
IL SECONDO LIBRO
DEL DIALOGO DETTO STREGA
del signore
Giovanfrancesco Pico dalla Mirandola & c.,
volgariggiato dal ven. P. F. Leandro delli Alberti
bolognese.
Le persone ragionano.
Dicasto, Apistio, Strega, Fronimo.
DICASTO O siatte e' ben venuti. A tempo
seti giunti, conciosia che hora hora serà condutto fuori della pregione la
strega, e serà menata avanti di noi.
APISTIO Ecco ecco, che è menata legata.
STREGA Eimè, eimè. In questo modo serva si le promissioni? Per qual cagione
vuoleti martoriare quella che già ha confessato?
APISTIO Deh, buona donna, non è stato portato qui veruna cosa da tormentarti.
Vero è che Fronimo et io siamo venuti qui solamente per vederti et udirti, et
anchor per aiutarti quanto potremo.
FRONIMO In verità, così è come ha detto Apistio.
STREGA Deh, quanto gravemente mi martoriano coteste manette di ferro e cotesti
nodi e groppi delle legature. Deh, che io ho paura, non mi sien dati maggiori
tormenti.
FRONIMO Ti priego, Dicasto, comanda che sia sciolta.
DICASTO Io son contento. O cavaliere, su presto, sciogliela.
STREGA Hormai cominciarò un poco di ripigliar li spiriti.
DICASTO Sta pur di buona voglia, perché ti prometto di non mancare in veruna
cosa di quello che ti ho promesso, pur che tu serva le promissioni di dire il
vero, senza bugia, e di narrare ogni cosa a punto di quello serai interrogata.
Siché, racconta il tutto interamente.
STREGA Vi prometto di servare quello che vi ho promesso liberamente senza alcuna
menzogna.
DICASTO Dunque comencia di narrare quelle cose le quali l'altro giorno, et
anchora hieri su il tardo, a me solo confessasti, scrivendole il notaio.
STREGA Se voi le ramentarete e le reducerete a memoria colle vostre
interrogationi, responderò con quel ordine che voreti.
DICASTO Addimandati voi, Apistio e Fronimo. Son contento la posseti interrogare,
conciosia che hoggi sarà vostro questo spettacolo e cotesta impresa. Ma egli è
ben vero che voglio esservi presente acciò la ammonisca, se uscisse fuori della
carreggiata (sicome si suole dire), che ritorni alla via drita.
APISTIO Hor su, strega, dimmi: andasti mai al giuoco di Diana, overo di
Herodiade?
STREGA Sì, sono bene andata al giuoco, ma che'l sia o di Diana, o di Herodiade
non il so. Conciosia che più non ho udito ramentare quelli giuochi.
FRONIMO Già te dissi hieri, Apistio, come il demonio ingannava l'huomeni in
diversi modi. Il perché in quel tempo, nel quale era adorata Diana dalle genti
et era molto honorato e glorioso il nome di quella per il mondo, pareva una
eccellente cosa di potervi essere annoverato fra le compagne di essa Diana.
Benché imperò fossero dette vergini, nondimeno erano chiamate Nimphe, cioè
spose, e così le piaceva di essere addimandate spose, ma maggiormente le
aggradiva lo effetto et opra, ben che non fusse cercata con legitimo rito e
costume. Conciosia
