Il pomeriggio del lunedì di Pasqua, 10 aprile, in una trattoria sita nei pressi di Cinecittà, nasceva un alterco tra taluni affiliati alla banda del "gobbo" e soldati tedeschi: tre di questi ultimi erano freddati a bruciapelo. In seguito al nuovo incidente il comando
germanico inviava al Quadraro un forte contingente di truppe che sfogava la sua ira sulla
popolazione del Quartiere, razziando tutti gli uomini validi non salvatisi con la fuga.
È questo il più imponente dei rastrellamenti avvenuti a Roma: almeno 800 persone furono inviate a Terni al servizio del lavoro e, di lì, nei campi di concentramento in Germania.
Il popoloso quartiere era ritenuto il rifugio di tutti gli
elementi contrari, degli informatori, dei partigiani: secondo i tedeschi, quando qualcuno
non riusciva a trovar rifugio o accoglienza nei conventi o in Vaticano, si infilava al
Quadraro e spariva. |