Numero 62 27 febbraio 2002 |
Consiglio a chi legge abitualmente il Mercante in Rete di tener docchio la segnalazione delle novità per verificare se cè qualcosaltro che possa trovare interessante.
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1. Editoriale: Il mondo cambia ma solo in parte |
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Questo numero del mercante in rete è
dedicato a dati e statistiche (con un breve riassunto delle analisi
che si trovano nella sezione dati).
Come sempre, le fonti sono discutibili, nessuna statistica
è mai precisa, nessun numero può essere preso
alla lettera. Tuttavia dopo parecchi anni di
controlli e verifiche è abbastanza chiaro che ci sono
tendenze significative e che vale la pena di analizzarle.
Linternet continua a crescere. Senza alcuna tendenza
esponenziale, con variazioni e oscillazioni, ma
con un andamento, anno dopo anno, che conferma uno sviluppo
solido e duraturo. Molte cose potranno cambiare, ma
cè unevoluzione in atto con tendenze definibili e
riconoscibili da almeno ventanni.
Il mondo si può dividere, grosso modo, in tre parti.
La prima è quella in cui linternet ha radici da
molti anni e continua a crescere. In questarea (che
comprende lEuropa) ci sono stati notevoli cambiamenti e ce
ne saranno altri, in parte imprevedibili, nei prossimi anni.
Le differenze e le evoluzioni sono interessanti, ma avvengono
in un ambiente in cui la rete non si può più
considerare un fenomeno nuovo. Cè un
patrimonio ormai consolidato di esperienze, di relazioni, di
comunità, di rapporti umani che sopravvive e cresce
anche indipendentemente da ogni cambiamento delle situazioni
culturali, sociali ed economiche (e anche, ovviamente, da
ogni evoluzione delle tecnologie).
La seconda è quella in via di
sviluppo. Cioè riguarda quei paesi (o quelle
parti della società allinterno di ciascun paese) dove
fino a poco tempo fa linternet era quasi sconosciuta, o
riservata a piccole minoranze. In alcune di queste situazioni
cè una crescita molto veloce. Per esempio in alcune
parti dellAmerica latina, e in alcuni paesi asiatici, la
situazione si sta rapidamente spostando verso livelli che non
sono paragonabili a quelli nordamericani ma si
avvicinano a quelli europei.
La terza, che purtroppo rappresenta tre quarti
dellumanità, è ancora quasi completamente
esclusa e si notano scarsi segni di evoluzione. Ci sono
ostacoli molto forti, di quattro tipi.
Ci sono blocchi e restrizioni politiche: non sono poche
le situazioni in cui ogni forma di informazione è
sottoposta a controllo e censura e luso dellinternet
è sostanzialmente proibito o sottoposto a restrizioni
così severe da renderlo praticamente impossibile a
gran parte della popolazione.
Ci sono freni culturali, non per le difficoltà
tecniche (che sono superabili) ma per la mancanza di apertura
allo scambio e allesperienza della diversità.
Ci sono, ovviamente, problemi economici: chi è in
uno stato di estrema povertà non si può
permettere il costo della connessione (molti non hanno neppure
un telefono) e delle apparecchiature tecniche necessarie.
Un fatto grave è che proprio in quelle situazioni
spesso i costi sono più alti di quelli nei paesi
più ricchi.
E infine ci sono problemi tecnici. Non perché
collegarsi alla rete sia difficile, ma perché
levoluzione delle tecnologie, pensata per un pubblico
ricco e spendaccione disposto a sprecare soldi e
tempo per risorse inutili e false innovazioni, sono
profondamente inadatte a chi ha bisogno di soluzioni
semplici, solide, affidabili e durevoli nel tempo.
Naturalmente le tecnologie su cui si basa linternet
sono aperte, trasparenti, affidabili e
sostanzialmente invariate da trentanni.
Ma a sopra quelle solde fondamenta si è
accumulata una stratificazione di ammenicoli di varia
specie che va contro ogni esigenza di buon senso,
praticità, funzionalità e usabilità.
Se questo è un problema per noi, che viviamo nella
parte del mondo con maggiore disponibilità di denaro e
più facile accesso alle risorse, è una barriera
insormontabile per chi si trova in situazioni disagiate. Fra
tanti problemi che affliggono la parte più povera del
mondo questo può sembrare secondario, ma non lo è. Informazione, comunicazione e dialogo sono strumenti essenziali
per ogni sviluppo e miglioramento della condizione umana.
Per quanto riguarda lItalia, si conferma
ciò che avevamo già osservato negli ultimi due
anni. Non siamo mai stati esclusi dalla rete
(cerano presenze significative, anche se piccole, in Italia
fin dalle origini) ma la situazione di debolezza
relativa in cui ci trovavamo rispetto ai paesi
più avanzati (e anche alla media europea) è
cambiata e continua a cambiare. Ormai siamo al livello di
attività online di paesi che tre o quattro anni fa
sembravano irraggiungibili. Molto rimane ancora da fare
soprattutto per quanto riguarda la qualità dei
contenuti e dei servizi. Ma questo è un problema che
condividiamo con tutti i paesi in cui, come da noi, la rete
è diventata parte integrante del contesto
culturale e sociale.
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2. Nuovi dati internazionali |
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Come già detto, dal novembre 2000 gli
aggiornamenti sulla situazione dellinternet in Italia, in
Europa e nel mondo non si trovano in questa rubrica ma nella
sezione dati. Riassumo qui solo
alcune delle indicazioni che emergono dai più recenti
dati internazionali.
Il fatto che due aggiornamenti
semestrali si trovino i due numeri
successivi di questa rubrica è dovuto a una curiosa
irregolarità nella diffusione delle statistiche
internazionali. Mentre la survey per la prima
metà del 2001 è stata pubblicata, con molto
rìtardo, alla fine di novembre, quella per il secondo
semestre si è resa disponibile più
tempestivamente il 16 febbraio 2002.
Alla fine del 2001 cerano 147 milioni di host
internet nel mondo. Ora è probabile che siano più
di 150 milioni. Questa è levoluzione dalla fine del
1994 al dicembre 2001.
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Numero di host |
crescita annuale |
1994 |
5.846.000 |
+ 119 % |
1995 |
12.881.000 |
+ 120 % |
1996 |
21.819.000 |
+ 52 % |
1997 |
29.670.000 |
+ 36 % |
1998 |
43.230.000 |
+ 46 % |
1999 |
72.398.000 |
+ 67 % |
2000 |
109.574.000 |
+ 51 % |
2001 |
147.345.000 |
+ 35 % |
La velocità di crescita ha un andamento irregolare.
Lo sviluppo dellinternet non è un fenomeno coerente
e omogeneo, ma la combinazione di molti fattori diversi.
La tabella che segue analizza i dati per i 22 paesi (su 240) con più di 500.000 host internet.
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Numero di host dicembre 2001 |
Crescita % in un anno |
% su totale |
Per 1000 abitanti |
Stati Uniti |
95.385.573 |
+ 29,5 |
64,7 |
342,6 |
Giappone |
7.188.333 |
+ 54,9 |
4,2 |
56,7 |
Canada |
2.890.273 |
+ 22,3 |
2,0 |
92,9 |
Germania |
2.681.325 |
+ 23,9 |
1,9 |
32,6 |
Olanda |
2.632.803 |
+ 62,2 |
1,8 |
166,6 |
Gran Bretagna |
2.462.936 |
+ 7,5 |
1,7 |
41,9 |
Australia |
2.288.584 |
+ 41,6 |
1,6 |
123,1 |
Italia |
2.284.457 |
+ 40,1 |
1,6 |
39,9 |
Taiwan |
1.712.539 |
+ 56,3 |
1,2 |
78,2 |
Francia |
1.670.649 |
+ 21,5 |
1,1 |
28,3 |
Brasile |
1.644.575 |
+ 87,8 |
1.1 |
9,7 |
Spagna |
1.497.450 |
+ 125,7 |
1,0 |
37,8 |
Svezia |
1.141.093 |
+ 49,4 |
0,8 |
128,2 |
Finlandia |
944.670 |
+ 22,4 |
0,6 |
181,7 |
Messico |
918.288 |
+ 64,2 |
0,6 |
9,3 |
Russia |
800.277 |
+ 145,1 |
0,5 |
5,5 |
Danimarca |
707.141 |
+ 62,4 |
0,5 |
133,4 |
Belgio |
668.508 |
+ 60,3 |
0,5 |
65,5 |
Austria |
657.173 |
+ 30,4 |
0,4 |
80,1 |
Polonia |
654.198 |
+ 75,9 |
0,4 |
16,9 |
Norvegia |
629.669 |
+ 19,9 |
0,4 |
139,9 |
Svizzera |
613.918 |
+ 33,0 |
0,4 |
83,0 |
Totale |
147.344.723 |
+ 34,5 |
|
9,0 * |
* Lindice di densità mondiale è calcolato escludendo gli Stati Uniti.
Questo grafico rappresenta la situazione, alla fine del 2001, per i
13 paesi con più di un milione di host internet.
host internet in 13 paesi
paesi nel mondo con più
di un milione di host
Se per una migliore leggibilità togliamo dal
grafico gli Stati Uniti, questa è la situazione per
gli altri 21 paesi con più di 500.000 host.
Host internet in 21 paesi
paesi nel mondo con più di 500.000 host (Stati Uniti esclusi)
Le velocità di crescita sono molto diverse, come
vediamo in questo confronto fra 11 paesi con più di
un milione di host internet (eclusi Stati Uniti
e Giappone per una migliore leggibilità del grafico)
Host internet
Numeri in migliaia
La parte rossa delle barre rappresenta la crescita in due anni (dal 1999 al 2001)
Le differenze sono ancora più evidenti nel prossimo
grafico, dove le fasi di sviluppo sono indicate come percentuali
del totale.
Host internet
Percentuali
Per quanto riguarda la densità (host per 1000
abitanti) questo è un aggiornamento del grafico per i
22 paesi con più di 500.000 host internet.
Host internet per 1000 abitanti in 22 paesi
La situazione della densità assume una particolare
evidenza se si rappresenta come mappamondo.
Host internet per 1000 abitanti
Il cambiamento più vistoso, rispetto ai periodi
precedenti, è il passaggio della federazione russa
dallarea grigia a quella gialla
(anche se, ovviamente, la crescita dellinternet è prevalentemente concentrata nella Russia europea).
Questa è la situazione, in relazione al reddito, per
i 22 paesi con più di 500.000 host internet.
Host internet in relazione al reddito (PIL) in 22 paesi
Analisi più dettagliate, e commenti sulle evoluzioni,
si trovano nel già citato documento online sui
dati internazionali.
Unaltra analisi disponibile in questo sito
riguarda la crescente presenza nellinternet di
due comunità culturali
(spagnola e cinese). In quel quadro cè anche
unapprossimata valutazione delle nove principali
lingue attive nella rete.
Lingue
più diffuse nellinternet
È ovvio il predominio dellinglese, ma altre
otto lingue hanno una presenza rilevante nellinternet.
Se si considera il fatto che il giapponese non è molto
conosciuto o usato fuori dal Giappone, e che le velocità
di crescita sono diverse, risulta evidente che lo spagnolo
tende ad affermarsi come la seconda lingua internazionale.
Larea di cultura cinese potrebbe già oggi essere
pari o superiore al Giappone se non ci fossero pesanti
restrizioni sulluso dellinternet in Cina.
Qualche ulteriore segnale di evoluzione potrà
forse essere colto nei prossimi mesi, ma una nuova
analisi complessiva del quadro internazionale non sarà
possibile prima del luglio o agosto 2002.
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3. Nuovi dati europei |
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Anche per lEuropa unanalisi più completa
si trova nella sezione dati.
Qui sono riassunte solo alcune delle informazioni disponibili.
La situazione è riferita alla fine del 2001 perché
dalle statistiche europee del gennaio 2002 (pubblicate il 25
febbraio) non risultano novità rilevanti.
Alla fine del 2001 cerano 22 milioni di host
internet in Europa circa il 15 per cento del totale
mondiale. Con questo andamento di crescita dal 1990 al 2001.
1990 29.200
1991 129.700
1992 284.400
1993 553.400
1994 1.029.300
1995 2.206.400
1996 3.674.300
1997 5.790.000
1998 7.872.000
1999 10.268.000
2000 15.804.000
2001 22.332.000
Questa è la situazione, alla fine del 2001, per i
19 paesi europei con più di 100.000 host internet.
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Numero di host dicembre 2001 |
Variazione % in un anno |
% su Europa |
Per 1000 abitanti |
Germania |
2.681.325 |
+ 23,9 |
12,0 |
32,6 |
Olanda |
2.632.803 |
+ 62,2 |
11,8 |
166,6 |
Gran Bretagna |
2.462.936 |
+ 5,9 |
11,0 |
41,9 |
Italia |
2.284.457 |
+ 40,1 |
10,2 |
39,9 |
Francia |
1.670.694 |
+ 21,5 |
7,5 |
28,3 |
Spagna |
1.497.450 |
+ 125,7 |
6,7 |
37,8 |
Svezia |
1.141.093 |
+ 49,4 |
5,1 |
128,2 |
Finlandia |
944.670 |
+ 22,4 |
4,2 |
181,7 |
Russia |
800.277 |
+ 139,3 |
3,6 |
5,5 |
Danimarca |
707.141 |
+ 62,4 |
3,2 |
133,4 |
Belgio |
668.508 |
+ 41,8 |
3,0 |
65,5 |
Austria |
657.173 |
+ 30,4 |
2,9 |
80,1 |
Polonia |
654.198 |
+ 75,9 |
2,5 |
16,9 |
Norvegia |
629.669 |
+ 19,9 |
2,8 |
139,9 |
Svizzera |
613.918 |
+ 33,0 |
2,8 |
83,0 |
Portogallo |
263.821 |
+ 48,4 |
1,2 |
26,7 |
Repubblica Ceca |
215.525 |
+ 33,6 |
1,0 |
21,1 |
Grecia |
182.812 |
+ 23,0 |
0,8 |
17,3 |
Irlanda |
128.092 |
+ 15,2 |
0,6 |
34,6 |
Unione Europea |
17.936.518 |
+ 40,5 |
80,3 |
49,0 |
Europa |
22.332.000 |
+ 41,3 |
|
31,8 |
Questo grafico riassume la situazione nei 15 paesi europei
con più di 500.000 host internet.
15 paesi europei
Le velocità di crescita sono molto diverse, come
vediamo nel prossimo grafico
Host internet in 15 paesi europei
Numeri in migliaia
La parte rossa delle barre rappresenta la crescita in due anni (dal 1999 al 2001)
Per quanto riguarda la densità (host per 1000
abitanti) questo è un aggiornamento del grafico per
gli stessi 15 paesi.
Host internet per 1000 abitanti in 15 paesi europei
La situazione della densità assume una particolare
evidenza se si rappresenta come carta geografica.
Host internet per 1000 abitanti
Questa è la situazione, in relazione al reddito,
per gli stessi paesi dei grafici precedenti.
Host internet in rapporto al reddito (PIL) in 15 paesi europei
Nuove statistiche europee sono disponibili ogni mese,
ma non sempre ci sono variazioni sufficientemente rilevanti
per poter giustificare una nuova analisi. Ci saranno
aggiornamenti della situazione in Europa quando i dati
segnaleranno evluzioni significative.
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4. Nuovi dati italiani |
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Informazioni riguardanti lItalia si trovano in vari
documenti nella sezione dati.
Nel documento sui dati internazionali
ci sono i confronti fra lItalia e il resto del mondo.
In quello europeo maggiori
dettagli sullattività un rete dei paesi europei
e in particolare dellItalia. Nella sezione
italiana, invece, ci sono
analisi di tipo diverso che riguardano la caratteristiche
e il comportamento delle persone che si collegano allinternet.
Inoltrre unanalisi di uno studio del
Censis inquadra luso
della rete nel sistema di risorse di comunicazione e di
informazione delle famiglie italiane.
Qui sono riassunte solo alcune delle notizie più
rilevanti che derivano da quelle analisi.
Come abbiamo visto nellanalisi internazionale e in quella
europea, la situazione dellItalia è cambiata
negli ultimi due anni. Questo grafico riguarda la crescita
del hostcount in Italia rispetto alla media mondiale.
Host internet 1995-2001 fine 1994 = 100 Dati semestrali
Unevoluzione analoga si nota in questa progressione della
presenza italiana in rete come percentuale del totale europeo
negli ultimi dieci anni.
Host internet in Italia come % dellEuropa 1992-2001 Dati semestrali
Se osserviamo, invece, il numero di persone che dicono
di collegarsi allinternet in Italia, vediamo questo
andamento dal 1997 al 2001.
Utenti internet in Italia 1997-2001 Numeri in migliaia
Si conferma, dopo una fase di crescita veloce, un
rallentamento nel 2001. Si tratta, come si era
già osservato,
di un fenomeno culturale, non tecnico né economico.
Un assestamento che poteva essere prevedibile, cui
probabilmente seguirà una nuova fase di sviluppo di
cui è difficile prevedere lintensità e
levoluzione nel tempo.
Continua la tendenza, già evidente da due o tre anni,
verso un maggiore equilibrio per categorie sociali, culturali
ed economiche. Questi sono due, per esempio, dei 16 grafici
disponibili nella già citata
sezione dati.
Utenti internet per livello scolastico Percentuali
Utenti internet per livello di reddito Percentuali
Ci sono ancora differenze, ma molto meno accentuate che
in passato. Luso dellinternet si sta sempre più
estendendo, anche in Italia, a categorie medie di
cultura e di condizione economica. Sono in diminuzione anche le
differenze per attività di lavoro, zona geografica, eccetera.
La presenza di donne online è notevolmente aumentata e
la tendenza è verso la parità.
Sarà opportuno continuare a seguire le tendenze
nei prossimi mesi, ma è improbabile che una nuova
sintesi significativa sulluso dellinternet
in Italia si possa avere prima dellaprile 2002
e comunque levoluzione dei comportamenti
si valuta meglio su periodi relativamente lunghi.
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