Nel 1211 nel territorio sud-ovest esisteva già un’antichissima Pieve, in contrada Casartino, (ora Fornace) forse fondata, fin dai primi secoli del cristianesimo, dal Vescovo di Senigallia. Il più antico documento conosciuto che parla di questa Pieve è la celebre Bolla di Onorio III del 1223 al Vescovo di Senigallia, dove il Papa, ricostituendo e determinando detta Diocesi, restituiva e dichiarava la Pieve appartenente alla Diocesi come per il passato.
Certamente in questo periodo la Pieve di S. Maria di Casartino estese la sua giurisdizione su quasi tutte le Chiese di questo territorio, compresa la Chiesa di S. Pietro, unica, allora, di questo castello. La giurisdizione della Pieve durò fino alla metà del del XV secolo, quando passò alla Chiesa di S. Pietro.
Alla fine del 1800 fu costruita una nuova chiesa posta sull’area della precedente, con annessa una casa dove risiedeva un sacerdote col titolo di curato, che aveva cura d’anime, dipendente dal Parroco del paese. In essa esisteva, da tempo immemorabile, una Pia Unione o Confraternita, detta del Sacramento.
Negli anni ’70 la vecchia chiesa era pericolante e così venne ricostruita poco lontano una nuova chiesa in stile moderno; nel luogo dove prima esisteva la vecchia chiesa ora è stata posta una croce in ricordo.