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Questa sezione vuole rispondere a qualcuno degli interrogativi più frequenti che saltano fuori quando si segue un laureando nel lavoro di redazione della tesi. Gli argomenti vanno dalla raccolta bibliografica alle tecniche di schedatura dei testi, dal layout della pagina alle convenzioni di redazione delle note.

Senza perdere di vista l'utilità della Rete, soprattutto ai fini di ricerca bibliografica - per la quale si consiglieranno alcuni siti di riferimento - ci si vuole concentrare sugli aspetti meno user-friendly dell'impegno-tesi, ben coscienti che, nella grandissima maggioranza dei casi, esso è del tutto estraneo all'agire normale dello studente universitario italiano. Pochissimi hanno occasione di scrivere più di qualche riga, una volta lasciate le superiori, e praticamente nessuno ha idea di come organizzare un vero e proprio libro. Proprio per cercare di ovviare a questo buco nero ho deciso di tentare l'esperimento di queste pagine. Spero ne valga la pena!

Ah, un'ultima cosa: tutto ciò che segue sarà utile esclusivamente a chi voglia trasformare l'incubo della tesi in un momento di formazione e di apprendimento di una metodologia che si rivelerà senz'altro utile anche in contesti lavorativi successivi. Chi voglia esclusivamente riempire cento e rotte pagine di un nulla in bella forma può anche risparmiarsi il disturbo!


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Bibliografia, questa sconosciuta!

Spesso mi viene il dubbio che cose per me tanto evidenti da essere ovvie non lo siano altrettanto per il resto dell'umanità :o) Uno degli oggetti che mi provoca questa sensazione è proprio la bibliografia ed ecco il perché di questo paragrafo. In senso formale, questa non è altro che l'elenco, collocato di solito a fine tesi, dei testi che sono stati consultati per la redazione della tesi stessa. Concretamente essa dovrebbe costituire il punto di partenza di tutto il lavoro e questo per almeno due buone ragioni:

bottone È difficile immaginare di poter dare un ordine sensato ai materiali che costituiranno la tesi - in gergo costruire un indice - senza prima aver presenti i materiali stessi... TUTTI!

 È difficile, senza il passaggio precedente, sviluppare una qualche sensibilità per gli argomenti che, viceversa, non sono stati approfonditi dagli studiosi che si sono occupati del tema oggetto di tesi. Questa sensibilità potrebbe condurre a spunti di ricerca originali e dare un certo gusto ad un'impresa altrimenti passabilmente noiosa.

Detto questo, passiamo al come affrontare la ricerca in questione. Con un po' di fortuna il relatore consiglierà al laureando di belle speranze alcune letture di riferimento da cui iniziare ad affrontare l'impresa. Tralasciando le considerazioni sulla necessità di un dialogo con il testo affinché questo sia di un qualche aiuto in una ricerca, veniamo a quello che più ci sta a cuore ora: le note ed i riferimenti di cui i libri di norma abbondano.

Siccome chi ha scritto il libro lo ha fatto per comunicare i risultati di un suo itinerario di ricerca e ha tutto l'interesse a che questi siano in futuro utili ad altri studiosi, si è anche preso il disturbo di informare il lettore della provenienza delle citazioni con cui ha sostenuto i suoi punti di vista e di eventuali altri testi che possano essere utili ad approfondire l'argomento. Per inciso, questo è proprio lo spirito con cui si dovrebbe affrontare la stesura della tesi! Non c'è niente di peggio del fatidico "Tanto non la leggerà mai nessuno!" preso come alibi per un lavoro sciatto: prescindendo dal fatto che non è per nulla detto che questo accada, quel che conta è che in questo modo il potenziale formativo dell'esperienza va a carte 48. Non si impara nulla e ci si annoia per mesi! La coscienza di partecipare, anche se una tantum, al processo di accumulazione del sapere è uno degli ingredienti principali di un lavoro ben fatto.

Se l'autore del libro è stato così munifico in informazioni, sarebbe un peccato non sfruttarle! È allora buona norma prendere nota di tutti i riferimenti che, a orecchio, sembrano avere una qualche correlazione con l'argomento della tesi. È naturale che a questo stadio difficilmente si avranno le idee molto chiare in proposito: meglio abbondare e crearsi un primo elenco di testi da consultare e di autori che si sono occupati di questioni attinenti alla nostra. Dopo aver letto anche questo gruppo di libri - ed aver ripetuto la procedura creando un secondo elenco di testi ed autori - ci si troverà ad avere le idee molto meno confuse ed un discreto parco-materiali su cui lavorare. Sarà allora il caso di cominciare a fare qualche ricerca in biblioteca ed in Rete.

A questo proposito elenco qui di seguito alcune risorse molto utili. È inteso che si tratta solamente di esempi cui ci si può cominciare a riferire! La Rete abbonda di siti ed informazioni che solo la particolare ricerca che si dovrà portare a termine permetterà di scoprire. È altrettanto inteso che, sebbene trendy, questa è solamente una delle possibilità che si offrono al cercatore: le biblioteche continuano ad esistere anche fisicamente e molte non hanno ancora messo in linea i cataloghi. Tutto quello che si è scoperto nella fase precedente di lettura può essere sfruttato con una visita ed un minimo di contatto umano con un bibliotecario disponibile. Buona cerca ;o)

bottone Sito dell'Associazione Italiana Biblioteche - Catalogo biblioteche on-line

bottone Sito Università di Perugia - Catalogo bibliotecario online  

bottone Sito dell'Istituto Centrale per il Catalogo Unico - Form di ricerca


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