Accademia di Fitomedicina e Scienze Naturali

 

Accademia di Fitomedicina e Scienze Naturali

 


Balsamo del Perù [Myroxylon balsamum var. Pereirae]
Balsamo del Tolù [Myroxylon balsamum (L.) Harms]

 

 

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Balsamo del Perù

Balsamo del Perù

Myroxylon balsamum var. Pereirae.

 

Inglese: Peru balsam tree, Peruvian balsam tree.

Francese: Baumier du Pérou.

Tedesco: Perubalsambaum.               Spagnolo: Balsamo peruviano.

 

Famiglia. Leguminose.

Habitat e descrizione. Originaria della costa del Balsamo nel San Salvador (America centrale), è una pianta che si presenta sotto forma di grande albero e che troviamo anche in Honduras, Guatemala e Messico. Ha un caratteristico fusto slanciato che ramifica a due metri dal suolo, le sue foglie sono composte e imparipennate; ha fiori piccoli, raccolti in spighe, biancastri. Il frutto è un legume laminare.

Note storiche. Nel XVII secolo era considerato un fondamentale antiparassitario e cicatrizzante. Il balsamo del Perù fu largamente usato dai popoli del sud America per favorire la cicatrizzazione e la guarigione delle ferite; era così tenuto in considerazione da assumere i connotati di tributo di notevole valore per i capi indigeni. Giuseppe Gazola (1661 – 1715) del balsamo del Perù ci dice: <<Si curerà [ …] bagnando la piaga con bambace intinto nel mio elissero antipestilenziale e balsamico, quale non è ltro che un rettificatissimo spirito di vino con Aloe, Mirra e balsamo vero del Perù fatto nella state e digerito, per molti giorni con li più cocenti raggi del sole, o pure macerato nel verno per un mese chimico, nel letame dei cavalli>>. Il nome <<balsamo del Perù>> deriva dal fatto che l’esportazione di questo prodotto avveniva principalmente dal porto di Lima in Perù.

 

Parti usate. Oleoresina ottenuta dal tronco, dopo essere stato battuto e bruciato.

Componenti principali. Esteri: benzoato di benzile, cinnamato di benzile (la droga di norma contiene circa il 56-66% di questi esteri); sono presenti inoltre cinnamato di cinnamile (stiracina), resina che contiene piccole quantità di vanillina e di acido cinnamico libero. Il balsamo del Perù è un liquido viscoso dall’odore di vaniglia e ha un gusto amaro. E’ totalmente solubile in alcool, ma del tutto insolubile in acqua.

Indicazioni terapeutiche. Non si usa più internamente; ma è impiegato, in tintura o sotto forma di balsamo, localmente come antisettico per la medicazione di ferite e come antiparassitario. Si segnala la possibilità di fenomeni cutanei allergici.

 

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Balsamo del Tolu'

Balsamo del Tolu
Myroxylon balsamum (L.) Harms
Inglese: Tolu balsam balm tree.   Francese: Baumier du Tolu.

Habitat e descrizione. E' un grande albero del Venezuela che può raggiungere i venticinque metri di altezza. Presenta trtonco eretto e corteccia liscia; porta foglie imparipennate, con foglie più piccole ovali, acute, asimmetriche alla base. I fiori bianche sono riuniti in grappoli ascellari e terminali. Il frutto è rappresentato da un legume indeiscente.

Note storiche. Antonio Campana afferma: <<Viene in zucchette, è secco, di colore scuro, e ha odore aromatico e medicamentoso>>. Nella Storia naturale medica (1896) si racconta che: <<Si credeva per l'addietro che il balsamo di Tolù fosse esclusivamente fornito dalla Toluifera balsamum; vi sono senza dubbio più specie e varietà [...]. E' un bell'albero, sempre verde, col tronco terminato da una corona arrotondita di foglie. Il legno è forato da cavità riempite d'oleoresina [...]>>. M. Weir invece descrisse la procedura per raccogliere il balsamo: si praticano nella scorza due incisioni, profonde e oblique, le cui estremità inferiori si incontrano a formare un angolo acuto, al livello del quale si apre una cavità e si fissa una zucca della dimensione e della forma di una tazza da tè. Il raccoglitore versa il contenuto della zucca in sacchi di cuoio che servono a trasportarlo nei porti, ove lo si travasa in cilindri di stagno. Il "salasso" degli alberi si effettua durante otto mesi dell'anno. Il balsamo del Tolù ci arriva quindi sotto forma di resina poco fluida, molle, ma non vischiosa.

Parti usate. Oleoresina ottenuta per incisione della corteccia.

Componenti principali. L'oleoresina è composta, per circa 80%, da resina che contiene esteri benzoici e cinnamici del toluresinotannolo. La droga ha una buona quantità di acido benzoico e cinnamico liberi. Sono presenti inoltre esteri quali il benzoato e cinnamato di benzile, una piccola quantità di vanillina. Eugenolo, acido ferulico, alcoli e triterpenoidi (in notevole quantità) sono gli altri componenti della pianta.

Indicazioni terapeutiche. Espettorante  nelle affezioni dell'apparato respiratorio, balsamico, antisettico delle vie urinarie (cistiti, uretriti). Si utilizza sotto forma di sciroppi, estratti fluidi, tinture idroalcoliche.

 

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