Psicotraumatologia
Disturbi di Personalità
 
 
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Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, IVª Edizione, un Disturbo di Personalità «rappresenta un modello di esperienza interiore e di comportamento che devia marcatamente rispetto alle aspettative della cultura dell'individuo, è pervasivo e inflessibile, esordisce nell'adolescenza o nella prima età adulta, è stabile nel tempo, e determina disagio o menomazione»

La presenza di Disturbi di Personalità in persone che hanno subito esperienze traumatiche o stressanti è molto frequente. E' difficile capire esattamente in quale modo si origini un determinato Disturbo di Personalità in funzione di determinate esperienze. Infatti, sembra probabile che i Disturbi di Personalità siano il risultato dell'interazione fra diversi fattori: 1) caratteristiche temperamentali geneticamente determinate; 2) crescita in condizioni familiari disagevoli o francamente patologiche e/o presenza di esperienze traumatiche; 3) grado di accettabilità sociale delle proprie caratteristiche temperamentali (ad esempio, le caratteristiche di personalità di una persona ansiosa e paurosa possono essere più facilmente accettate all'interno di una cultura tradizionale o contadina, rappresentata da ruoli sociali rigidi, da elevata prevedibilità delle relazioni sociali, dalla non necessità di allontanarsi dal luogo di residenza) e conseguenza che le proprie caratteristiche temperamentali generano a livello delle interazioni sociali. Secondo Paris (1996), «I fattori biologici determinerebbero la forma specifica che prenderà la patologia della personalità. I fattori psicologici e quelli sociali avrebbero un effetto meno specifico nel determinare se una determinata vulnerabilità porterà ad un disturbo conclamato».

Il legame fra esperienze traumatiche e Disturbi di Personalità non si esaurisce nel punto 2), ovvero nella presenza di esperienze traumatiche o disagevoli che contribuiscono allo sviluppo del Disturbo di Personalità, ma con ogni probabilità le caratteristiche disturbate di personalità:

- influenzano il significato attuale e successivo delle passate esperienze traumatiche;
- influenzano il decorso o l'espressione dei disturbi post-traumatici;
- aumentano la vulnerabilità di una persona a sviluppare disturbi post-traumatici;
- contribuiscono al mantenimento di disturbi post-traumatici;

Nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, IVª Edizione, i Disturbi di Personalità sono raccolti in tre gruppi in base ad analogie descrittive, ma questo sistema di raggruppamento, sebbene utile in alcune situazioni di ricerca e didattiche, presenta serie limitazioni, e non è stato coerentemente validato. Inoltre, gli individui frequentemente presentano una concomitanza di Disturbi di Personalità appartenenti a gruppi diversi.

Il gruppo A include i Disturbi di Personalità Paranoide, Schizoide e Schizotipico. Gli individui con questi disturbi spesso appaiono strani o eccentrici.

Il gruppo B include i Disturbi di Personalità Antisociale, Borderline, Istrionico e Narcisistico. Gli individui con questi disturbi spesso appaiono amplificativi, emotivi o imprevedibili.

Il gruppo C include i Disturbi di Personalità Evitante, Dipendente, e Ossessivo-Compulsivo. Gli individui con questi disturbi appaiono spesso ansiosi o paurosi.

Alcuni dei Disturbi di Personalità più frequentemente associati ad esperienze traumatiche o stressanti sembrano essere i seguenti:

Disturbo Borderline di Personalità
Disturbo Antisociale di Personalità
Disturbo Istrionico di Personalità
Disturbo Evitante di Personalità
Disturbo Dipendente di Personalità

Disturbo Borderline di Personalità
Si tratta di un Disturbo di Personalità altamente correlato con presenza di crescita in famiglie emotivamente disturbate, con scarsa coesione, con traumi, lutti in età evolutiva, abusi sessuali. Spesso è un disturbo difficile da trattare sia psicoterapeuticamente che farmacologicamente, abitualmente necessitante di interventi psicoterapeutici di lunga durata.

Viene diagnosticato dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, IVª Edizione, nel modo seguente:

A. Una modalità pervasiva di instabilità delle relazioni interpersonali, dell'immagine di sè e dell'umore e una marcata impulsività, comparse nella prima età adulta e presenti in vari contesti, come indicato da uno (o più) dei seguenti elementi:

1) sforzi disperati di evitare un reale o immaginario abbandono. Nota Non includere i comportamenti suicidari o automutilanti considerati nel Criterio 5.

2) un quadro di relazioni interpersonali instabili e intense, caratterizzate dall'alternanza tra gli estremi di iperidealizzazione e svalutazione.

3) alterazione dell'identità: immagine di sè e percezione di sè marcatamente e persistentemente instabili

4) impulsività in almeno due aree che sono potenzialmente dannose per il soggetto, quali spendere, sesso, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate). Nota: non Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, IVa Edizione, i comportamenti suicidari o automutilanti considerati nel Criterio 5.

5) ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari, o comportamento automutilante.

6) instabilità affettiva dovuta a una marcata reattività dell'umore (per es., episodica intensa disforia, irritabilità o ansia, che di solito durano poche ore, e soltanto raramente più di pochi giorni)

7) sentimenti cronici di vuoto

8) rabbia immotivata e intensa o difficoltà a controllare la rabbia (per es., frequenti accessi di ira o rabbia costante, ricorrenti scontri fisici)

9) ideazione paranoide, o gravi sintomi dissociativi transitori, legati allo stress.

Disturbo Antisociale di Personalità
Si tratta di un Disturbo di Personalità altamente correlato con la presenza di una crescita all'interno di un nucleo familiare problematico, disgregato, patologico. E' notevolmente resistente alla totalità degli interventi psicoterapeutici attualmente conosciuti . Esiste qualche margine per intervenire terapeuticamente solo quando le caratteristiche di personalità pongono la persona nella assoluta necessità di curarsi, come nel caso di persone tossicodipendenti che scelgono di farsi curare da una Comunità Terapeutica.

Viene diagnosticato dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, IVª Edizione, nel modo seguente:

A. Un quadro pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri, che si manifesta fin dall'età di 15 anni, come indicato da tre (o più) dei seguenti elementi:

1) incapacità di conformarsi alle norme sociali per ciò che concerne il comportamento legale, come indicato dal ripetersi di condotte suscettibili di arresto

2) disonestà, come indicato dal mentire, usare falsi nomi, o truffare gli altri ripetutamente, per profitto o per piacere personale

3) impulsività o incapacità di pianificare

4) irritabilità e aggressività, come indicato da scontri o assalti fisici ripetuti

5) inosservanza spericolata della sicurezza propria e degli altri

6) irresponsabilità abituale, come indicato dalla ripetuta incapacità di sostenere una attività lavorativa continuativa, o di far fronte ad obblighi finanziari

7) mancanza di rimorso, come indicato dall'essere indifferenti o dal razionalizzare dopo avere danneggiato, maltrattato o derubato un altro

B. L'individuo ha almeno 18 anni.

C. Presenza di un Disturbo della Condotta con esordio prima dei 15 anni di età.

Disturbo Istrionico di Personalità
Viene diagnosticato dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, IVª Edizione, nel modo seguente:

A. Un quadro pervasivo di emotività eccessiva e di ricerca di attenzione, che compare entro la prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi:

1) è a disagio in situazioni nelle quali non è al centro dell'attenzione
2) l'interazione con gli altri è spesso caratterizzata da comportamento sessualmente seducente o provocante
3) manifesta un'espressione delle emozioni rapidamente mutevole e superficiale
4) costantemente utilizza l'aspetto fisico per attirare l'attenzione su di sè
5) lo stile dell'eloquio è eccessivamente impressionistico e privo di dettagli
6) mostra autodrammatizzazione, teatralità, ed espressione esagerata delle emozioni
7) è suggestionabile, cioè, facilmente influenzato dagli altri e dalle circostanze
8) considera le relazioni più intime di quanto non siano realmente.

Disturbo Evitante di Personalità
Viene diagnosticato dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, IVª Edizione, nel modo seguente:

A. Un quadro pervasivo di inibizione sociale, sentimenti di inadeguatezza, e ipersensibilità al giudizio negativo, che compare entro la prima età adulta, ed è presente in una varietà di contesti, come indicato da quattro (o più) dei seguenti elementi:

1) evita attività lavorative che implicano un significativo contatto interpersonale, poichè teme di essere criticato, disapprovato, o rifiutato

2) è riluttante nell'entrare in relazione con persone, a meno che non sia certo di piacere

3) è inibito nelle relazioni intime per il timore di essere umiliato o ridicolizzato

4) si preoccupa di essere criticato o rifiutato in situazioni sociali

5) è inibito in situazioni interpersonali nuove per sentimenti di inadeguatezza

6) si vede come socialmente inetto, personalmente non attraente, o inferiore agli altri

7) è insolitamente riluttante ad assumere rischi personali o ad ingaggiarsi in qualsiasi nuova attività, poichè questo può rivelarsi imbarazzante.

Disturbo Dipendente di Personalità
Viene diagnosticato dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, IVª Edizione, nel modo seguente:

Una situazione pervasiva ed eccessiva di necessità di essere accuditi, che determina comportamento sottomesso e dipendente e timore della separazione, che compare nella prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi:

1) ha difficoltà a prendere le decisioni quotidiane senza richiedere una eccessiva quantità di consigli e rassicurazioni

2) ha bisogno che altri si assumano le responsabilità per la maggior parte dei settori della sua vita

3) ha difficoltà ad esprimere disaccordo verso gli altri per il timore di perdere supporto o approvazione. Nota Non includere timori realistici di punizioni

4) ha difficoltà ad iniziare progetti o a fare cose autonomamente (per una mancanza di fiducia nel proprio giudizio o nelle proprie capacità piuttosto che per mancanza di motivazione o di energia)

5) può giungere a qualsiasi cosa pur di ottenere accudimento e supporto da altri, fino al punto di offrirsi per compiti spiacevoli

6) si sente a disagio o indifeso quando è solo per timori esagerati di essere incapace di provvedere a se stesso

7) quando termina una relazione stretta, ricerca urgentemente un'altra relazione come fonte di accudimento e di supporto

8) si preoccupa in modo non realistico di essere lasciato a provvedere a se stesso.