Università degli studi di
Macerata - Anno accademico 1999-2000 - Tesine
L’IPERFILM
di
Luigi Maria Perotti
Questo ricerca contiene un’indagine sulla reale
fattibilità di un cortometraggio visibile secondo le peculiarità
tecniche della rete.
La possibilità di plasmare una sceneggiatura sul
diagramma di un ipertesto, apre nuove possibilità a livello
narrativo, inaccessibili per i supporti audiovisivi non interattivi
come il cinema o la televisione.
Basandosi sulla forza espansiva di ogni
inquadratura, è possibile creare collegamenti virtuali verso nuove
storie, partendo da ciascun elemento che la compone.
In pratica, si parafrasa quello che effettivamente
avviene nella realtà, dove ogni porzione del tutto, assume valore
in base al punto di vista adottato.
La struttura dell’ipertesto può essere
sviluppata per concedere all’utente la facoltà di decidere sugli
eventi della storia.
Per esempio, è possibile ipotizzare due storie
parallele che si sviluppano in base ad una scelta del protagonista.
Nella rete esistono molti esempi di audiovisivi
strutturati in tal modo.
L’iperfilm è qualcosa di diverso.
Se dovessimo trovare delle metafore per descrivere
le due diverse tipologie di utilizzo della struttura ipertestuale in
campo audiovisivo, descriveremmo la prima come un labirinto e la
seconda come un’ auto nel traffico, che compie scelte diverse per
arrivare ad un punto comunque sia predefinito.
Quello che si sta cercando di realizzare non è
una storia, ma una struttura in cui canalizzare infinite storie.
Data per scontata l’impossibiltà di portare a
termine un progetto di cui non si intravedono i limiti, vista l’espansione
esponenziale a cui esso potrebbe essere soggetto, l’intento è
quello di far leva su un mondo sommerso di filmakers già abbastanza
ampio (in continua espansione anche grazie ai progressi della
tecnologia digitale a basso prezzo) a garantire un discreto afflusso
di materiale.
Come è già accaduto per il mondo della musica,
dove il progresso tecnologico ha permesso l’accesso di massa ad un
alto livello qualitativo, generando inflazione ed appiattimento
della produzione, in questo modo si garantirebbe al sistema
audiovisivo, una struttura in grado di dare maggiore visibilità a
chi è in grado di conquistarla.
Presentazione del progetto
La scrittura, anche nelle sue versioni più
complesse, resta legata alla pagina stampata: procede allineando
informazioni, che sottendono un mondo molto più vasto, ma visibile
solo tra le righe; può associare scrittura e immagini fisse,
talvolta qualche breve annotazione vocale.
Gli ipertesti permettono invece di costruire un
testo fatto di scrittura, fotografie, disegni, grafici, ma anche
film, disegni animati, brani musicali, canzoni.
Ma l'aspetto più interessante di un ipertesto e'
che in esso il testo e' concepito dinamicamente come prodotto di
altri testi liberamente associati tra loro dall'utente secondo i
propri bisogni conoscitivi.
Un ipertesto riesce a rappresentare la complessa
operazione mentale di associazione delle informazioni, permettendo
di concentrarsi su particolari sezioni di esse, senza perdere di
vista l'orizzonte concettuale su cui esse si collocano.
Sostituendo sequenze filmiche di stampo narrativo
o prettamente documentaristico ai testi è possibile parafrasare un
diagramma ipertestuale, creando un iperfilm dove ogni traccia
rappresenta lo svolgimento di un diverso aspetto partente dalla
situazione originaria.
Se consideriamo lo sviluppo della rete, collegato
alla crescita del software per la visione delle immagini possiamo
prevedere che in un futuro nemmeno troppo lontano, non esisteranno
più i palinsesti delle televisioni.
A puro titolo dimostrativo, è possibile
ipotizzare una situazione in cui un utente della Tv del futuro, sia
in grado di decidere da solo quello che vuole vedere la sera,
digitando l’indirizzo di un film (per esempio
www.Apocalipsenow.net), senza essere costretto a seguire la
programmazione dei network (o uscire di casa per andare in
videoteca).
Appurato che la rete potrebbe essere un canale di
diffusione di prodotti cinematografici, occorre valutare
accuratamente le potenzialità offerte da questo particolare media.
A mio avviso, i film prodotti per la visione
tramite internet hanno la peculiarità di fornite agli spettatori un
servizio in più, rispetto alle forme diffusione delle pellicole
tradizionali: il superamento della sequenzialità imposta dal
narratore.
In fin dei conti, nostro pensiero non si muove
sequenzialmente, ma si concatena
progressivamente in modo logico (qualche volta!)
quando ragioniamo per
raggiungere qualche scopo, ma anche disordinato
(molto più spesso).
L’iperfilm parafrasa il procedimento mentale con
il quale il nostro cervello si muove quando non è concentrato!
Fine della sequenzialità narrativa e
dittatura del narratore .
Nella visione dell’iperfilm, l'utente può
distaccarsi dalla sequenzialità con cui il regista vuole che le
scene del film vengano viste.
Mi spiego meglio con un esempio:
Due persone si rincorrono per un chissà quale
motivo e incrociano progressivamente i passanti che in quel momento
affollano la strada. Fanno cadere una persona in bicicletta, vedono
una ragazza bellissima che esce dalla macchina per entrare in un
negozio, passano davanti ad un artista di strada che sta suonando il
sax.
Lo spettatore, se si fosse trovato al cinema
sarebbe stato costretto a vedere questa sequenza filmica nell’ordine
in cui questa è stata voluta dall’autore, appassionandosi, molto
probabilmente, al perché dell’inseguimento, ma tralasciando tutti
gli altri elementi visti nella sequenza, perché marginali rispetto
alla direzione della storia.
L’utente che si collega al sito dell’iperfilm,
si trova in una situazione dinamica, perché, se ad un certo punto
ritiene noioso l’inseguimento o la storia legata all’inseguimento,
può cliccare su una di quelle che un tempo si sarebbero chiamate
comparse per catapultarsi nella storia di queste.
Sono stufo dell’inseguimento? Clicco sulla
ragazza bellissima che esce dalla macchina, entrando in un’altra
dimensione narrativa.
Il principio dei cerchi intersecanti
Potremmo descrivere meglio la situazione,
ipotizzando che la vita di ognuno di noi possa essere graficamente
sintetizzata in un cerchio.
Le relazioni interpersonali sono le intersezioni
tra questi cerchi e la creazione di un film sullo stampo di un
supporto ipertestuale, permetterebbe di cambiare “binario”,
visitando un altro cerchio, ogni volta che si vuole.
Ogni argomento è collegato ad altri, che a sua
volta perrmette di raggiungerne altri. Lo stesso discorso vale per
le persone.
Io ho la mia vita, conosco varie persone con le
quali interagisco, mi incontro con lei che hai la sua vita ed
interagisce con altre persone. Io posso venire in contatto lei, ma
continueremo ugualmente a sviluppare esponenzialmente le nostre
interazioni creando milioni di storie.
Questa non è una storia
Questa non è una storia, ma il prototitpo di un
mezzo narrativo da definire.
Assomiglia più ad una dimensione di partenza. Non
sappiamo cosa abbiamo di fronte, ma ne intuiamo le potenzialità,
sperimentiamo tutte le idee possibili in merito, senza escludere le
altre.
Il primo corto, realizzato è una sorta di
istruzioni per l'uso con bivi già sviluppati
-come flashback
-come sogni
-nella realtà
- bivi aperti con le indicazioni per gli utenti
- contributi spuri senza fini narrativi per chi
vuole partecipare senza impegnarsi troppo
E' importante far capire come ci si può muovere
(attenzione, non come ci si deve muovere), dando un assaggio delle
possibili variazioni del nostro prodotto ai visitatori un po'
distratti. Si sperimentano i mezzi narrativi, per capire che non
esiste cronologia e dimensioni spaziale.
Quello che nascerà non potrà essere definito
storia, ma il prototipo di un mezzo narrativo da definire.
Assomiglia più ad una dimensione di partenza.
Non sappiamo cosa abbiamo di fronte, ma ne
intuiamo le potenzialità, sperimentiamo
tutte le idee possibili in merito, senza escludere
le altre.
Sceneggiatura del prototipo
SEQUENZA INIZIALE
(dal nero) - (effetto tv che si
accende)
Una persona di spalle sta guardando la tv. Mangia
pop corn. Un carrello porta l'inquadratura dentro il televisore.
V.F.C.
" Quante volte vi è capitato di fare le
stesse cose? Mangiare popcorn e salatini, bere birra godersi la Tv
spaparazzati sul divano è il vostro sport preferito? Allora potete
solo invidiare il nostro amico Baco!
Perché? Perché ancora nessuno è riuscito a
vedere la televisione come sta facendo lui adesso. Quella che sta
guardando, non è una normale Tv ma è una Web TV.
Chi ce l'ha può scegliere qual è il suo film,
fare in modo che quello che compare sul proprio schermo sia
completamente diverso da quello visto da tutti gli altri.
Potrà immedesimarsi in un personaggio e vedere il
mondo attraverso i suoi occhi, cambiando prospettiva ogni volta che
ne avrà voglia".
Si entra nella TV con un movimento
di macchina.
(2)
Due si rincorrono su di una strada (prima si erano
intravisti dentro la TV).
Dopo alcune scene, l'inseguitore urla "al
ladro"
V.F.C.
"Vi state chiedendo perché la sta
inseguendo? Se vi siete persi l'inizio della storia e odiate vedere
questa genere di situazioni, da questo momento in poi sarete liberi
di modificare a piacimento le coordinate temporali"
(LINK 1)
Flash back la ragazza è
importunata e reagisce sferrando una ginocchiata sulle palle. Lui si
china, lei prende la macchina fotografica e scappa.
Durante l'inseguento.
(LINK 2)
V.F.C.
"Ah, dimenticavo, d'ora in poi sarete voi a
scegliere il punto di vista dal quale assistere alle scene. Volete
vedere la ragazza mentre fugge, dalla prosepttiva del suo
inseguitore? Ok si può fare!
Passano davanti ad una signora con il cane.
"Vi piacerebbe vedere il mondo attraverso gli
occhi di ToBY? Non c'è problema."
(LINK 3)
La scena si ferma e si suggerisce il punto di
vista del cane.
Si imbattono contro una ragazza che sta andando
dalla parte opposta. La scena continua su quei due che continuano a
correre.
"Ma se siete stufi della solita road movie,
adesso non c'è più problema.
La tv del futuro la vedremo secondo le regole
della rete.
Saremo liberi dalla schiavitù della trama.
Chi vorrà potrà interagire con lo schermo,
scegliendo cosa vedere e quando vederlo, come se stesse visitando un
sito internet.
Non ne siete convinti?
Vi andrebbe di seguire la rossa?
Ok, ora si può fare.
Particolare sedere di Denise che cammina. Incrocio
con Paolo e Manu.
Denise che continua la passeggiata.
Link BLOCCO
A
(da realizzare)
(LINK 4)
La ragazza continua la sua passeggiata e la
fermano per un’intervista televisiva.
La domanda è “a cosa pensa quando fa
l'amore?”.
La sua immagine passa su una tv.
Sono a vederla quattro persone che la conoscono e
commentano le sue affermazioni scherzosamente. Sul divano davanti
alla TV sono seduti un ragazzo ed una ragazza.
V.F.C.
Potete scegliere in tempo reale la storia, il
personaggio, il punto di vista attraverso il quale avete voglia di
vedere il vostro iperfilm. Quando queste persone usciranno dalla
stanza, ognuna di loro vivrà la propria esistenza indipendentemente
da tutti gli altri. Massimo dovrà correre in università perché ha
un appuntamento con Consuelo, Marta andrà in ospedale per il turno
di infermiera, Giovanni forse si metterà a studiare, sempre che
Giada non decida finalmente di dichiarare il suo amore.
(LINK 5)
Si entra nel pensiero di lei che sta immaginando
di fare l'amore (non si vedono i corpi bene, ma di quinta si
percepiscono i movimenti e i rumori del sesso).
Il telecomando finisce sotto i corpi. Mentre si
muovono accendono la TV. (link 6)
Si torna nella realtà i due sono seduti sul
divano, e lei gli da uno schiaffone perché lui l'ha sfiorata.
La storia finisce. Fermo immagine sullo schiaffo
(LINK 6)
Dentro la TV le immagini si alternano velocemente
seguendo il ritmo dell'ansimare della donna. Si vedono le immagini
varie scelte a caso dalla TV.
(BLOCCO A)
La ragazza che cammina entra in un bar.
Uno UBRIACO sorseggia Rum al
bancone.
Nel locale entrano Sara e Nico per
una rapina.
Nico tiene in scacco il
locale, mentre Sara preleva il contante dalla cassa e dalle
tasche dei presenti, privando uno dei presenti (XX) di un
sacchetto di pelle.
Questo dice che il suo oggetto non è prezioso,
lei se ne infischia.
Teo esce dalla porta del bagno.
NICO si distrae,
volta la pistola e l’ubriaco gli salta addosso disarmandolo.
Sara fugge, inseguita da
Teo.
LINK
(A1) Tv
Sullo schermo facciamo vedere delle immagini di
qualcosa di già girato
(A2) UBRIACO
L’uomo guarda la scena dal suo bicchiere (e vede
alcune scene della rapina tutte mosse).
Nico si distrae e lui gli salta addosso. Nella
foga prende una botta.
(A3) NICO DISARMATO
Nico rimane nel locale dopo la fuga. Gli avventori
lo rinchiudono in bagno. Ritorna Teo, fa finta di essere un
poliziotto e lo prende in consegna.
Sullo sfondo, l’ubriaco, circondato da un paio
di persone esce dal bar addormenta vicino agli amanti.
(A3.1) UBRIACO A CASA
L’ubriaco torna a casa, dove trova la moglie con
un altro, ma è troppo ubriaco per accorgersene.
(A3.2) TEO MINACCIA NICO 40 secondi
Lo porta in angolo e minacciandolo con una pistola
lo costringe a fare una telefonata a Sara.
Gli dice di andare nel luogo dell’appuntamento,
e di portare la refurtiva.
(LINK BLOCCO D)
(A4) TEO 40
secondi
Teo entra nel bar. (XX)
gli fa un cenno. Teo annuisce e si avvicina. Va in bagno e nasconde
i soldi nello sciacquone
(BLOCCO B)
Passano davanti ad una finestra, all’interno
della quale, PERRY sta suonando il sax.
Teo è sul punto di bloccarla, ma lei riesce a
sfuggirgli, sebbene perda la busta con il DENARO che,
finisce in strada.
Teo si infischia del denaro e continua ad
inseguirla, ma la perde ugualmente di vista.
LINK
(B1) PERRY
Il musicista suona il sax nel suo studio.
(B2) BIVIO APERTO
Spiegazioni per coloro che vogliono entrare nella
nostra storia.
(BLOCCO C)
Sara ha seminato l’inseguitore.
Dopo una rapina fallimentare, si ritrova senza una lira e con vari
oggetti da piazzare.
Si va a nascondere a casa di un amico LEO,
un pittore un po’ strano e molto losco.
Arriva una telefonata al cellulare di lei.
E’ Nico che dice di essere riuscito a
scappare e le da un appuntamento.
LINK
(C1) LEO
La mattina, mentre lui è ancora al letto, Sara
esce per andare all’appuntamento. Suona il campanello e Leo gli
raccomanda di non lasciare la refurtiva a casa sua che può
rappresentare un pericolo.
Arriva una modella che deve posare per un
quadro, Leo si alza, la saluta ed entrano insieme in una stanza.
(C2) SARA
Sara si maschera per uscire di casa e va in strada
con una borsetta.
(BLOCCO D)
Sara, senza borsetta,
arriva nel luogo dove era stato prefissato l’appuntamento.
Entra. Vede Nico e si abbracciano e
cominciano a parlarsi.
Nico gli chiede dell’oggetto,
lei dice di non essere riuscita a capire che cosa sia.
Gli chiede perché non lo ha portato, visto che
glielo aveva chiesto al telefono.
Lei gli spiega che se ne è disfatta. Nico
è nervoso.
Dice che quell’oggetto era molto importante. Sara
dice che è in grado di recuperarlo.
Di quinta, è nascosto Teo con una pistola. Sta
per intervenire ma fa cenno a Nico di continuare. Nico dice a
Sara che è il caso di trovare quell’oggetto, prima
possibile.
(D1) Sara seleziona gli
oggetti, li mette nella borsetta, tra cui anche il sacchetto di
pelle ed esce. Entra in un locale ed esce senza borsetta, ma con una
busta di plastica. Si vede un cassonetto dell’immondizia. (LINK
APERTO)
(BLOCCO E)
Nico e Sara arrivano al
cassonetto.
Questo è vuoto.
Arriva Teo arrabiatissimo e guarda nel
cassonetto.
Li guarda, gli punta la pistola, ma se ne va
sconsolato, lasciandoli molto impauriti.
FINE
BLOCCO
INIZIALE
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