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OPERAZIONE BALENA
(UNTERNEHMEN WALFISCH)
di Carla Guidi


COMUNICATO STAMPA

E’ appena uscito un libro con questo titolo, per le Edizioni Associate, con il Patrocinio del VI e X Municipio, scritto dalla giornalista Carla Guidi sulla testimonianza del sig Sisto Quaranta, deportato civile durante l’ultimo conflitto mondiale. Si parla qui di un grave episodio ad opera dei nazisti, avvenuto il 17 aprile del 1944, noto come il rastrellamento del Quadraro, nel quale vennero catturati (portati via dal quartiere romano verso destinazione sconosciuta) ben 947 maschi tra i 16 ed i 55 anni. Si ricorda anche don Gioacchino Rey, Parroco della chiesa S.Maria del Buon Consiglio, che a rischio della propria vita (che offrì in cambio dei prigionieri senza risultato, subendo per questo percosse e maltrattamenti) riuscì comunque a salvare il quartiere dalla distruzione totale e tenne un elenco dettagliato dei deportati.

Essendo il quartiere noto come covo di partigiani, ricettacolo di renitenti alla leva, sabotatori ed oppositori al regime, il progetto iniziale era la loro eliminazione nel campo di concentramento di Fossoli, piano convertito successivamente con la deportazione in Germania. I prigionieri, trasformati in “lavoratori volontari”, furono ricordati successivamente come “gli schiavi di Hitler. Le condizioni di vita erano infatti ai limiti della sopravvivenza e le possibilità di ritorno inesistenti.

Nei campi di concentramento di Fossoli, e poi in quello di lavoro di Duderstadt, il sig Quaranta rimase prigioniero e divenne lavoratore forzato in condizioni di pura sopravvivenza, sopportando umiliazioni e rischi giornalieri, infine il libro descrive la liberazione, l’euforia della libertà riconquistata ed il rientro a Roma.

L’opera non si limita all’episodio detto, inserito nel contesto storico, ma descrive la vita del quartiere alle sue origini e nei primi anni del fascismo, dà uno spaccato di quella Roma popolare, con alcune note sulle zone archeologiche e sui vissuti di chi ne viveva a contatto, descrive anche la nascita degli studi di Cinecittà e la partecipazione corale, compreso lo stesso protagonista narrante, al grande evento. L’opera vuole approfondire l’argomento e suscitare l’interesse intorno a questo episodio, non ricordato abbastanza nei testi scolastici e forse ignorato o forse dimenticato da molti romani che vivono ancora la città, e le sue radici storiche, con un distacco estraniante od inconsapevole superficialità.

Vuole soprattutto dare spazio al desiderio del sig. Quaranta di continuare a diffondere la sua testimonianza, per far conoscere alle giovani generazioni il valore della riflessione storica per un progetto di pace mondiale.

Carla Guidi
l'autrice.

 

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