Riflessioni e incontri

Il treno era in orario
Heinrich Boll

Due poesie (video)
Pierluigi Cappello

La lettura e' un tempo dedicato ad esperienze che spesso si possono vivere solo attraverso la parola scritta. Per me e' un nutrimento, un tempo di riflessione e ascolto. Mi serve ad interpretare quanto mi accade, a essere piu' lucido e attento sulla mia vita. I libri di buona narrativa e poesia svelano sensi e significati che mi aiutano a comprendere, decodificare, vedere più nitidamente e in profondità la realta'.
Nella biblioteca di casa sono presenti soprattutto i compagni segreti della mia storia (mi permetto di fare mia una suggestione dello scrittore Eraldo Affinati che così ha definito gli scrittori che lo hanno accompagnato nella sua formazione). L'elenco si allunga col tempo, una vera pacchia.

Cominciamo dai narratori: Flannery O'Connor, Raymond Carver, Cormac McCarthy, Fedor Dostovjeski, Lev Tolstoj, Alexander Solzenitzin, Vasilj Grossman, Anton Cechov, Clive Staple Lewis, J.R.R. Tolkien, Graham Greene, Heinrich Boll, R.L. Stevenson, Francis Scott Fitzgerald, Bernard Malamud, Sherwood Anderson, Jack London, Ingeborg Bachmann, Beppe Fenoglio, Giovanni Testori, Julien Green, Elena Bono, Giorgio Bassani, Cesare Pavese, Mario Tobino, Pier Vittorio Tondelli, Eraldo Affinati.

E poi i poeti: Clemente Rebora, Cesare Pavese, Raymond Carver, Wyslawa Szymborska, Emily Dickinson, Lucian Blaga, Antonia Pozzi, Claudio Damiani.

Ma fuori dell'ambito letterario non potrei fare a meno di Paul Thomas Anderson, Robert Altman, Edgar Reitz e Kristof Kiesloswki per il cinema, Bob Dylan e Bruce Springsteen (per dirne due) per le storie in musica, Edward Hopper e Jiro Taniguchi per le arti figurative.