Prima Chiesa

    Era situata sulla stessa area dove sorge l'attuale; sappiamo solo che nel XIII secolo era chiesa rettorale dipendente dalla Pievania di S. Maria di Casartino.


Seconda Chiesa

    Eretta nel 1484, era di forma quasi gotica, ma bassa e umida; all'interno vi erano cinque altari: sopra il maggiore era situata l'attuale tela del pittore fiorentino Giovanni Maria Morandi rappresentante la conversione di S. Pie
tro, dipinta nel 1688. Nel primo altare, a destra del presbiterio, vi era l'attuale tela dipinta da Alessandro Ricci di Fermo e rappresentante la Beata Vergine con S. Domenico, S. Caterina da Siena, S. Pietro martire; dietro la tela vi era una nicchia con la statua della Vergine del Rosario. Nel secondo altare, dello stesso lato, vi era un quadro rappresentante la Vergine, S. Antonio abate, S. Antonio di Padova e S. Biagio e sulla sommità una statua della Madonna di Loreto. A sinistra nel primo altare vi era il quadro della Circoncisione di Gesù, ora collocato in sacrestia, circondato da altri piccoli quadri. Nel secondo altare vi era una tela del pittore belvederese Paolo Corbucci rappresentante S. Nicola di Bari che risuscita tre fanciulli trucidati. In ambedue le pareti laterali si vedevano parecchie iscrizioni con stemmi di marmo ricordanti le persone ivi sepolte.


Terza Chiesa

    Il 17 maggio 1790 fu posta la prima pietra e il 23 novembre 1793 fu benedetta e aperta al culto; fu poi consacrata il 26 settembre 1802.

    Il lavoro è su disegno dell'architetto Pasquale Ciarafoni di Fano; di stile settecentesco, maestosa e ben slanci
ata, ha quattro cappelle laterali con altrettanti altari; la volta a tutto sesto è poggiata su un ricco cornicione e vi si aprono cinque finestroni. Sulla facciata a mattone rotato si apre la porta principale in un prospetto di marmo; vi sono poi due porte laterali, l'una, sopra la quale vi è il pulpito, immette nella sacrestia, l'altra, su cui è stata collocata una lapide a ricordo del primo centenario di S. Rufo martire ed a memoria della fondazione e decorazione della chiesa, mette nella via laterale.

    Sulla parete in fondo al presbiterio sta il celebre quadro del Morandi, della vecchia chiesa, circondato da una cornice di marmo e sormontato da un'artistica cimasa.

    Nella prima cappella, a destra del presbiterio, vi è la tela del Ricci, della vecchia chiesa; nella seconda cappella vi è una discreta tela in cui è dipinta l'Addolorata con S. Antonio abate e S. Biagio; nella prima cappella a sinistra del presbiteri
o vi è collocato il corpo di S. Rufo martire e sopra è posto il quadro della Divina Pastora; nel secondo altare vi è una tela rappresentante l'Immacolata, S. Francesco di Paola, S. Andrea da Avellino.

    In fondo alla chiesa, sopra la bussola, vi è l'orchestra con un buon organo del Montecucchi ed in basso, a sinistra di chi entra, si ammira un bel Fonte Battesimale, formato e scolpito in un solo blocco di marmo finemente lavorato.

    La Chiesa Parrocchiale di S. Pietro, fin da quando venne in essa trasferita nel secolo XV la Pievania di S. Maria di Casartino, fu sempre la Chiesa principale e madre di tutte le Chiesa del luogo.

 

S. Pietro Apostolo