola sta per riaprire e so già quanto stress mi attende e so già
come cercherò di eliminarlo. La prego mi risponda.
Ringrazio e saluto
Alfa
La risposta
Gentile signorina,
abbiamo ricevuto la sua richiesta di aiuto
e pensiamo di poterle offrire una consulenza psicologica.
mi chiamo XXXXX e sono iscritto all'albo
degli psicologi della regione Liguria e collaboro con l'associazione a
cui si è rivolta.
Dalla sua lettera si percepisce un marcato
malessere generalizzato, quello che le consiglio è di non avere paura
a parlarne, con una persona esperta, e soprattutto non fare l'errore
grossolano di pensare che il tempo lenisca ed appiani tutti i problemi
al posto suo: li affronti! (l'averci scritto è già un buon segno).
Ciò che appare dalla sua lettera si può
considerare come degli spunti importanti per un inquadramento del suo
caso: la sua insicurezza, il non voler dare dispiacere ai propri
genitori e di conseguenza temere di perdere il loro amore, il non
essere adeguata con i suoi modelli ideali, etc, ma non si possono
considerare esaustivi per l'impostazione di un percorso terapeutico.
Sappia che quasi sempre al disagio
alimentare si correlano problemi e conflitti psicologici profondi, ma
per questo non irrisolvibili.
Se lei intendesse avvalersi dell'appoggio
psicologico, attraverso la nostra associazione, tramite mezzo
informatico, dovrà farne esplicita richiesta e le saranno date tutte
le informazioni contrattuali necessarie; nel frattempo sarebbe
utile che lei descrivesse in modo dettagliato ed il più ampio
possibile la sua storia, i suoi vissuti,la sua situazione familiare,
il suo stile di vita, il mondo della scuola, amicizie ed affetti, in
una parola tutto ciò che la circonda, in modo da poter impostare un
lavoro terapeutico mirato.
Restiamo in attesa di una sua decisione e
ci auguriamo che possa trovare nella nostra organizzazione l'aiuto che
cerca.
Coraggio, la vita va anche morsicata,
anche il primo giorno di scuola!!
XXXXXXXXX
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