Cenni storici
L'Eye
Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR) è un approccio psicoterapico creato dalla Psicologa
americana Francine Shapiro nel 1987. Chiamato inizialmente "EMD",
era originariamente concepito come uno strumento utile a persone
con Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD) in quanto l'impiego
di determinati movimenti oculari sembrava consentire un rapido ed
efficace effetto decondizionante nei confronti delle memorie traumatiche
presentate dai reduci di guerra e dalle vittime di stupro. Successivamente
la metodica è stata via via affinata concettualmente ed empiricamente,
mutando il nome in "EMDR" nel momento in cui la Shapiro
si è resa conto che la procedura da lei creata produceva molto
di più di una semplice desensibilizzazione, modificando profondamente
la rete di informazioni e ricordi connessa al trauma oggetto dell'intervento
(Shapiro, 1995). Questa comprensione si è accompagnata ad
una più fine articolazione della metodica. L'EMDR, inoltre,
si è trasformata progredendo su due versanti: 1) da un lato,
con un approccio estremamente pragmatico, ha incorporato al suo interno
spunti teoretici ed applicativi provenienti da differenti paradigmi
psicoterapeutici allo scopo di potenziarne l'efficacia e la flessibilità (Shapiro,
1995); 2) dall'altro lato, il punto precedente ha consentito l'applicabilità della
metodica ben oltre i limiti dell'originario ambito del PTSD.
Attualmente nei differenti Paesi del mondo le persone che hanno
effettuato un training organizzato dall'EMDR Institute sono più di
35.000.
|