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Caglio
(Presuola)
Inglese: Lady's Bedstraw, Cheese-Rennet;
Francese: Gaillet-jaune, Caille-lait-jaune;
Tedesco: echtes Labkraut; Spagnolo: Galio vero.
Habitat e
descrizione. Comune allo
stato selvatico, in Europa, questa pianta erbacea, alta tra i venti e i cinquanta
centimetri, presenta fiori gialli, profumati, raccolti in pannocchie. Porta foglie lineari
e spesso ruvide sulla pagina superiore; il frutto è liscio e glabro, formato da due
acheni. Fiorisce dalla primavera all'autunno.
Note storiche.Targioni Tozzetti così parla del
caglio: <<E' stata lodata questa erba come anodina, diaforetica, astringente, e in
particolare i fiori come antispasmodici in varie malattie nervose, e come sedativi,
diaforetici al pari deo fiori di tiglio; come fu lodata tutta l'erba, o il suo sugo contro
gli isterismi, l'epilessia, l'ematuria, l'epistassi, e le malattie cutanee. Le cime
fiorite si adopravano fresche in dose da due a quattro dramme, infuso in una libbra
d'acqua bollente, perché secche sono inerti. Si pretende che fosse adoprata per
accagliare il latte, ma molti gli negano tal proprietà; tuttavia si crede che il
formaggio di Chester in Inghilterra tanto stimato, debba il suo particolar sapore e colore
ai fiori di questa pianta, che si tengono in infusione nel latte con cui è fabbricato
detto cacio. Gnettard alimentò con le radici di quasto Galium verum, mischiate a
della crusca e a del cavolo, alcune coniglie gravide, e osservò che il loro latte era
divenuto color rosa, e le ossa dei piccoli conigli erano rosse, ma non quelle delle
madri>>.
Parti usate. Sommità fiorite.
Componenti principali. Tannini, sostanze coloranti
presenti sia nelle radici che nei fiori. Glucosidi, acidi organici. Il succo di caglio si
può adoperare per far cagliare (coagulare) il latte da trasformare in formaggio.
Indicazioni terapeutiche. Diuretico, stomachico nell'uso
interno, mentre in quello esterno è cicatrizzante. Si utilizza in infuso o in tintura.
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