Psicotraumatologia
Disturbi Dissociativi
 
 
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La caratteristica essenziale dei Disturbi Dissociativi è la sconnessione delle funzioni integrate, della coscienza, della memoria, della identità o della percezione dell'ambiente. Le alterazioni possono essere improvvise o graduali, transitorie o croniche. Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, IVa Edizione, prevede la presenza dei seguenti Disturbi Dissociativi, abbastanza frequentemente connessi all'esperienza di eventi traumatici o stressanti: 
  • Amnesia Dissociativa, che è caratterizzata dalla incapacità di rievocare importanti notizie personali, che è usualmente di natura traumatica e stressogena, e che risulta troppo estesa per essere spiegata con una normale tendenza a dimenticare;
  • Fuga Dissociativa, che è caratterizzata dall'allontanamento improvviso e inaspettato da casa o dall'abituale posto di lavoro, accompagnato dalla incapacità di ricordare il proprio passato e da confusione circa la propria identità personale, oppure dalla assunzione di una nuova identità;
  • Disturbo Dissociativo dell'Identità (precedentemente Disturbo da Personalità Multipla), che è caratterizzato dalla presenza di due o più distinte identità o stati di personalità che in modo ricorrente assumono il controllo del comportamento del soggetto, accompagnato da una incapacità di ricordare importanti notizie personali che è troppo estesa per essere spiegata con una normale tendenza a dimenticare;
  • Disturbo di Depersonalizzazione, che è caratterizzato dal sentimento persistente o ricorrente di essere staccato dal proprio corpo o dai propri processi mentali, mentre rimane intatto il test di realtà;
  • Disturbo Dissociativo Non Altrimenti Specificato, che è stato incluso per registrare i disturbi in cui la manifestazione principale è un sintomo dissociativo, ma che non soddisfano i criteri per nessun Disturbo Dissociativo Specifico.

Sintomi dissociativi sono inclusi anche nei criteri per il Disturbo Acuto da Stress, il Disturbo Post-Traumatico da Stress, e il Disturbo di Somatizzazione. La diagnosi aggiuntiva di Disturbo Dissociativo non viene emessa se i sintomi dissociativi si manifestano esclusivamente nel corso di uno di questi disturbi. In alcune classificazioni le reazioni di conversione vengono considerate fenomeni dissociativi; tuttavia nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, IVa Edizione, il Disturbo di Conversione è stato inserito nella sezione "Disturbi Somatoformi" per sottolineare l'importanza di tenere in considerazione le condizioni mediche generali o neurologiche ai fini della diagnosi differenziale.

Secondo Briere (1997) potrebbe essere effettivamente utile considerare i disturbi dissociativi come entità relativamente indipendenti, che condividono solamente il più importante meccanismo sottostante: la modificazione difensiva della coscienza o dell'esperienza come modo per ridurre il contatto con stimoli emotivamente disturbanti (tipicamente connessi al trauma). Il modo specifico con cui questo evitamento viene compiuto da un dato individuo, tanto quanto l'estensione dell'evitamento, determina il tipo di diagnosi.