In
merito alla Procedura di cui all’oggetto, alla procedura di
pubblicazione in senso stretto ed ai suoi contenuti, gli scriventi
comitati hanno presentato alcune osservazioni (come risulta dalla
prosecuzione evidenziata per il Ministero dell’Ambiente e della Tutela
del Territorio) le quali, nonostante fossero ponderate e pertinenti
e ritenute molto importanti dai cittadini residenti nelle aree coinvolte
dalle opere di cui all’oggetto (“By-Pass”), non solo non sono state
prese in alcuna considerazione dalle Amministrazioni competenti,
centrali e locali, ma non hanno nemmeno avuto alcun riscontro.
Tant’è, che il
progetto di cui trattasi attualmente trovasi “sic et simpliciter” presso
il CIPE per la sua valutazione economica.
Noi
riteniamo che, fra i tanti rischi, inconvenienti e problemi derivanti
da tale “By-Pass” individuati, evidenziati e segnalati con le
osservazioni di cui sopra, l’opera di cui trattasi, per la sua
ubicazione vicinissima all’Aeroporto di Ancona – Falconara,
possa creare rischi gravissimi per il traffico aereo –
peraltro in continuo incremento – che si sviluppa nel suddetto scalo
aeroportuale. Ma sembrerebbe che le Autorità Aeronautiche competenti non
solo non siano state interpellate per un parere di merito, ma
addirittura non siano state nemmeno informate; e sembrerebbe, altresì,
che nessuna delle Amministrazioni interessate a tale opera – Regione
Marche, Comune di Falconara, RFI Italia, ecc. – si sia preoccupata
dell’assenza di tali pareri (e se fosse così sarebbe molto grave!).
Poiché a nostro avviso, l’eventuale assenza di un parere delle Autorità
Aeronautiche ci appare come una grande lacuna nel meccanismo necessario
per la approvazione e la realizzazione del progettato “BY-PASS”, qualora
questo parere non fosse effettivamente acquisito agli atti, abbiamo,
NOI, interpellato un esperto del settore, per conoscere quali
conseguenze negative e/o rischi può comportare la realizzazione delle
opere di cui trattasi nelle immediate vicinanze di un aeroporto ed in
particolare della sua pista di atterraggio.
Rilevato che qualche rischio e pericolo per il traffico aereo l’opera di
cui trattasi può provocarli e che fosse indispensabile che le Autorità
Aeronautiche fossero al corrente della questione, abbiamo ritenuto più
che opportuno, NOI, di informare, con la presente, le
Amministrazioni e gli Enti in indirizzo competenti, perché riteniamo
proprio che la realizzazione del sopraccitato, cosiddetto, “By-Pass”
costituisca una vera e propria “iattura” ed una grave minaccia non solo
per la popolazione locale e per l’ambiente, ma, soprattutto, per la
sicurezza in generale di persone e cose.
In realtà, nelle nostre osservazioni inviate,
oltre che al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio
-Dipartimento per la Protezione Ambientale -Direzione per la Valutazione
di Impatto Ambientale in indirizzo, anche Al Ministero per i Beni e le
Attività Culturali e Alla Regione Marche, noi avevamo
rappresentato, fra i tanti problemi derivanti dalla realizzazione
dell’opera di cui trattasi, quanto segue:
…….. OMISSIS ……..
Impatto sulle condizioni di rischio
La
diminuzione del rischio di interazione ferrovia-raffineria lascia aperte
molte delle attuali condizioni di rischio e ne apre di nuove.
Tra
le situazioni di rischio non risolte:
…….. OMISSIS ……..
Tra le nuove
situazioni di rischio:
Ma, come sopra
accennato, le nostre osservazioni non sono apparse degne di alcuna
considerazione.
In merito alla
problematica, trasmettiamo l’unita
relazione (All.1) che, su nostri
incarico e richiesta, ha redatto l’esperto da noi interpellato, la quale
potrà essere senz’altro un punto di partenza per la valutazione più
approfondita della questione da parte di codeste Amministrazioni ed
Enti.
In aggiunta intendiamo
evidenziare che il Comitato Tecnico Regionale nel dicembre 2002, in
sede di istruttoria del rapporto di sicurezza redatto dalla
raffineria API ai sensi del D.Lgs 334/92, aveva evidenziato la
pericolosità della vicinanza tra aeroporto e raffineria, specie in
considerazione del forte incremento del traffico aereo nello scalo
falconarese:
CTR – verbale riunione 10.12.02 –
istruttoria del rapporto di sicurezza ai sensi del D.Lgs 334/99 - pag.5
Interazioni con il traffico aereo
I valori delle probabilità di impatto di
aeromobili sono dello stesso ordine di grandezza di altri eventi
incidentali riportati nel RdS; tale interazione deve essere presa in
debita considerazione, anche per il fatto che tali valori sono
direttamente proporzionali al numero delle movimentazioni.
La probabilità di impatto da parte di
velivoli leggeri è circa 4,5 volte superiore a quella dei velivoli
commerciali.
Per quanto sopra si sottoporrà
all’attenzione delle autorità competenti l’opportunità di far atterrare
e decollare il traffico aeroportuale leggero lato Chiaravalle,
eventualmente attrezzando sul breve-medio termine la testata 04, fermo
restando la normativa in materia di inquinamento da rumore aeroportuale.
Probabilità di incidente aereo in fase di
atterraggio:
veivoli commerciali : 3,4*10-5
veivoli leggeri : 1,52*10-4
Probabilità che si sviluppi un rilascio
di prodotto infiammabile interessante la linea ferroviaria:
(top event n.7) : 2,0*10-2
Innesco fornito dal treno (innesco diretto) : 9*10-5
Innesco fornito da impianti di raffineria (innesco in coincidenza) :
1,3*10-4
Riguardo all’incremento
del numero delle movimentazioni, possiamo assumere i dati forniti da
Aerdorica relativi agli anni 2002-2003.
Nel 2003 il movimento
complessivo nell’aeroporto Raffaello Sanzio è stato di 522.373 unità;
con un incremento rispetto all’anno precedente del 12,62%.
A fronte di una
situazione di rischio che si aggrava sensibilmente di anno in anno, gli
studi ed i programmi sviluppati nell’ambito dell’Area ad Elevato Rischio
di Crisi Ambientale di Ancona , Falconara e bassa valle dell’Esino, non
sembrano prendere in considerazione la gravità del problema.
Inoltre, sulla
base delle notizie divulgate dalla stampa, è noto che già, per ben tre
volte, nell’arco di pochi anni, si sono verificati incidenti in fase di
atterraggio all’Aeroporto di Ancona – Falconara di cui due con
conseguenze tragiche:
-
il 25 giugno
del 1996;
-
il 31
gennaio del 2000;
-
il 2 gennaio
del 2005.
Ed a tale
proposito desideriamo inviarvi, in allegato (All.
2,
3,
4 e
5), copia
della rassegna stampa che ricorda tali eventi luttuosi ed evidenzia
quale situazione di grave rischio esista nell’area in questione.
Ci si chiede
se di questa frequenza incidentale documentata si sia tenuto conto nella
determinazione delle probabilità di incidente rilevante o se queste
siano frutto soltanto dell’applicazione di formule teoriche rispetto
alle quali, alla luce dei fatti, occorrerebbe verificare la correttezza
e la completezza dei dati di analisi.
Ci si chiede
anche, più concretamente, che cosa sarebbe successo se il 31 gennaio
2000, nel luogo di impatto dell’aereo con il terreno, fosse stato già
stato realizzato il by pass della linea ferroviaria adriatica …
In conclusione
noi riteniamo che autorizzare la costruzione del “By-Pass ferroviario”
nella zona scelta dalla Regione Marche, dal Comune di Falconara e da RFI
Italia con l’avallo, forse, non lo sappiamo, del Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti, sia un grave errore che pregiudichi la
situazione di rischio di una zona già “ricca” di situazioni e di minacce
che mettono a repentaglio la salute e l’incolumità pubblica; e chi
dovesse inopinatamente farlo si assumerà una pesante responsabilità
ALLEGATI:
COMITATO 25 AGOSTO
COMITATO DEL QUARTIERE VILLANOVA
COMITATO DEL QUARTIERE FIUMESINO
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