Tra i cortisonici, l'unico ad avere attualmente ottenuto approvazione da parte del Ministero della Sanità è l'Ozurdex, desametasone in forma a lento rilascio. Numerosi altri cortisonici, con indicazioni analoghe o diverse, sono allo studio e saranno disponibili nel prossimo futuro: tra questi il triamcinolone, un cortisonico a lento rilascio rivelatosi molto utile nel trattamento di forme resistenti di edema maculare da solo o in associazione con gli anti-VEGF.
I farmaci cortisonici (anche detti corticosteroidi) sono tutti derivati dell'ormone originale (il cortisone) e si differenziano tra loro sostanzialmente per potenza e durata d'azione. Il desametasone, ad esempio, ha una potenza anti-infiammatoria 30 volte maggiore del cortisone ma una durata d'azione di poche ore.
Gli impianti a lento rilascio sono nati proprio per ovviare a quest'ultimo problema: il farmaco è inglobato in un polimero completamente biodegradabile, che sciogliendosi lentamente libera desamtasone per circa 6 mesi.
Giova qui ricordare che il triamcinolone per uso intravitreale (nome commerciale: Vitreal-S) è attualmente approvato dal Ministero della Sanità solo per uso intra-operatorio: il suo utilizzo al di fuori di tale ambito è, quindi, da considerarsi sperimentale.
Ozurdex: indicazioni, risultati ed eventi avversi
In Italia l'impianto di Ozurdex è approvato unicamente per l'edema maculare secondario ad occlusione venosa retinica.
La risposta massima in termini di miglioramento visivo è osservabile 60 giorni dopo l'impianto; a partire da quel momento, si ha una lenta flessione in termini di risultato sia anatomico che funzionale. Tuttavia, una risposta positiva è ottenibile ripetendo l'impianto dopo 6 mesi.
Risultati molto promettenti sono stati osservati, a livello sperimentale, anche in altre malattie maculari ed in particolare nell'edema maculare diabetico.
I principali eventi avversi sono quelli tipici dei corticosteroidi: aumento della pressione intraoculare e cataratta. Gli studi pilota hanno tuttavia evidenziato come l'aumento di pressione sia sostanzialmente gestibile con terapia locale (colliri) e, soprattutto, sia reversibile al termine dei 6 mesi di funzionamento dell'impianto. L'eventuale comparsa o progressone della cataratta è suscettibile di trattamento chirurgico.
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Pagina aggiornata il: 9 Ottobre 2011
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