ERBARIO

SPIREA

E' LA REGINA DEI PRATI A CUI DAVVERO SI PUO' ESSERE GRATI

La casa sul fiume si chiama Strömdalen. Qui veniva cento anni prima la gente del paese a comprare la farina, lo zucchero e il caffè. Un vago profumo si attardava ancora nella soffitta, un profumo di spezie misto a vecchi bauli, slittini e sci con le cinghie di cuoio . ……………………. Nel giardino la spirea spargeva candide lacrime di gioia…… 

Da "Rosso profondo. Poesie di Eva Ermenz" traduzione di Antonella Dolei. Stoccolma. STRÖMDALEN 1956. RICORDI.

SCHEDA BOTANICA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


La Spirea ulmaria è la pianta che l'umanità del XIX secolo dovrebbe più ringraziare: è infatti da questa che nasce l'Aspirina. L'acido acetilsalicilico (la famosa aspirina), è una sostanza che è stata prodotta chimicamente, cercando di imitare ciò che in natura esiste già; infatti la si trova in due piante, nel Salice (Salix alba) e nella Spirea (Spirea ulmaria), che hanno dato anche il loro nome, sia quello chimico che quello commerciale, a questa molecola; da Salice è derivato il nome salicilico, da Spirea quello di aspirina. E' da osservare che spesso la natura è più efficace dei tentativi di copiarla: infatti, accade che con la sostanza naturale non si hanno tutti gli effetti collaterali che con il prodotto chimico e si può assumere anche per lunghi periodi. L'effetto della pianta completa è diverso da quello della molecola isolata, che n'è stata tratta: mentre la sostanza di sintesi ha un effetto più immediato e la sua azione dura solo qualche ora, la pianta è forse più lenta nell'esplicitare il suo beneficio, ma gli effetti sono più duraturi, e assunta per lunghi periodi non reca danno. Tuttavia, a scanso di equivoci, nelle cure è sempre opportuno assumere dietro consiglio di un medico o fitoterapeuta qualsiasi rimedio naturale. A questa pianta è legata una leggenda secondo cui, Alboino, re dei Longobardi, volendo conservare intelligenza e vivacità intellettuale, ogni sera, insieme al suo bicchiere di vino, prendeva della "barba di capra" (nome con il quale la Spirea ulmaria è chiamata nelle campagne attorno a Pavia), come gli aveva insegnato suo padre, re Andoino. Ed in effetti la pianta è in grado di curare disturbi reumatici e gonfiore delle gambe. Nel Rinascimento veniva usata contro le febbri malariche. La pianta contiene diversi costituenti chimici: acido salicilico, acido tannico, aldeide salicilica, metil salicilato, vitamina C e acido citrico; ed ha le proprietà: antinfiammatoria, diuretica, antireumatica e antiaggregante piastrinico. La Spirea è originaria dell'Estremo Oriente, ma la si può trovare naturalizzata in molte zone d'Italia. Ne esistono diverse specie che vengono utilizzate nei giardini per l'effetto decorativo della vegetazione e della fioritura. Non ha problemi di temperatura né di inquinamento, perciò la si usa spesso e volentieri per siepi in città e, poiché si presta ad essere coltivata in contenitori o vasi, la si usa anche per fare giardini pensili. Vive nei prati umidi, nelle zone acquitrinose, nei boschi ripariali, preferisce terreni abbastanza ricchi di humus; è una pianta perenne a foglie caduche, facile da coltivare e sopporta bene le potature di contenimento. Ha una abbondante fioritura, di elevato effetto ornamentale, tra maggio e agosto (a seconda delle varietà) e spesso la si ritrova nei mazzolini delle spose. La propagazione avviene sia per seme che per  talea.

 

 

 

 


 

 

SCHEDA BOTANICA

 

NOME SCIENTIFICO Spirea japonica
NOME COMUNE Spirea
FAMIGLIA Rosaceae
ORDINE Rosales
CLASSE Dicotyledones
DIVISIONE Angiospermae
DIFFUSIONE E' originaria della Cina e del Giappone, è molto diffusa in Italia a scopo ornamentale.
DIMENSIONI Ha portamento arbustivo e cespuglioso e raggiunge l'altezza di 1,5 m.
FIORI Sono di colore rosa, più o meno intenso, riuniti in larghe infiorescenze a corimbo terminali. La fioritura è estiva, tra giugno ed agosto.
FOGLIE Sono caduche e di tipo semplice, di colore verde e glabre. Sono lanceolate e affusolate con margine irregolare e dentato.