Accademia di Fitomedicina e Scienze Naturali

 

Accademia di Fitomedicina e Scienze Naturali

 

 Cacao [Theobroma cacao L.]
Caffè [Coffea arabica L.; Coffea canephora Pierre]
Caglio [Gallium verum L.]
Cajeput [Melaleuca leucadendron]
Calamo aromatico [Acorus calamus L.]

 

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Cacao

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Theobroma cacao L.

 

Inglese: Cacao tree.                             Francese: Cacao.

Tedesco: Kakao-Baum.                          Spagnolo: Cacao.

Famiglia. Sterculiacee.

Habitat e descrizione. E' un albero che può essere alto dai sei ai dieci metri, originario delle regioni tropicali dell'Amazzonia. Porta foglie perenni, alterne, semplici, intere, brevemente picciolate; ha fiori piccoli e rossi, il frutto è una capsula ovale, dalla polpa giallastra contenente grossi semi.

Note storiche. <<S'oggi ti giova/ porger dolci allo stomaco fomenti/ sì che con legge il natural calore/ v'arda temprato, e al digerire ti vaglia/ scegli il brun cioccolatte/ onde tributo/ ti dà il Guatimaltese e  il Coribéo/ ch'ha di barbare penne avvolto il crine>>. Così consigliava, nel XVIII secolo il poeta Giuseppe Parini. Pare siano stati i Maya a coltivare per primi il cacao che, secondo gli Aztechi, era stato donato dal dio Quetzacoalt così che accusassero meno la fatica del lavoro. In Messico, prima di Colombo, veniva usato  come leccornia delle classi ricche; i poveri invece lo consumavano bollito con farina di mais e peperone. I semi scuri del cacao vennero offerti a Cristoforo Colombo, nel corso del suo quarto viaggio, per la prima volta. Nel 1657 nacque a Londra la prima "Casa del cioccolato"; nel 1820 l'olandese Von Houten riuscì a fabbricare la cioccolata solida. Va detto che il cacao, assieme al caffè e al tè, fu considerato come farmaco, celebrato come tonico, diuretico e febbrifugo. In America latina quasi tutte le vivande sono condite con salse piccanti, tra queste è molto apprezzata la "mole", il cui ingrediente principale è proprio il cacao. In America centrale, invece, dai semi di questa pianta, ma della specie, varietà "pec" si ottiene una bevanda molto comune, nutriente e rinfrescante: "el chocolate". Le bibite ottenute con semi tostati e poi macinati di cacao entravano nel cerimoniale religioso degli Indios, da ciò deriva il nome dato da Linneo a questa droga: Theobroma cacao che significa "alimento degli dei". I Cuna, tribù della Colombia, bruciano i semi di cacao come se fosse incenso. Per gli Indios, invece, il cacao calma la sete e la fame, difende dal sole e dall'aria la pelle del viso e, preso a digiuno, preserva per quel giorno dai morsi delle serpi velenose.

Parti usate. Semi.

Componenti principali. Teobromina, caffeina, lipidi (burro di cacao) per circa il 50-55%, acido oleico. Dai semi (che danno la polvere di cacao) fermentati e poi torrefatti, e macinati con l'aggiunta di zuccheri e di aromi (vaniglia e caffè) si ottiene il cioccolato.

Indicazioni terapeutiche. Il cacao ha molteplici virtù: è energetico, leggermente stimolante sul sistema nervoso centrale, diuretico. E', inoltre, aromatico e facilmente digeribile; assieme al cioccolato solubile è un elemento ad alto potere calorico, grazie alla presenza di lipidi e glicidi (a eccezione del cacao amaro). Non è consigliato l'uso del cioccolato alle persone che soffrono di cefalea, di diabete, di disturbi epatici, agli obesi; anche coloro che soffrono di disturbi gastrici e di calcolosi renale ossalica devono aver cautela nel far uso di questo alimento. Il burro di cacao (ottenuto dai semi) entra nelle preparazioni alimentari; applicato localmente favorisce la cicatrizzazione  di ragadi e screpolature. In cosmesi viene usato in creme e prodotti per la  pelle e come protettivo ed emolliente delle labbra.

 

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