ERBARIO

LAVANDA

CON IL SUO COLORE AFFASCINANTE ESPRIME L'AUGURIO DI BUONA FORTUNA.

SCHEDA BOTANICA

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Nasco sull'albero

 ed eccomi qua

 sono lillà

 

fiore di stelle fiorito a grappolo

 (tante stelline per fare un grappolo)

 

tanti grappoli colore lillà 

eccomi qua

 

fior di giardino fiore di serra

 mi piaci tanto sei tanto bella

 

mi piaci tanto bello lillà 

ne colgo un mazzo: fior di mammà 

 -Filastrocca popolare-

 

 

 

 

 

 

 

 

 


La Provenza, una delle regioni più suggestive della Francia, da sempre esercita un particolare fascino sui visitatori per i colori della sua natura, tra cui spicca il viola della lavanda, oltre al giallo dei girasoli…, colori che hanno incantato pittori e scrittori di tutti i tempi. Anche sul versante tirrenico delle nostre Alpi e Appennini, dalla Liguria alla Sicilia, è facile riconoscere i fusti cespitosi di qualche specie di Lavanda. L'etimologia di questa parola risale al latino "lavare" e si riferisce all'abitudine degli antichi greci e romani di profumare l'acqua delle abitazioni e delle Terme con l'estratto alcolico dei suoi fiori (acqua di Lavanda). Il suo uso orticolo, medicinale e profumiero è infatti molto antico. In passato, oltre agli usi ornamentali e per l'olio essenziale che se ne ricava, è stata molto coltivata come pregiata pianta mellifera (da miele) ricca di nettare e, successivamente di essenza; infatti si è visto che, dopo essere stata visitata dalle api, la pianta produce circa il 20% in più di essenza. In Italia non si ottengono più questi mieli specifici, per la mancanza di vaste superfici specializzate nella coltivazione. L'essenza di lavanda è ottenuta per distillazione dal fiore e contiene alcoli terpenici, di cui il principale è il linalolo seguito da cineolo e infine contiene canfora. Ha proprietà calmanti e antispasmodiche, è usata come suffumigio per calmare tossi stizzose e asma. Per uso esterno ha proprietà antisettiche e cicatrizzanti ed inoltre è un buon antiparassitario. Era molto usata nella medicina popolare come ipnotico e diuretico. Il profumo e la delicatezza dei suoi colori ne hanno fatto un simbolo di virtù e di purezza. Nei vecchi giardini era impossibile non trovare la lavanda, perché profumata, per la fioritura lunga, ma anche perché era ritenuta una pianta insettifuga. Resiste ancora oggi l'usanza di tenere negli armadi della biancheria e dei cappotti di lana dei mazzetti di lavanda legati stretti, come ecologico, energico e profumato anti-tarme. Nel passato si pensava che le sue spighe avessero il potere di allontanare malefici e streghe e talvolta sacchettini preparati con le spighe, venivano portati al collo come portafortuna. La pianta è un piccolo arbusto rustico, spontaneo nelle regioni mediterranee; è adatto per bordure e ha foglie aromatiche. Vive in zone brulle e acide, in terreni secchi e pietrosi e si ritrova a formare quella caratteristica associazione vegetale detta "gariga". La pianta resiste bene al freddo ed è perenne; fiorisce in genere da giugno a settembre (a secondo della specie). Si moltiplica bene per  talea o per seme.

 

 

 

 

 


 

 

 

 

SCHEDA BOTANICA

 

NOME SCIENTIFICO Lavandula angustifolia
NOME COMUNE Lavanda, Spigo
FAMIGLIA Labiatae
ORDINE Tubiflorae
CLASSE Dicotyledones
DIVISIONE Angiospermae
DIFFUSIONE Mediterraneo
DIMENSIONI Arbusto piccolo, compatto, legnoso alla base, tappezzante che può raggiungere 1m d'altezza.
FIORI Sono piccoli, alquanto profumati, raccolti in infiorescenze a spiga e di colore viola-azzurro. La fioritura avviene tra giugno ed agosto.
FOGLIE Sono piccole, di colore grigio-verde, lanceolate, lineari e opposte. Persistenti. Sono ricoperte da una fine peluria che assume sfumature argentee sulle foglie vecchie, quasi bianche su quelle giovani.