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Palazzo Vescovile
La diffusione del Cristianesimo risale a prima di Costantino
La diffusione del Cristianesimo nel territorio dell'Arcidiocesi Arborense, rimonta a fase precostantiniana.
Le foranie della Diocesi di Oristano
La Diocesi di Oristano comprende 85 parrocchie, le quali a loro volta sono raggruppate in 9 vicariati foranei.Ogni vicaria elegge un vicario foraneo da proporre al vescovo come rappresentante ufficiale della zona pastorale.Queste le foranie:
Oristano Busachi Cabras Ghilarza Isili Laconi Milis S.Giusta Sorgono
Fordongianus: S. Lussorio
La Passio Sancti Luxurii, di redazione altomediovale, documenta una comunità cristiana in età dioclezianea (284-
Sede del giornale diocesano
"L'ARBORENSE" ex "VITA NOSTRA"
Tharros: rovine e mare
A Tharros sono documentati, tra il IV e il V secolo, i cristiani Karissimus (lodato per avere seguito i precetti di Cristo) e Beneria. A San Salvatore di Cabras è documentato Gaudentius. A Fordongianus restano segnati i nomi di Juliana, Petrus, Miccina, Flavius Rogatianus e Ingenua. Edifici chiesastici sorsero sia nelle città (Tharros, Forum Trajani), sia nelle campagne.A Nurachi, (antica Annuagras) sorge la Ecclesia Sancti Joannis, con battistero; a Cabras sorgono le chiese di San Giorgio e San Saturno; a San Vero Milis la chiesa di San Lorenzo; a Narbolia la chiesa di Sant'Andrea di Pischinappiu; a Bonarcado la chiesa della Vergine.
Santa Giusta: Basilica
Altra "ecclesia" (assemblea dei cristiani), precedente la concessione del culto pubblico e ristiano ad opera di Costantino e Licinio (313 d.C.), deve supporsi ad Othoca (l'attuale Santa Giusta), che serba la memoria delle sante Giusta, Giustina ed Enedina, testimoni della propria fede cristiana durante una delle persecuzioni.
L'organizzazione ecclesiastica
L'organizzazione ecclesiastica nel territorio arborense è documentata a partire dal 484. Al Concilio di Cartagine, celebratosi in quell'anno per ordine di Unnerico, parteciparono anche i vescovi di Forum Trajani (Martinianus) e di Senafer-
Nel medesimo VI secolo ressero la Sede episcopale di Forum Trajani i vescovi Victore e Stefanus; mentre Helia fu probabilmente presule forotraianense nel secolo successivo. La geografia di Giorgio di Cipro, del VII secolo, offre l'elenco delle città della Sardegna dotate di cattedra episcopale: Karales, Turris, Senafer-
1070: trasferimento da Tharros in Oristano
Oristano: Cattedrale
Lo storico Gianfrancesco Fara traeva da un perduto"Condaghe" la notizia del trasferimento in Oristano, verso il 1070, dell'Judex Arborensis Orzocco de Zori e dell'Archiepiscopus Arborensis et Thirrensis, ossia del Giudice di Arborea e dell'Arcivescovo Arborense e Tharrense.
Cattedrale: cappella gotica XIV sec
La Chiesa della Beata Vergine Assunta di Aristianis, di origine Bizantina, fu allora elevata alla dignità di Cattedrale. Poiché non fu tramandato il nome del presule arborense che portò la sede vescovile da Tharros ad Oristano nel 1070, il primo Arcivescovo arborense a noi noto rimane il Theodorus, assegnato dal Fara al 1125 e documentato, probabilmente, anche da un sigillo plumbeo rinvenuto a San Giorgio di Cabras. Nell'Atto di Fondazione del Monastero camaldolese di Bonarcado, ai primordi del XII secolo, compare il nome dell'Arcivescovo Homodeus; tuttavia il primo documento ufficiale, steso nella stessa Cattedrale Arborense dal presule Pietro, porta la data del 1131. 1503: Ampliamento
Cattedrale: L'Annunziata
La Chiesa Arborense, ampliatasi nel 1503 fino a comprendere il territorio della soppressa diocesi di Santa Giusta, in tutti questi secoli ha sempre sostenuto, con i suoi Pastori, la lenta e travagliata crescita della comunità di Oristano e della vasta provincia ecclesiastica. Tanto le guerre gloriose per l'indipendenza dello Stato Arborense quanto le penose vicende di carestie e pestilenze, hanno sempre visto la Chiesa che è in Oristano intensamente partecipe delle vicissitudini dei suoi figli, animata dal proposito di guidarli e confermarli nel cammino della Fede.
Raimondo Zucca