Riscontri attuali

Un controllo presso l'Archivio Storico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (CCIAA) di Milano documenta come tra la fine del 1800 ed i primi decenni del 1900 si sia avuta l'apertura di piccole attività commerciali o artigianali a nome Saracchi. Attività poi terminate, per non so quali motivi, e "cessate" d'ufficio dall'iscrizione alla CCIAA nel 1951 a seguito dell'aggiornamento delle iscrizioni all'Albo.

Attualmente alla CCIAA di Milano, e provincia, risultano iscritte 29 imprese commerciali intestate a Saracchi, mentre in altre provincie se ne riscontrano 17.



Altre presenze

A Roma si trova una  piccola comunità di Saracchi.

Ci risulta, inoltre, che un gruppo di Saracchi è presente in Emilia. Di questo "ramo" abbiamo contattato il Prof. Franco Saracchi, figlio di Prospero Saracchi, di Bibbiano (Reggio Emilia), il quale si trasferisce a Milano nei primi decenni del 1900

Per quel che riguarda la presenza di Saracchi/Sarachi fuori dall'Italia, verso la fine del 1800 un Antonio Sarachi ed il figlio Santos (nato a Genova nel 1841) sono emigrati in Sud America. Oggi i loro discendenti si ritrovano principalmente in Argentina, dove sono anche chiamati Saraqui, storpiatura fonica del cognome in lingua locale

Cesare Saracchi Jr., commerciante di mobili in pelle con negozio a Milano in via Manzoni, nel 1947 si trasferisce in Brasile e li si trovano tuttora suoi discendenti, mentre a Milano rimane un altro ramo collaterale.

Si ha notizia della presenza di una "colonia"di Saracchi anche in Svizzera (con "ramificazioni" in Francia, Canada e, forse, anche in Cina).

Resta da verificare quali collegamenti esistono tra i di Sarachi, i Saracchi/Sarachi orafi intagliatori di Milano, i Saracchi di Corbetta e Milano e quelli della provincia di Novara i Sarachi in Argentina di origine ligure, i Saracchi del Brasile, i Saracchi in Svizzera, i Saracchi romani ed i Saracchi emiliani.