La
lettura e' un tempo dedicato ad esperienze che spesso
si possono vivere solo attraverso la parola scritta. Per
me e' un nutrimento, un tempo di riflessione e ascolto. Mi serve ad interpretare quanto mi accade, a essere piu'
lucido e attento sulla mia vita. I libri di buona
narrativa e poesia svelano sensi e significati
che mi aiutano a comprendere, decodificare, vedere più nitidamente e in profondità la realta'.
Nella biblioteca di casa sono presenti soprattutto
i compagni segreti della mia storia (mi permetto di fare mia una suggestione
dello scrittore Eraldo Affinati che così ha definito
gli scrittori che lo hanno accompagnato nella sua formazione). L'elenco si allunga col tempo, una vera pacchia.
Cominciamo dai narratori:
Flannery
O'Connor, Raymond
Carver, Cormac
McCarthy, Fedor Dostovjeski, Lev Tolstoj,
Alexander Solzenitzin, Vasilj Grossman, Anton Cechov, Clive Staple Lewis,
J.R.R. Tolkien, Graham Greene, Heinrich Boll, R.L. Stevenson, Francis Scott Fitzgerald, Bernard
Malamud, Sherwood Anderson, Jack London, Ingeborg
Bachmann, Beppe Fenoglio, Giovanni Testori, Julien Green, Elena Bono,
Giorgio Bassani, Cesare Pavese, Mario Tobino, Pier Vittorio
Tondelli, Eraldo Affinati.
E poi i poeti:
Clemente Rebora, Cesare Pavese, Raymond Carver, Wyslawa Szymborska, Emily Dickinson, Lucian
Blaga, Antonia Pozzi, Claudio Damiani.
Ma fuori dell'ambito letterario non potrei fare a meno di Paul Thomas Anderson, Robert Altman, Edgar Reitz e Kristof Kiesloswki per il cinema, Bob Dylan e Bruce Springsteen (per dirne due) per le storie in musica, Edward Hopper e Jiro Taniguchi per le arti figurative. |