Alcuni confronti internazionali
(Unione
Europea)
Analisi
arretrate 2000-2003
Questo è un allegato ai dati Unione Europea che contiene alcune analisi riguardanti periodi precededenti (2000-2003) per i 15 paesi che facevano già parte dellUnione |
Queste sono le analisi che erano state pubblicate in precedenti versioni del documento Unione Europea. Sono basate su dati meno recenti fra il 2000 e il 2003. Può essere utile conservare queste vecchie informazioni come elemento di confronto e anche perché le situazioni non cambiano radicalmente in pochi anni.
Un rapporto pubblicato dalla Commissione Europea il 2 febbraio 2005, con dati riferiti al 2003, offriva per la prima volta un quadro esteso a tutti i 25 paesi che ora fanno parte dellUnione Europea più tre candidati a una futura adesione.
Utenti internet in 28 paesi
Percentuali sulla popolazione
Con tutti i dubbi che è necessario avere per questo genere di dati, possiamo almeno sperare che i criteri di rilevazione nei diversi paesi siano relativamente omogenei. Si rileva che la media nellUnione estesa è poco inferiore a quella nellEuropa "a quindici". Alcuni nuovi membri hanno una diffusione dellinternet superiore a quella di paesi che appartengono da molto più tempo allUnione Europea. La posizione dellItalia (migliore di quella rilevata in precedenti statistiche Eurostat) sembra vicina alla media.
Se da questi dati ricaviamo una stima del numero totale di persone online in ciascun paese, questa è la situazione in cifra assoluta
Utenti internet nellUnione Europea
Come risulta anche da dati precedenti e da altre fonti, lItalia è al terzo posto in Europa. Si nota una presenza rilevante della Polonia e di altri paesi entrati recentemente nellUnione Europea. Ma anche con lestensione a dieci nuovi membri metà del totale è in tre paesi e più di tre quarti nei primi sette.
Nello stesso rapporto cè unanalisi (solo per la situazione complessiva nei 15 paesi dellUnione prima dellallargamento) delle differenze fra uomini e donne e per fasce di età.
Utenti internet nellUnione Europea
Percentuali sulla popolazione
La parte rossa delle barre indica la crescita in due anni dal 2001 al 2003
In un quadro generale di forte crescita (+ 27 % in due anni) la presenza femminile continua ad aumentare (+ 38 %) e, come abbiamo visto allinizio, dati più recenti idicano una situazione più equilibrata fra uomini e donne. Per quanto riguarda letà, sono più dinamiche le fasce fra i 25 e i 54 anni, mentre rimane relativamente debole la diffusione dellinternet fra le persone dai 55 anni in su.
I dati più aggiornati, prima del rapporto diffuso nel febbraio 2005, erano quelli del 2003 pubblicati da Eurostat il 15 aprile 2004. Erano stranamente lacunosi (non si capisce perché mancassero tre paesi, Belgio, Francia e Olanda) e suscitavano alcune perplessità ma offrivano alcune analisi interessanti. Questa, per cominciare, è una sintesi della situazione per quanto riguarda il numero di persone che si collegano allinternet in 12 paesi dellUnione Europea più gli Stati Uniti e la Norvegia.
Utenti internet in 14 paesi nel 2003
Percentuali sulla popolazioneCi sono alcune anomalie ripetto ad altre fonti e anche in confronto a dati precedenti di Eurostat . In paricolare appare sottovaluata la crescita dellItalia nel 2002-2003 (vedi dati italiani).
Nel prossimo grafico vediamo gli stessi dati analizzati separatamente per uomini e donne.
Uomini e donne online in 14 paesi nel 2003
Percentuali sulla popolazione
La presenza femminile continua a crescere in tutti i paesi e, come abbiamo visto in dati più recenti, in alcuni si è raggiunta la parità. Benché lItalia sia meno evoluta rispetto al quadro europeo, anche nel nostro paese la presenza di donne online sta aumentando, come risulta dai dati italiani.
Un altro confronto riguarda le differenze in base al livello scolastico.
Utenti internet per livello scolastico
in 14 paesi nel 2003
Percentuali sulla popolazione
In tutti i paesi, come è ovvio, luso dellinternet è più diffuso fra le persone con un livello educativo più elevato. Ma in quasi tutti (compresa lItalia) è aumentata la diffusione nei livelli medi. Sembra che solo negli Stati Uniti si sia arrivati a un uso esteso dalla rete anche nei livelli bassi di formazione scolastica.
Eurostat offre anche unaltra analisi, che riguarda le imprese. In questo grafico vediamo la percentuale (sul totale delle imprese in ciascun paese) di quelle che usano linternet. Sono suddivise per grandezza in base al numero di addetti.
Imprese che usano linternet
in 14 paesi nel 2003
Percentuali sul totale in ciascuna categorianumero di addetti
Fra le imprese grandi e medie (più di 250 persone) la penetrazione è vicina al 100 % in tutti i paesi qui considerati. Fra le piccole (meno di 50 persone) varia dal 96 % della Finlandia al 64 % della Grecia.
La percentuale media nellUnione Europea è 99 per le imprese con oltre 250 persone, 96 fra 50 e 250, 84 fra 10 e 50, 87 per le imprese con meno di 10 addetti. In Italia, per le stesse categorie, gli indici sono 98, 96, 82 e 83.
Praticamente tutte le grandi imprese, in Italia come nel resto dellUnione Europea, usano la rete. Le percentuali sono un po più basse per le piccole e medie imprese, ma in Italia (come nella media dellUnione) siamo oltre l80 %. Anche gli indici di attività online (vedi i dati europei) rilevano una forte crescita in tutta lEuropa e in particolare in Italia.
Ci sono ancora spazi di sviluppo, sia per il numero di piccole e medie imprese che usano la rete, sia per livello di attività online. Ma (come non è mai inutile ripetere) ormai la quanità cè il problema è come riempirla di qualità.
Per lanno 2002 cera una sola statistica riguardante linternet pubblicata da Eurostat il 12 novembre 2003. Si tratta del numero di abitazioni (cioè famiglie) nei paesi dell'Unione Europea che dispongono di un accesso alla rete. Nel grafico vediamo i dati come percentuale sul numero di unità abitative in ciascun paese.
Abitazioni con accesso allinternet
nellUnione Europea nel 2002
Percentuali su totale unità abitative
La parte rossa delle barre rappresenta la crescita in un anno (dal 2001 al 2002)
Sembra anche qui confermata quella scarsa crescita in Italia nel 2002 che risulta dai dati italiani e pare che ci sia una stasi anche in altri paesi, come la Gran Bretagna. Si conferma la continua crescita dellOlanda che anche in base ad altri indici (vedi dati europei) risulta aver raggiunto il livello, tradizionalmente alto, dei paesi scandinavi.
Ma la discutibile attendibilità dei dati Eurostat è resa evidente da un confronto con il prossimo grafico. Si tratta del numero di persone che si collegano allinternet come percentuale della popolazione (i dati più recenti disponibili per tutti i paesi dellUnione, prima del rapporto pubblicato nel 2005, riguardavano il 2001 abbiamo visto allinizio un parziale aggiornamento al 2003). Per confronto sono aggiunti Stati Uniti, Giappone e i due paesi con la più alta densità nel resto dellEuropa lIslanda e la Norvegia.
Utenti internet
nellUnione Europea nel 2001
Percentuali su totale popolazione
La parte rossa delle barre rappresenta la crescita in un anno (dal 2000 al 2001)
Alcuni di questi dati sono poco credibili e in contrasto con tutte le altre informazioni di cui possiamo disporre. Per esempio risulta sottovalutata lOlanda, mentre appaiono esagerati i dati riguardanti il Portogallo. Come si rileva anche da un confronto con i dati precedentemente diffusi da Eurostat e riguardanti il 2000.
Utenti internet
nellUnione Europea nel 2000
Percentuali su totale popolazione
La parte rossa delle barre rappresenta la crescita in un anno (dal 1999 al 2000)
Anche in questo periodo alcune variazioni sembrano molto esagerate
e suscitano legittimi dubbi sui criteri di rilevazione e di confronto
In un altro rapporto pubblicato il 12 novembre i dati Eurostat riguardano le imprese che hanno un collegamento allinternet (come percentuale sul numero totale di imprese).
Imprese con accesso allinternet
nellUnione Europea nel 2002
Percentuali su totale imprese
La parte rossa delle barre rappresenta la crescita in un anno (dal 2001 al 2002)
Anche qui ci sono anomalie poco spiegabili. Non si capisce perché manchino i dati del 2002 per quattro paesi (Belgio, Francia, Olanda e Portogallo). Mancano elementi di confronto con gli Stati Uniti e con altri paesi dellEuropa occidentale. I dati riguardanti la Gran Bretagna sono palesemente sottovalutati mentre, anche in questo caso, per alcuni paesi ci sono tassi di crescita in un anno che appaiono poco plausibili. (Abbiamo visto allinizio alcuni dati un po più analitici, e più recenti, su questo argomento).
Ci sono notevoli differenze fra le statistiche Eurostat e i dati di altre fonti. Come dimostrano, per esempio, questi dati raccolti dallOCSE e diffusi il 15 giugno 2002 nel quadro di uno studio della Fondazione De Benedetti per i 15 paesi dellUnione Europea più Stati Uniti e Giappone.
Utenti internet in 17 paesi nel 2001
Percentuali su totale popolazione
Come sempre... ci sono grosse discordanze fra le diverse fonti per le situazioni di alcuni paesi, ma il quadro generale (anche per quanto riguarda la posizione relativa dellItalia) non è del tutto incoerente.
Nella stessa occasione è stata presentata anche unaltra sertie di dati, in una prospettiva mondiale più ampia. In questo caso si tratta della percentuale di persone che possono disporre di un collegamento allinternet e di quante lo usano.
Penetrazione dellinternet in 17 paesi nel 2001
Percentuali su totale popolazioneLa lunghezza totale delle barre indica la percentuale di persone,
sul totale della popolazione, che hanno un accesso allinternet in casa.
La parte scura rappresenta la percentuale di persone
(rispetto al totale della popolazione)
che hanno usato un accesso alla rete nel novembre 2001.
Anche in questo caso lesattezza e la confontabilità dei dati sono molto discutibili. Ma è interessante rilevare che in tutti i paesi cè una forte differenza fra quante persone possono disporre di un accesso alla rete e quante lo usano.
Per unanalisi di questo fenomeno in Italia vedi il rapporto sui dati italiani.
Per un ulteriore confronto il prossimo grafico mostra le percentuali di persone online in 13 paesi dellUnione Europea, più cinque altri ad alta densità, pubblicati da Nua, unorganizzazione irlandese che per sei anni ha raccolto stime da varie fonti. I dati più recenti sono del 2002.
Utenti internet in 18 paesi nel 2002
Percentuali su totale popolazione
Occorre ribadire la solita riserva sullattendibilità di questi dati, in particolare per la confrontabilità, perché non tutti provengono dalla stessa fonte e sono tutti, come spesso accade, esagerati rispetto a una più ragionevole definizione. Ma il quadro complessivo non è del tutto incoerente. Si conferma anche qui la tradizionale superiorità dei paesi scandinavi (con lIslanda probabilmente al primo posto su scala modiale) e un forte sviluppo dellinternet in Olanda. LItalia appare, da questo punto di vista, ancora arretrata per densità rispetto ai paesi più avanzati (anche se, in cifra assoluta, è al terzo posto in Europa dopo la Gran Bretagna e la Germania).
Per i valori di hostcount vedi le analisi dei dati europei e internazionali.
Ritorniamo alle statistiche pubblicate dallUnione Europea. Nel prossimo grafico, sotto forma di torta, vediamo la situazione in cifra assoluta cioè il numero di persone che si collegano alla rete in ciascun paese. I dati sono quelli diffusi da Eurostat riguardo al 2000 perché le statistiche più recenti, come abbiamo visto, sembrano meno attendibili.
Utenti internet
nellUnione Europea nel 2000Da questo punto di vista lItalia è al terzo posto non solo nellUnione Europea, ma in tutta lEuropa come è confermato anche da altre fonti.
È probabile che, per numero totale di persone che usano linternet, lItalia sia fra i primi cinque o sei paesi su scala mondiale. Una posizione che non aveva alcuni anni fa, quando era più arretrata e che probabilmente non potrà mantenere nel lungo periodo, se e quando la rete avrà una diffusione più ampia in paesi con una popolazione molto numerosa.
Un quadro più recente della situazione in cifre assolute si può ricavare dai dati, citati allinizio, diffusi da Eurostat il 12 novembre 2003 e riguardanti la situazione nel 2002 per numero di abitazioni con connessioni allinternet.
Abitazioni con accesso allinternet
nellUnione Europea nel 2002
In base a questa analisi sembra che nel 2002 la Francia abbia superato (di poco) lItalia. Comunque, anche in base ad altri dati, è ragionevole pensare che (mentre in passato aveva posizioni più arretrate) oggi lItalia si collochi stabilmente al terzo o al quarto posto in Europa per numero totale di persone online o di famiglie che dispongono di un collegamento allinternet.
Per quanto riguarda le imprese, il prossimo grafico è uninterpretazione molto rozza della situazione in cifre assolute. Perché, come abbiamo già visto, i dati Eurostat sono discutibili. Perché il metodo di quantificazione è un poarbitrario. E perché sono stati aggiornati in modo approssimato i dati per i quattro paesi non considerati, per lanno 2002, nel rapporto Eurostat. Tuttavia la percezione complessiva, almeno per i paesi più grandi, corrisponde in modo abbastanza plausibile al significato dei dati diffusi da questa fonte.
Imprese con accesso allinternet
nellUnione Europea nel 2002
In assenza di adeguati aggiornamenti, non è chiaro se la posizione della Francia sia un po inferiore a quella dellItalia, oppure più avanzata. Ma sembra credibile che la situazione nei due paesi, anche da questo punto di vista, sia abbastanza simile.
Secondo Eurostat nel 2003 cerano 188 milioni di persone connesse allinternet nellUnione Europea, 228 milioni negli Stati Uniti. Siamo perciò ancora lontani da quella parità, o addirittura sorpasso, che sembrava avvicinarsi in base a statistiche precedenti della stessa fonte. Tuttavia, dato il numero di abitanti, è praticamente inevitabile che nel medio-lungo periodo ci siano più persone online in Europa che negli Stati Uniti.
Ma cè un rischio in questa evoluzione, perché lAmerica è molto più attiva online (come risulta dal hostcount vedi i dati internazionali) e tende ad avere un ruolo dominante nel sempre più ampio mercato europeo. Occorre che lEuropa (e in particolare lItalia) sia molto più dinamica nella sua attività online verso il resto del mondo, puntando sulla qualità più che sulla quantità.
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