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Comunicazione CE del 25 settembre 2001: migliorare l'accesso ad Internet di disabili e anziani.
e-Europe 2002: accessibilità e contenuto dei siti Internet delle amministrazioni pubbliche
COM(2001) 529 definitivo
1. INTRODUZIONE
Il piano d'azione e-Europe 2002 [nota 1], adottato al Consiglio europeo di Feira nel giugno 2000, è un'iniziativa di ampia portata intesa ad accelerare la diffusione di Internet estendendola a tutti i settori della società europea. Il fine è far sì che tutti i cittadini europei possano collegarsi alla Rete per qualsiasi aspetto della loro vita, così da usufruire e trarre vantaggio dalle opportunità offerte dalle tecnologie digitali. A sua volta un più intenso uso di Internet stimolerà la nuova economia della conoscenza. Tutti gli interventi previsti si ispirano al principio di non-discriminazione sancito dal trattato dell'Unione europea.
Uno degli obiettivi specifici del piano d'azione è migliorare l'accesso ad Internet per i disabili: è questo il tema della nostra comunicazione e delle relative raccomandazioni.
In termini di accesso a Internet, disabili e anziani sono penalizzati da una serie di difficoltà tecniche; queste, come quelle di altri utenti, possono in gran parte essere risolte mediante un'idonea progettazione dei siti e dei loro contenuti e l'applicazione di semplici regole di configurazione e struttura in fase di progettazione delle pagine Web. Spesso tuttavia queste tecniche sono ignorate dai progettisti di siti e dai fornitori di contenuti digitali.
L'accesso alla Rete ed ai suoi contenuti presenta una miriade di problemi per gli individui affetti da handicap fisici, sensoriali o cognitivi. Il nuovo strumento di comunicazione può anzi rivelarsi impossibile da usare per molti dei 37 milioni dei cittadini disabili dell'Unione in cerca di informazioni e servizi. Man mano che prende piede il servizio pubblico in linea, vi è il rischio che un'ampia fetta della popolazione venga marginalizzata.
Per fare qualche esempio, i non vedenti o gli ipovedenti trovano difficile - se non impossibile - consultare alcuni documenti elettronici, come le pagine Web, con i browser e gli altri ausili (come la tecnologia screen reader) di cui si servono; i non udenti avranno bisogno di didascalie per le sezioni audiovisive dei file multimediali; i daltonici o ipovedenti avranno bisogno di fogli di stile propri; per non parlare di tutti gli altri aspetti tecnici di rilievo per i disabili, come gli strumenti multimedia accessibili, l'accesso indipendente dallo strumento, le cornici etichettate e gli elementi marcatori (mark-up) delle informazioni tabellari.
Altri utenti, come gli anziani, che difficilmente hanno dimestichezza con i browser o con la navigazione in Rete, possono essere confusi o scoraggiati dai siti troppo complessi e dettagliati, incoerenti nella struttura o nelle opzioni di navigazione, o contenenti immagini lampeggianti o in movimento. Dato il progressivo invecchiamento della popolazione registrato a livello demografico, nei prossimi anni questo gruppo di utilizzatori è destinato a diventare sempre più folto.
2. LE LINEE GUIDA PER L'ACCESSIBILITÀ DEI CONTENUTI IN RETE
L'approccio europeo nei confronti dell'accessibilità delle informazioni su Internet è racchiuso nel piano d'azione e-Europe 2002 concordato alla Conferenza ministeriale di Feira del giugno 2000. Per l'obiettivo 2c, il piano d'azione prevede cinque misure atte a promuovere la "partecipazione di tutti all'economia basata sulla conoscenza", sottolineando che, "...i siti web delle pubbliche amministrazioni degli Stati membri e delle istituzioni europee e i relativi contenuti devono essere impostati in maniera tale da consentire ai disabili di accedere alle informazioni e di sfruttare al massimo le opportunità offerte dal sistema di amministrazione on-line".
Questa azione deve essere realizzata dalle istituzioni europee e dai 15 Stati membri dell'Unione mediante l'applicazione delle linee guida dell'iniziativa WAI (Web Accessibility Initiative) ai siti Internet delle pubbliche amministrazioni entro il 2001.
2.1. L'iniziativa WAI (Web Accessibility Initiative).
Questa iniziativa, che è uno dei cinque settori del Consorzio Mondiale del Web (detto anche W3C), il quale riunisce più di 500 organismi di oltre 30 paesi [nota 2], ha prodotto una serie di linee guida elaborate insieme al mondo dell'industria, della ricerca, delle pubbliche autorità e delle associazioni di disabili.
Le linee guida sull'accessibilità della Rete sono state elaborate con il supporto finanziario della Commissione europea nell'ambito del quarto programma quadro per le applicazioni telematiche (Telematics Applications Programme o TAP), nonché su finanziamento di diversi governi e di altri organismi. La loro esatta denominazione è Consorzio Mondiale del Web/Web Accessibility Initiative (W3C/WAI), Web Content Accessibility Guidelines, version 1.0 (WCAG 1.0) (o WAI/W3C WCAG 1.0), ma per brevità qui le chiameremo "linee guida".
Esse vanno comunque distinte dalle altre linee guida elaborate dalla WAI (Consorzio Mondiale del Web/Web Accessibility Initiative), come le Authoring Tool Accessibility Guidelines (ATAG), versione 1.0, e le User Agent Accessibility Guidelines.
Le linee guida sono riconosciute come la norma mondiale de facto per la progettazione di siti Web accessibili [nota 3]. Per una panoramica delle linee guida si rimanda all'allegato 1; per una descrizione commentata dei loro aspetti principali si veda l'allegato 2.
Dati i tempi ristretti che il piano d'azione e-Europe 2002 presuppone, gli Stati membri e le istituzioni europee sono stati invitati ad agire con rapidità e decisione. Del resto i vantaggi di un intervento rapido sono evidenti: è possibile che l'adozione delle linee guida abbia importanti ripercussioni sull'accessibilità di altri settori chiave dell'iniziativa e-Europe.
Ad esempio tutte le applicazioni di e-Health, e-Government e e-Learning basate su siti Web pubblici dovranno affrontare la questione dell'accessibilità e garantire che i servizi offerti siano progettati per la totalità dei cittadini, così da permettere ai disabili di fruire degli stessi servizi on-line di qualsiasi altro cittadino.
Come ausilio per l'adozione e l'applicazione delle linee guida da parte degli Stati membri e delle istituzioni europee, la Commissione ha elaborato la presente comunicazione, la quale illustra: i quadri politici pertinenti; gli aspetti tecnici contemplati dalle linee guida; una serie di strategie per l'applicazione delle linee guida e la verifica dell'accessibilità dei siti pubblici in base all'esperienza della Web Accessibility Initiative del Consorzio Mondiale del Web e alle buone prassi identificate da Stati membri, Commissione europea, Australia, Canada e Stati Uniti; e infine un insieme di conclusioni e raccomandazioni.
2.2. Le linee guida come strumento politico.
Per lo sviluppo delle linee guida per l'accessibilità dei contenuti Web, la Web Accessibility Initiative del Consorzio Mondiale del Web ha ricercato il consenso di un'ampia gamma di soggetti. Ora coloro che forniscono informazioni pubbliche possono attenersi, su base facoltativa, ad un insieme di regole informali che assumono la forma di principi, strumenti e metodi, descritte nell'iniziativa WAI del Consorzio Mondiale del Web. In questo modo i responsabili dell'informazione, i progettisti di siti e gli sviluppatori di contenuti (content developer) possono snellire il processo della pubblicazione di informazioni accessibili e, con un po' di formazione e pratica, possono avere la certezza di aver tenuto conto dei fattori essenziali dell'accessibilità lungo tutto il processo di sviluppo, progettazione e messa in rete. La durata della formazione è estremamente variabile, essendo funzione del grado di competenza tecnica e progettistica degli specializzandi, e potrà essere di mezza giornata, di un paio di giorni, o anche di una settimana o più.
Poiché l'applicazione di qualsiasi orientamento è per definizione volontaria, è indispensabile che le linee guida siano elaborate ed aggiornate nel rispetto degli interessi comuni che si prefiggono di servire. Attraverso il Consorzio Mondiale del Web la pertinenza e l'accettabilità delle linee guida è costantemente verificata e riconfermata dagli utenti del mondo dell'industria, accademico e delle pubbliche amministrazioni. È generalmente riconosciuto che esse rappresentano le buone prassi della progettazione universale per Internet, e la loro accettazione cresce insieme al loro coinvolgimento nelle attività della Web Accessibility Initiative del Consorzio Mondiale del Web. Le linee guida non solo offrono un insieme armonizzato di regole tecniche, ma soddisfano anche i requisiti di fruibilità della più ampia gamma possibile di utilizzatori Internet.
Le linee guida vogliono essere compatibili sia con le tecnologie e gli strumenti di progettazione Web di prima generazione che con quelli più moderni, come ad esempio i nuovi tipi di browser, le tecnologie di assistenza digitale e i telefoni WAP. Dato questo approccio "aperto", le linee guida costituiscono un insieme di regole dinamico e in costante evoluzione, che cerca di tenersi al passo se non addirittura di anticipare lo sviluppo tecnologico.
Le linee guida offrono una pronta assistenza tecnica in linea e sono estremamente utili per superare le barriere di accesso ad Internet per i disabili. Se si usano le linee guida, diventa tecnicamente possibile rendere i siti Web accessibili ai disabili e quindi permettere a questi ultimi di partecipare a tutti gli effetti alla società dell'informazione.
3. PIANI E MECCANISMI DI ATTUAZIONE ALL'INTERNO DELL'UNIONE EUROPEA.
Il piano di azione e-Europe 2002 vede nell'adozione delle linee guida una prima tappa verso l'accessibilità dei siti Web delle amministrazioni pubbliche europee e dei loro contenuti da parte dei disabili. Con esse gli Stati membri e le istituzioni europee daranno un chiaro segnale nei confronti dell'obiettivo dell'accessibilità di Internet, obiettivo da perseguire utilizzando quello che de facto è lo standard mondiale dell'accessibilità Web e che è rappresentato dai lavori dell'iniziativa WAI.
Inoltre adottando le linee guida gli Stati membri e le istituzioni europee ribadiranno il proprio impegno ad integrare l'accessibilità di Internet nelle politiche nazionali ed istituzionali in materia di servizi di informazione pubblica, compreso l'e-Government.
Lo spirito di e-Europe è incoraggiare un rapido e deciso intervento al fine di schiudere l’era digitale a tutti i cittadini, rendendola una realtà anche per i disabili. Ciò significa che l'attuazione delle linee guida è altrettanto indispensabile ed urgente della loro adozione.
3.1. Esame dei progressi negli Stati membri.
Contestualmente all'attuazione del piano di azione e-Europe 2002 nell'area della partecipazione di tutti alla società della conoscenza, il Gruppo ad alto livello sull'occupazione e la dimensione sociale della società dell'informazione (ESDIS), composto da rappresentanti di tutti gli Stati membri, è incaricato di seguire questi sviluppi con l'ausilio di un gruppo di esperti sulla e-Accessibility.
Tale gruppo di esperti ha analizzato e descritto, sia verbalmente che per iscritto, l'andamento dell'adozione e dell'attuazione delle linee guida da parte degli Stati membri.
Ne emerge una moltitudine di approcci, piani e metodi per l'uso delle linee guida. Il gruppo ha anche convenuto di organizzare un esercizio di monitoraggio presso i 15 Stati membri.
Il gruppo di esperti sulla e-Accessibility ha aiutato ad identificare esempi di buone prassi riconducibili allo sviluppo e alla divulgazione di informazioni, alla formazione del personale, al controllo dell'ottemperanza dei siti Web alle linee guida, al miglioramento dei siti Web esistenti, alla promozione delle buone prassi e alla fornitura di meccanismi di ausilio e di assistenza per gli sviluppatori di contenuti digitali.
Le buone prassi in uso presso gli Stati membri sono illustrate in relazione a quattro temi generali: in primo luogo nel campo della sensibilizzazione di legislatori e gestori delle informazioni delle amministrazioni pubbliche nei confronti delle linee guida e del loro scopo; in secondo luogo nell'incoraggiare i fornitori di contenuti, i progettisti dei siti e il personale tecnico ad utilizzare tutti gli strumenti e le specifiche disponibili per rendere accessibili i siti e i contenuti digitali; in terzo luogo per quanto riguarda i metodi di formazione e supporto ai responsabili delle pagine Web adottati in alcuni Stati membri; in quarto luogo per i metodi individuati e usati da alcuni Stati membri al fine di controllare i progressi nell'applicazione delle linee guida e l'ottemperanza ad esse.
Come evidenzia l'allegato 3, gli approcci adottati dagli Stati membri dell'Unione europea sono disparati, ma i progressi compiuti nella loro attuazione delle linee guida sono incoraggianti.
Una serie di Stati membri ha già elaborato, in base alle linee guida, politiche e meccanismi atti a garantire l'accessibilità dei siti Web delle amministrazioni pubbliche.
Nel servirsi del mezzo di comunicazione mondiale che è Internet, le amministrazioni europee possono assolvere all'importante compito di informazione che gli è proprio rendendo accessibili al pubblico le proprie informazioni e i propri servizi.
3.2. Accessibilità dei siti Internet delle istituzioni europee.
L'Unione europea è consapevole dell'importanza dell'accessibilità di Internet per i disabili.
Da molti anni essa si batte contro l'inaccessibilità dei siti, in particolare attraverso il programma "Applicazioni telematiche del programma di Ricerca e sviluppo (TAP) per il periodo 1994-1998" e un progetto di supporto detto "Iniziativa per l'accessibilità Web (WAI)".
Anche il programma sulle tecnologie della società dell'informazione del Quinto programma quadro persegue lo stesso obiettivo.
Sono inoltre stati elaborati orientamenti per l'accessibilità nel 1998 con il progetto ACCENT, nell'ambito dell'iniziativa SPRITE-S2 [nota 4].
A riprova del suo interesse nei confronti dell'accessibilità di Internet, la Commissione europea è attivamente impegnata, nel contesto della strategia sulla e-Commission e sulla scorta delle linee guida, in un processo di miglioramento dell'accessibilità dei suoi servizi su Internet. Inoltre essa ha informato e coinvolto in questo processo le altre istituzioni europee.
Negli ultimi anni la Commissione e i suoi servizi hanno introdotto con successo le tecnologie Internet, facendone uno strumento estremamente veloce ed efficiente per interagire con il pubblico e fornirgli informazioni plurilingue. Il sito EUROPA, ed in particolare la sezione della Commissione europea, è divenuto uno dei siti più grandi, più noti e più visitati del mondo. Ora renderlo accessibile costituisce un'ulteriore sfida; ma ci stiamo già muovendo nella giusta direzione.
La Commissione europea e l'Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee (OPOCE) hanno già avviato programmi volti a migliorare l'accessibilità dei siti Internet e a fornire informazioni accessibili in base alle linee guida.
3.2.1. Il sito Web EUROPA.
Il sito Web EUROPA è la principale piattaforma di comunicazione on-line per l'informazione sulle attività delle istituzioni europee. Fornisce informazioni ai cittadini e funge da interfaccia di contatto fra l'Unione europea, gli organismi e i cittadini di tutto il mondo.
Contestualmente al previsto perfezionamento dei servizi Internet della Commissione, si prevede di realizzare nel periodo tra il 2001 e il 2004 il cosiddetto EUROPA II.
Il piano di attuazione comprende una serie di nuovi servizi elettronici e la completa migrazione di EUROPA verso un sito tematico ed orientato ai servizi entro la fine del 2004. A supporto della transizione è operativa dal giugno 2001 una guida per i fornitori di informazioni. La Guida conterrà dieci regole con specifiche dettagliate per la creazione di contenuti digitali. La regola 7 concerne l'accessibilità tramite l'adozione delle linee guida,e afferma che i siti Internet devono essere accessibili al massimo numero di utenti.
La Commissione europea ha optato per il livello di conformità A (priorità 1). La conformità alle linee guida è descritta in maggior dettaglio all'allegato 1.
L'accessibilità dei siti Internet delle istituzioni europee è attualmente esaminata nell'intento di conseguire l'obiettivo di adottare le linee guida entro la fine del 2001. Questa attività muoverà dalle incoraggianti esperienze dei siti istituzionali che hanno sin qui compiuto progressi.
3.2.2. L'ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee (OPOCE).
La Commissione ha lanciato un progetto pilota di dimostrazione all'interno dell'OPOCE volto a permettere agli ipovedenti di accedere ai trattati in linea. Si è cominciato dalla versione francese dei trattati rifusi, disponibile in linea sul sito EUR-Lex.
Sito e contenuti sono stati riadattati sulla scorta delle linee guida. Le altre versioni accessibili saranno disponibili nel corso del 2001. In base a questa esperienza sono state elaborate e discusse alcune raccomandazioni, di cui si è avuto riguardo in fase di ideazione del sito EUROPA di seconda generazione.
3.2.3. Intranet.
Sul piano interno, la Commissione si è impegnata ad attenersi al livello A (priorità 1) delle linee guida per la nuova versione della rete Intranet, in preparazione per la fine del 2001.
L'obiettivo è agevolare il lavoro ai funzionari disabili dell'istituzione, conformemente al codice della Commissione sulle buone prassi nell'assunzione di disabili, del 1998.
3.2.4. I progetti di ricerca del Quarto e del Quinto programma quadro dell'Unione europea.
A complemento e supporto delle politiche europee, negli ultimi dieci anni è stato svolto un notevole lavoro di ricerca e sviluppo tecnologico volto a rispondere alle esigenze dei disabili.
Questi lavori sono stati condotti nelle due fasi dell'iniziativa tecnologica per i disabili e gli anziani (TIDE 1991-1993); nel Quarto programma quadro (programma Applicazioni telematiche, applicazioni relative a disabili e anziani, 1994-1998) e nell'attuale Quinto programma quadro (programma Tecnologie della società dell'informazione, applicazioni relative a persone con esigenze particolari, tra cui i disabili e anziani, 1998-2002).
Uno dei progetti finanziati dalla Commissione europea nel programma Applicazioni telematiche (TAP) del programma di ricerca e sviluppo 1994-1998 è stato il progetto di iniziativa sull'accessibilità del Web (WAI), che ha contribuito alla produzione delle linee guida e di altre specifiche e strumenti per la promozione dell'accesso alla Rete.
Il ragionamento sotteso al progetto era che il Web costituisce il fondamento della società dell'informazione per i cittadini europei e che le barriere alla comunicazione vanno minimizzate. L'iniziativa ha tratto spunto dei lavori tecnici del Consorzio Mondiale del Web nell'area dell'accesso e si è inserita nelle azioni specifiche europee sull'istruzione e la discriminazione, coinvolgendo al tempo stesso gli utenti e svolgendo diverse attività di standardizzazione.
Nell'ambito del programma Tecnologie della società dell'informazione del Quinto programma quadro, e a fronte del suo costante impegno verso il miglioramento e la promozione del concetto di accessibilità dell'informazione, la Commissione europea eroga aiuti finanziari al progetto intitolato Web Accessibility Initiative - Design for All (WAI-DA).
Tra gli obiettivi principali del progetto WAI-DA vi sono:
Il progetto può essere contattato mediante il proprio sito Web.
Sempre più progetti di ricerca e sviluppo tecnologico all'interno del programma sulle tecnologie della società dell'informazione del Quinto programma quadro si rifanno alle linee guida sviluppate dall'iniziativa sull'accessibilità WAI.
La Commissione sponsorizza anche altri progetti come IRIS, ViSiCAST, e WWAAC [nota 5].
Il progetto IRIS potenzia e valuta i servizi Internet in ambiti quali il commercio elettronico, il telelavoro e l'apprendimento in linea, assieme a numerosi gruppi di utenti con esigenze particolari.
ViSiCAST è orientato principalmente alle esigenze dei non udenti che utilizzano la firma. Sviluppa tecnologie di elaborazione virtuale del linguaggio umano per essere utilizzato nelle emissioni televisive, nelle compravendite fra privati e nelle operazioni interattive e multimediali in Rete.
Il progetto WWAAC supporta una serie di attività che renderanno le attività su Internet accessibili agli individui affetti da disabilità cognitive, in particolare gli utenti di sistemi di simboli, e agli anziani con disturbi del linguaggio.
4. SVILUPPI AL DI FUORI DELL'UNIONE EUROPEA
Azioni corrispondenti a quelle intraprese nel quadro del piano di azione e-Europe 2002 sono in corso anche in altre regioni del mondo, e le linee guida ne costituiscono un elemento portante. L'accessibilità di Internet fa parte integrante delle politiche di informazione delle amministrazioni pubbliche in Australia, in Canada e negli Stati Uniti.
Alcuni paesi sono dotati di un apposito quadro legislativo che garantisce l'accessibilità dei siti Web.
In Australia i dipartimenti e le agenzie del Commonwealth sono obbligati dal Discrimination Act del 1992 a garantire che i servizi e le informazioni in linea siano accessibili ai disabili.
L'Online Council ha approvato l'adozione delle linee guida quale standard comune di buona prassi per tutti i siti del governo australiano. Le linee guida godono dell'appoggio della Commissione australiana per i diritti umani e le pari opportunità e delle associazioni dei disabili.
Il governo del Canada garantisce che i propri siti Web e prodotti e servizi elettronici siano accessibili a tutti. Analogamente all'approccio incentrato sul cliente dell'iniziativa canadese Common Look and Feel, gli standard di accessibilità universale sono diretti a garantire la parità di accesso a tutti i contenuti di tutti i siti del governo canadese.
I siti Web federali negli Stati Uniti sono tenuti per legge ad essere accessibili dall'agosto 1998, quando fu emendata la sezione 508 del Rehabilitation Act.
Questa sezione, che esiste dal 1986, è stata emendata una prima volta nel 1992 e poi nel 1998 in direzione di norme di accessibilità sempre più severe. Nel dicembre 2000 l'Access Board statunitense ha emanato i regolamenti che definiscono le modalità di applicazione della sezione 508, come emendata nel 1998, e questi sono entrati in vigore nel giugno 2001.
Questa legislazione ha importanti implicazioni per l'appalto pubblico delle tecnologie dell'informazione accessibili ai disabili.
Infine la conferenza ministeriale europea tenutasi a Varsavia nel maggio 2000 ha sottolineato l'importanza di integrare gli impegni politici dell'Unione europea creando un piano di azione del tipo di e-Europe (e-Europe+) a cura dei paesi candidati all'adesione all'Unione europea e ad essi destinato.
5. CONCLUSIONI E PASSI SUCCESSIVI
Nell'ultimo decennio è stato dato sempre più ampio riconoscimento, a livello mondiale ed europeo, all'esistenza di barriere (sociali, ambientali, culturali, tecniche e di altro tipo) che impediscono la piena partecipazione dei disabili alla società. In Europa è ormai universalmente accettato che occorre identificare e rimuovere tali barriere in modo da garantire una società senza esclusi con parità di opportunità per tutti [nota 6].
La presente comunicazione sull'accessibilità dei siti Web delle amministrazioni pubbliche non è che un esempio dello sforzo concertato necessario per eliminare le barriere alla comunicazione e garantire che le future tecnologie e i nuovi sistemi informativi non aggiungano ulteriori difficoltà per i disabili.
Dalle esperienze maturate finora con l'adozione delle Web Accessibility Guidelines negli Stati membri e presso le istituzioni europee possono essere tratte le seguenti conclusioni:
ALLEGATO 1:
Le linee guida dell'iniziativa per l'accessibilità del web.
Questo allegato illustra a grandi linee le linee guida, i loro livelli di accessibilità, le modalità per dichiarare la conformità alle linee guida, le modalità di validazione delle linee guida e gli strumenti per creare siti accessibili in modo automatico.
Le Linee guida dell'iniziativa WAI del Consorzio Mondiale del Web, versione 1.0.
L'iniziativa WAI del Consorzio Mondiale del Web (W3C) ha elaborato le linee guida per rendere accessibili alla totalità degli utenti i siti Web e i loro contenuti. La versione 1.0 delle linee guida sull'accessibilità dei contenuti Web (d'ora in avanti dette linee guida) è considerata dalla comunità internazionale il punto di riferimento per la creazione di siti Web accessibili ai disabili.
Essa comprende 14 linee guida, ovvero altrettanti principi generali di progettazione di siti accessibili. Ciascuna linea guida è associata ad uno o più check point,che descrivono come la linea guida si applica alle caratteristiche della pagina Web. I check point [nota 7] sono anche elencati in ordine di importanza (check-list) per la valutazione manuale dei siti Web.
Le linee guida non solo rendono le pagine più accessibili ai disabili, ma forniscono vantaggi alla generalità degli utenti, compresi quelli che si servono di strumenti o ambienti diversi, qualunque sia lo user agent utilizzato (browser per desktop, voice browser, telefono cellulare personal computer palmare o per automobile), e qualunque siano le difficoltà contingenti d'uso (ambienti che non richiedono l'uso delle mani, ambienti rumorosi o stanze sovra o sottoilluminate).
Livelli di accessibilità A, AA e AAA.
La WAI ha definito tre livelli di conformità alle linee guida. Essi sono comunemente noti come livelli di conformità "A", "Doppia-A" o "Tripla-A" e sono descritti in appresso.
Priorità 1 (livello "A"). Lo sviluppatore di contenuti Web deve soddisfare questo check point, altrimenti uno o più gruppi di utenti troveranno impossibile accedere alle informazioni contenute nel documento. È un requisito minimo senza il quale alcuni gruppi di utenti non possono utilizzare i documenti Web.
Priorità 2 (livello "Doppia-A"). Lo sviluppatore di contenuti Web dovrebbe soddisfare questo check point, altrimenti uno o più gruppi di utenti incontreranno difficoltà nell'accedere alle informazioni del documento. Soddisfare questo check point rimuoverà significativi ostacoli all'accesso ai documenti Web.
Priorità 3 (livello "Tripla-A"). Lo sviluppatore di contenuti Web può fare attenzione a questo check point. In caso contrario uno o più gruppi di utenti incontreranno alcune difficoltà nell'accedere alle informazioni del documento. Soddisfare questo check point migliorerà l'accesso ai documenti Web.
Conformità alle linee guida.
I siti Web che sono stati progettati conformemente alle linee guida possono contenere nelle proprie pagine la relativa dichiarazione di conformità. Questa può assumere la forma di una "etichetta", e può essere apposta sulle pagine Web per indicare il livello di conformità raggiunto. Le linee guida specificano:
"Le dichiarazioni di conformità riferite alle linee guida WAI devono essere rese con una delle seguenti formule:
Formula 1:
specificare:
II titolo delle linee guida : "Web Content Accessibility Guidelines 1.0"
L'indirizzo delle linee guida URL: http://www.w3.org/TR/1999/WAI-WEBCONTENT-19990505/
Il livello di conformità raggiunto: "A", "Doppia-A", o "Tripla-A".
L'oggetto della dichiarazione (es. pagina, sito o porzione definita di sito).
Esempio di formula 1:
Questa pagina è conforme alle linee guida del "Web Content Accessibility Guidelines 1.0" del Consorzio Mondiale del Web, disponibili all'indirizzo http://www.w3.org/TR/1999/WAI-WEBCONTENT-19990505/, al livello "Doppia A".
Formula 2:
Includere, su ciascuna pagina dichiarata conforme, una delle tre icone fornite dal W3C e mettere un link dall'icona all'apposita spiegazione della dichiarazione del W3C.
Informazioni sulle icone e come inserirle nelle pagine Web sono disponibili sulle pagine intitolate
" WCAG-ICONS" [nota 8].
Verifica dell'accessibilità.
È possibile verificare le caratteristiche di accessibilità di siti Web già esistenti mediante l'uso di svariati strumenti software. Gli strumenti di controllo semiautomatico dell'accessibilità di siti Web sono elencati nel sito della Web Accessibility Initiative [nota 9].
La verifica dell'accessibilità può essere condotta in parte con strumenti automatici, ma deve anche comprendere la verifica umana. Le linee guida indicano espressamente che sebbene i metodi automatici siano generalmente rapidi e convenienti, non possono individuare tutte le questioni legate all'accessibilità. La verifica umana può facilitare la chiarezza del linguaggio e la facilità di navigazione.
La verifica deve essere svolta sin dalle prime fasi di progettazione: le questioni di accessibilità identificate all'inizio sono infatti più facili da correggere o da evitare. Sono inoltre disponibili strumenti di rimedio e di trasformazione in formati accessibili, ad esempio per cambiare un testo in un formato che può essere letto da uno screen reader standard. Questi strumenti sono elencati nel sito Web della WAI.
Strumenti di authoring per la creazione automatica di siti Web accessibili.
Oltre alla verifica dell'accessibilità dei siti Web già esistenti, la WAI ha sviluppato linee guida per strumenti di authoring che possono assistere i progettisti a creare siti Web accessibili sin dall'inizio. Utilizzando tali strumenti sin dalla fase iniziale di progettazione, il lavoro di verifica degli aspetti di accessibilità risulta fortemente ridotto, sebbene non del tutto evitabile.
Perciò la WAI ha sviluppato le linee guida per le Authoring Tool Accessibility Guidelines (ATAG), versione 1.0, e sta attualmente sviluppando una serie di tecniche complementari. La WAI collabora anche con i principali sviluppatori di software per incoraggiarli ad applicare le linee guida agli strumenti di authoring dei loro prodotti.
La gamma di prodotti compresa tra gli strumenti di authoring comprende gli editor WYSIWYG, gli strumenti di conversione save-as-HTML, strumenti database generator e strumenti di gestione dei siti.
ALLEGATO 2:
Rendere accessibili i siti web [nota 10]
La WAI fornisce agli sviluppatori di contenuti Web un insieme di dieci "consigli pratici", che condensano alcuni dei principi basilari dell'accessibilità dei siti Web in una scheda delle dimensioni di un biglietto da visita, disponibile in diverse lingue. Pur essendo un utile promemoria, queste istruzioni non offrono la soluzione completa ed assoluta del problema dell'accessibilità di Internet. Perciò è importante consultare le linee guida nello sviluppare siti Internet.
Riportiamo qui i consigli pratici ad litteram, cui facciamo seguire un testo commentato in cui ciascuna istruzione è spiegata in linguaggio più semplice e meno tecnico.
Brevi consigli per creare dei siti web accessibili.
Web Accessibility Initiative
Per le linee guida complete e la check-list: http://www.w3.org/WAI/
Immagini ed animazioni. Utilizzare l'attributo ALT per descrivere la funzione di ogni elemento grafico.
Immagini cliccabili. Utilizzare l'elemento MAP e descrivere le zone attive.
Multimedia. Fornire sottotitoli e trascrizioni per l'audio, e descrizione di filmati.
Link ipertestuali. Utilizzare enunciati che conservino il loro senso al di fuori del contesto. Per esempio, evitare "cliccare qui".
Organizzazione delle pagine. Utilizzare titoli, liste e una struttura coerente. Utilizzare CSS per l’impaginazione.
Figure e diagrammi. Descriverli all'interno della pagina o utilizzare l'attributo LONGDESC.
Script, applet e plug-in. Fornire una pagina alternativa quando tali funzionalità sono inaccessibili o non supportate.
Cornici (FRAMES). Utilizzare NOFRAMES e titoli significativi.
Tabelle. Facilitare la lettura linea per linea. Riassumere.
Verificare il lavoro. Validare. Utilizzare gli strumenti, la lista di controllo e le linee guida di: http://www.w3.org/TR/WCAG/
(c) W3C (MIT, INRIA, Keio) 2001/01
Segue un commento su alcuni degli aspetti che devono comunemente essere affrontati nel campo dell'accessibilità.
Immagini ed animazioni. Utilizzare l'attributo ALT per descrivere la funzione di ogni elemento grafico.
Per ciascuna immagine o animazione su una pagina Web, aggiungere una breve descrizione testuale della funzione immagine all'interno del codice pagina. In questo modo, le interfacce di assistenza usate dagli ipovedenti possono estrarre queste informazioni alternative per produrre lo stesso messaggio generale dalla pagina. Queste tecniche sono utili anche per chi usa strumenti alternativi come tecniche di assistenza personale digitale, telefoni cellulari di terza generazione o browser solo testo (spesso usati da coloro che hanno una connessione ad Internet lenta).
Immagini cliccabili. Utilizzare l'elemento MAP e descrivere le zone attive.
Le immagini cliccabili, o image maps, sono immagini che sono state divise in regioni associate rispettivamente ad azioni. Cliccando su una regione attiva si causa un'azione, ad esempio seguendo un link verso un'altra pagina. Le mappe interamente contenute nel documento (client-side) codificano questa attività disponibile alle tecnologie di assistenza, contrariamente alle image maps server-side, la cui interattività non è accessibile alle tecnologie di assistenza.
Multimedia. Fornire sottotitoli e trascrizioni per l'audio, e descrizione di filmati.
Per ogni tipo di multimedia inserito in una pagina Web, aggiungere o sulla stessa pagina o in una sottopagina didascalie e trascrizioni dell'audio, nonché descrizioni dei filmati. In questo modo coloro che non possono vedere o udire il contenuto multimediale possono comunque avere accesso allo stesso messaggio.
Link ipertestuali. Utilizzare enunciati che conservino il loro senso al di fuori del contesto. Per esempio, evitare "cliccare qui".
Per ciascun link ipertestuale di una pagina, scegliere un testo cliccabile significativo che mantenga il proprio senso logico anche se il resto della frase o la configurazione di pagina vengono rimossi. Le interfacce di assistenza dispongono spesso di una modalità di sintesi dei link ipertestuali, che permette uno scorrimento più veloce. Inoltre le interfacce di assistenza di solito utilizzano un canale intrinsecamente più lento di comunicazione umana, come la sintesi vocale o il Braille, che rende molto lenta la "lettura" di tutti i contenuti di una pagina. Infine evitare la frase "cliccare qui".
Organizzazione delle pagine. Utilizzare titoli, liste e una struttura coerente. Utilizzare CSS per l'impaginazione.
Scegliere una struttura chiara e coerente per le informazioni sulle pagine Web, che sia facile da comprendere e riconoscere da una pagina all'altra. Inoltre, usare i codici dedicati disponibili per creare questa struttura nella pagina (elemento marcatore strutturale) e separare i codici di contenuto e stile, in modo che le tecnologie di assistenza possano navigare efficientemente attraverso contenuto e struttura. Questo approccio sarà vantaggioso anche nel preparare il passaggio all'imminente nuova generazione di strumenti di resa dei contenuti.
Figure e diagrammi. Descriverli all'interno della pagina o utilizzare l'attributo LONGDESC.
Per ciascuna figura o diagramma di una pagina, aggiungere un riassunto testuale o inserire una descrizione testuale alternativa all'interno del codice pagina in modo che queste possano essere sfruttate da un'interfaccia di assistenza anziché rappresentazioni grafico-visive.
Script, applet e plug-in. Fornire una pagina alternativa quando tali funzionalità sono inaccessibili o non supportate.
Per produrre effetti dinamici o caratteristiche attive su una pagina, o per migliorare l'interattività delle applicazioni Internet, è possibile codificare "stored intelligence" nelle pagine (detti "script", "applet", o "plug-in"). Queste informazioni devono essere elaborate e pertanto comprese dal browser dell'utilizzatore. Poiché queste azioni non necessariamente possono essere riprodotte dalle interfaccia di assistenza e persino da alcuni browser, aggiungere sempre un modo alternativo per veicolare o indicare il contenuto all'interno del codice pagina.
Cornici (FRAMES). Utilizzare NOFRAMES e titoli significativi.
Una configurazione di pagina può essere suddivisa in cornici, il contenuto delle quali può essere aggiornato separatamente mediante l'interazione dell'utente. Nella codificazione di layout della pagina, aggiungere un nome significativo per ciascuna cornice. In tal modo le tecnologie di assistenza possono fornire informazioni che permettono all'utente di capire il rapporto fra le cornici e il loro contenuto.
Tabelle. Facilitare la lettura linea per linea. Riassumere.
L'organizzazione bidimensionale delle informazioni è altamente visiva, e le attuali interfacce di assistenza la trascrivono con lettura riga per riga. Migliorare l'efficienza di questo metodo aggiungendo un riassunto del contenuto della tabella, codificando i titoli significativi per ciascuna colonna e riga. Inoltre, se possibile, evitare l'uso di tabelle per rimpiazzare l'attuale mancanza di strumenti di pagina Web per creare una configurazione di pagina a più colonne. Oggi la maggior parte dei browser di Web supportano nuove tecnologie che permettono ai designer di suddividere il contenuto della pagina dalla presentazione (utilizzando i fogli di stile a cascata).
Verificare il lavoro. Validare. Utilizzare gli strumenti, la lista di controllo e le linee guida di: http://www.w3.org/TR/WCAG/WCAG/
Verificare la qualità del lavoro ispezionando il codice pagina prodotto dallo strumento di authoring usato, utilizzando strumenti di valutazione disponibili gratuitamente e cercando di visualizzare la pagina prodotta su un browser solo testo.
ALLEGATO 3:
Tabella sullo stato di adozione e attuazione delle linee guida da parte degli stati membri.
Questa tabella è direttamente basata su informazioni ricevute dagli Stati membri ed è stata aggiornata per l'ultima volta il 17 luglio 2001. Il costante aggiornamento della tabella rientra nell'ambito delle attività e-Europe.
Adozione delle linee guida [nota 11] per i siti Web delle amministrazioni pubbliche.
A: Le linee guida sono oggetto di un gruppo di lavoro sulle applicazioni Internet correlato al Comitato di consultazione per le tecnologie informatiche.
B: L'accessibilità di Internet compare nel concetto di e-Government ma le specifiche dettagliate non sono ancora state determinate.
L'accessibilità era già trattata nei progetti di teleamministrazione finanziati dal governo fiammingo in carica fino al 2001:
cfr. http://www.vlaanderen.be/ned/sites/teleadmin/.
Il gruppo di ricerca sulle Document Architectures dell'Università cattolica di Lovanio (cfr. http://go.to/docarch/), incaricato di consultare i progetti di teleamministrazione in materia di accessibilità, ha promosso le linee guida sull'accessibilità del Web.
Nell'aprile 2001, l'organizzazione non governativa detta Blindenzorg Licht en Liefde ha istituito un logo Blindsurfer per i siti Web in lingua fiamminga. Esso viene attribuito previa verifica umana dell'intero sito Web in base alle linee guida.
I dettagli sul logo saranno presto disponibili all'indirizzo: http://www.blindenzorglichtenliefde.be/.
D: Il governo federale e i governi dei Länder stanno lavorando sull'adozione delle linee guida. Di primo piano in questo processo è il ruolo delle organizzazioni e delle iniziative non governative, soprattutto del settore dei disabili.
DK: Le linee guida sono state inserite: negli orientamenti nazionali per la progettazione di siti accessibili; nelle norme per pubblicazioni accessibili; e nelle attività consultive tra Webmaster delle amministrazioni pubbliche e progettisti Web.
Sono state usate anche per fornire informazioni sull'accessibilità ai progettisti Web.
È in atto un controllo dell'accessibilità dei siti Web delle amministrazioni pubbliche in differenti settori, ed i risultati sono pubblicati su Internet all'indirizzo: http://www.bedstpaanettet.dk/. Nell'arco di tre anni tutte le pagine Web dei siti pubblici saranno state controllate. L'ultimo controllo del 2001 è previsto in agosto. Dei gruppi di utenti comprendenti persone disabili prendono parte alla valutazione dei siti Web delle amministrazioni pubbliche. È stato istituito un premio nazionale per le progettazioni esemplari di siti Web accessibili. Il premio è aperto ai siti commerciali e pubblici.
EL: L'adozione ufficiale delle linee guida e il piano di applicazione pratica ai siti Web delle amministrazioni pubbliche esistenti e futuri sono attualmente oggetto di delibera sotto gli auspici del Segretario per la società dell'informazione del Ministero ellenico per l'economia nazionale.
E: La WAI è allo studio del Parlamento e un gruppo di lavoro sulla standardizzazione sta esaminando le linee guida. Un gruppo del Ministerio de Trabajo y Asuntos Sociales fornisce supporto in materia di realizzazione di siti accessibili in base alle linee guida.
FIN: Le linee guida sono state adottate all'interno delle Raccomandazioni per le amministrazioni pubbliche nel "JHS 129 Guidelines" relativo allo sviluppo degli e-Services, Ministero degli Interni, dicembre 2000. Cfr. il sito Web: http://www.intermin.fi/juhta/suositukset/jhs129.htm
Gli orientamenti JHS 129 sottolineano la parità di accesso per i diversi utenti che utilizzano tecnologie differenti; richiedono il collaudo delle pagine con numerosi browser e sistemi operativi; fanno raccomandazioni specifiche di progettazione delle pagine Web; impongono che vi siano alternative ai servizi pubblici pubblicati su Internet (ad es. servizi telefonici).
F: In applicazione della circolare amministrativa del 12 ottobre 1999, la "Mission pour les Technologies de l'Information et de la Communication" (MTIC) del Primo Ministro ha pubblicato i requisiti di accessibilità dei siti Web delle amministrazioni pubbliche. Questa azione è volta a promuovere presso i Webmaster del settore pubblico la seguente documentazione e i seguenti strumenti, già disponibili sul sito Web della MTIC:
I: Il 13 marzo 2001, il Ministero della Funzione pubblica ha firmato una risoluzione di Gabinetto dal titolo "Linee Guida per l'organizzazione, l'usabilità e l'accessibilità dei siti Web delle Pubbliche Amministrazioni". Cfr. i seguenti siti Web:
Questo documento è stato elaborato da un gruppo di lavoro intersettoriale, istituito nel settembre 2000, che ha l'incarico di preparare orientamenti nazionali relativi sia all'usabilità che all'accessibilità dei siti Web dell'amministrazione pubblica, in linea con le linee guida (WCAG 1.0), e di promuovere l'applicazione del programma e-Europe in materia di accessibilità nel quadro del piano italiano e-Government. Un secondo gruppo di lavoro è stato istituito dall'Autorità per l'informatica nella Pubblica Amministrazione (AIPA) nel luglio 2000, al fine di pianificare le iniziative volte a promuovere e facilitare l'accessibilità applicata sia ai siti Web pubblici che all'hardware/software usato per le attività settoriali dell'amministrazione pubblica.
Nel 2001 si è tenuta una conferenza nazionale in materia ed è stato pubblicato un CD-ROM. Le seguenti iniziative sono attualmente in discussione e in fase di organizzazione presso il gruppo AIPA: un'indagine, la definizione di una serie di template per la progettazione dei siti delle amministrazioni pubbliche, lo sviluppo di strumenti personalizzati di rimedio per i siti pubblici esistenti, un'altra conferenza nazionale, un corso, un piano di formazione per Webmaster delle amministrazioni pubbliche, un piano di formazione ed una valutazione dell'impatto dell'accessibilità sulle attività della Pubblica Amministrazione.
Alcuni importanti siti Web pubblici, come quello del governo italiano (http://www.governo.it/) e quello del Ministero della Funzione Pubblica (http://www.funzionepubblica.it/) sono stati completamente ristrutturati e resi accessibili. Altri siti, come quello della Camera dei deputati (http://wai.camera.it/), sono già disponibili in versione accessibile.
IRL: Gli orientamenti pubblicati dal governo per la pubblicazione in Rete da parte delle organizzazioni del settore pubblico comprendono linee guida in materia di accessibilità. Per tutti i siti Web settoriali è stato fissato l'obiettivo di conseguire una conformità di livello A entro la fine di aprile 2001, con previsione di ottemperanza al livello AA per la fine del 2001. Un Webmasters Network Group che rappresenta tutti i settori di governo sta avanzando in direzione di questi obiettivi.
L: nel febbraio 2001 il governo ha adottato un piano di azione nazionale: e-Luxembourg. Le linee guida saranno inserite nel concetto di e-Government (uno dei sei obiettivi principali del programma e-Luxembourg).
NL: Le linee guida sono state raccomandate dal Ministro per la Salute pubblica, il welfare e lo Sport nel febbraio 2001. I piani di adozione sono allo sviluppo.
P: La Web Accessibility Initiative è già stata adottata nel quadro dell'iniziativa nazionale per i cittadini con esigenze particolari nella società dell'informazione (Iniciativa Nacional para os Cidadãos com Necessidades Especiais na Sociedade da Informação) con la risoluzione di Gabinetto 96 nell'agosto 1999 e la risoluzione di Gabinetto 97/99 - Accessibilità ai siti Web della pubblica amministrazione. Un'unità di accesso (Unidade Acesso) è stata creata all'interno del Ministero della Scienza e tecnologia, per sviluppare l'attività di coordinamento e comunicare le informazioni sui progetti nell'ambito della iniziativa nazionale sopra citata (Iniciativa Nacional), nonché per la formazione e la creazione di competenze per i cittadini con esigenze particolari. Sono state svolte o sono in via di svolgimento le seguenti azioni: Requisiti di visitabilità;
una conferenza "Accessibilità della Pubblica Amministrazione in Rete", tenutasi nel novembre 2000; corsi di formazione sulla progettazione di siti accessibili; un helpdesk per l'accessibilità di Internet per i Webmaster delle amministrazioni pubbliche;
S: L'accessibilità dell'informazione fa parte del progetto di legge "Da paziente a cittadino: un piano di azione nazionale per la politica nei confronti dei disabili", il quale sottolinea che lo Stato deve dare l'esempio e che le pubbliche autorità devono garantire che funzioni, informazioni e locali pubblici siano accessibili ai disabili. Di recente il governo ha emanato un'ordinanza relativa alle autorità statali e alle loro competenze nell'attuazione della politica per i disabili; essa entra in vigore il 1° settembre 2001 ed afferma che le autorità sono tenute a rendere accessibili ai disabili i propri edifici, le proprie informazioni ed altre attività. A riguardo dell'accessibilità esse devono redigere piani di azione, usando come punto di partenza le Standard Rules delle Nazioni Unite.
Le linee guida sono raccomandate dall'istituto svedese per i disabili dal febbraio 2001, che organizza attività di educazione all'accessibilità del Web e alle linee guida.
L'Agenzia svedese per lo sviluppo amministrativo ha recentemente presentato la relazione "Criteri per le agenzie 24/7 nelle amministrazioni pubbliche in rete", la quale afferma che i servizi delle agenzie dedicate ai disabili devono essere progettati con una prospettiva di ampio respiro, che tenga conto delle modifiche rese necessarie dalle loro speciali esigenze. Il governo ha recentemente deciso di incaricare l'Agenzia di promuovere lo sviluppo delle agenzie 24/7. In questo processo essa dovrà tener conto delle esigenze dei disabili, senza escludere alcun gruppo della popolazione.
UK: Gli attuali orientamenti per i siti Web del governo del Regno Unito sono stati pubblicati alla fine del 1999. Il capitolo 4.4 riguarda l'accessibilità e rimanda ipertestualmente al sito del W3C WAI e a strumenti come Bobby. Questi orientamenti sono ora all'esame dell'Office del eEnvoy. Un progetto è disponibile presso http://www.open.gov.uk/dev/neil/
In un intento di sensibilizzazione nei confronti dell'accessibilità del Web, l'Office del e-Envoy ha fortemente aumentato la quantità di informazioni disponibili su questo tema ed ha istituito un livello obbligatorio - in applicazione del livello A delle linee guida - per tutti i siti Web delle autorità nuovi o ristrutturati. A questo fine è stata ottenuta l'approvazione ministeriale. Il progetto di linea guida è reperibile presso: http://www.open.gov.uk/dev/neil/guide/chapt-8-4.htm
Nota 1: Il piano d'azione e-Europe 2002 è scaricabile dal sito Web: http://europa.eu.int/comm/information_society/eeurope/actionplan/index_en.htm [torna].
Nota 2: Per informazioni sul W3C si rimanda a http://www.w3.org/; il sito della Web Accessibility Initiative è: http://www.w3.org/WAI/. [torna].
Nota 3: Il testo delle linee guida del Consorzio Mondiale del Web Accessibility Initiative (Web Content Accessibility
Guidelines version 1.0) è reperibile presso http://www.w3.org/TR/WCAG10/ [torna].
Nota 4: La principale finalità dell'iniziativa, svoltasi alla fine degli anni '90, era elaborare orientamenti di riferimento ad uso degli appaltanti [torna].
Nota 5: Le denominazioni complete di questi tre progetti sono: Incorporating Requirements of People with Special Needs or Impairments to Internet-based Systems and Services (IRIS), Virtual Signing: Capture, Animation, Storage and Transmission (ViSiCAST), and World Wide Augmentative and Alternative Communication (WWAAC). Cfr. http://www.cordis.lu/ [torna].
Nota 6: Conformemente al principio di non discriminazione (articolo 13), la Commissione europea ha prodotto nel maggio 2000 una comunicazione intitolata "Verso un Europa senza ostacoli per i disabili": COM(2000) 284, 12.5.2000. In essa è identificata una serie di aree e settori di intervento nei quali sussistono delle barriere. Ciò comprende le barriere nel settore delle tecnologie della società dell'informazione, all'interno del quale le barriere tecnologiche devono essere in gran parte rimosse se si vuole che l'Europa sia effettivamente accessibile per i disabili [torna].
Nota 7: L'elenco dei check point per gli Linee guida è: http://www.w3.org/TR/WAI-WEBCONTENT/full-checklist.html [torna].
Nota 8: WAI ICONS: http://www.w3.org/TR/WAI-WEBCONTENT/ - ref-WCAG-ICONS [torna].
Nota 9: Web site evaluation, repair and transformation tools: http://www.w3.org/WAI/ER/existingtools.html [torna].
Nota 10: Per il testo integrale delle Web Content Accessibility Guidelines version 1.0 del World Wide Web Consortium, Web Accessibility Initiative si veda http://www.w3.org/TR/WCAG10/ [torna].
Nota 11: In tutta la tabella linee guida fa riferimento alle Web Content Accessibility Guidelines, version 1.0, (WCAG 1.0) della Web Accessibility Initiative del Consorzio Mondiale del Web (W3C/WAI) [torna].