ERBARIO

AUCUBA

un evergreen dalla polvere d’oro.

"C'era una volta in Arabia un pastore chiamato Kaldi. Un giorno le sue capre non ritornarono a casa, così le andò a cercare; le trovò che avevano mangiato delle bacche rosse e saltellavano gioiose, così provò anch'egli a mangiarle e cominciò a danzare intorno all'arbusto. Un uomo sapiente, molto stanco ed assonnato, chiamato Aucuba, passò di lì e vide Kaldi danzare. Poiché era affamato mangiò alcune di quelle bacche; in breve gli passò la stanchezza e si sentì pronto a riprendere il viaggio..."

(Da una delle storie che si raccontano in Arabia sull'origine del caffè).

 

SCHEDA BOTANICA

Clicca per ingrandire

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



Questo racconto dimostra che anche in Arabia come in Italia, le persone possono essere chiamate con il nome di una pianta ( da noi sono più comuni Rosa, Viola, Margherita, Ortensia…).In realtà le cose sono andate, inizialmente, all'incontrario di come sembra. I nomi che oggi hanno alcune piante, un tempo, venivano usati solo per le persone; poi, nel Medioevo vennero trasferiti sulla pianta e sul suo fiore che così rimase identificato; infatti, per i caratteri che essi intendevano evocare ( per es. Margherita, dal greco "perla", sottolineava la luminosità e bellezza delle bambine), si adattavano molto bene anche ad un uso botanico; dopo di che, di ciò, si è perso memoria. Questo è stato un modo, nel passato, di manifestare considerazione per la natura; e così è successo per tutte le piante che abbiamo sopra menzionato- 

 

L'Aucuba è un arbusto di medie dimensioni, sempreverde e con aspetto arrotondato, originario del Giappone. Ha foglie seghettate, lucide, verde scuro e spesso punteggiate di giallo vivo che sembrano emettere luce nei momenti con più sole. La pianta di Aucuba è dioica, cioè, è a sessi separati; perciò per ottenere le bacche si devono piantare vicini individui dei due sessi (è opportuno a tal riguardo intercalare una pianta maschile ogni tre piante femminili). Le piante femminili producono delle bacche verdi, che maturano a colore rosso corallo luminoso in inverno. Queste bacche sono leggermente tossiche se mangiate ( la tossicità è dovuta a una sostanza glicoside, detta aucubin) e si organizzano in grappoli. Nel 1783 questa pianta fu introdotta dal Giappone in Europa, ma nessuno si rese conto che tutti gli esemplari erano femminili, solo nel 1840 vennero introdotte anche le piante maschili. La prima forma variegata di Aucuba introdotta nel 1783 da John Graeffer fu la "polvere d'oro". Altre specie sono la "crotonifoglia" e la "picturata". La prima ha le foglie macchiate con grandi punti gialli, la seconda ha un grande punto giallo in mezzo ad ogni foglia. C'è anche una forma più piccola che è detta "nana". L'Aucuba è una pianta molto tollerante (anche del gelo) e facile da svilupparsi; prospera nella maggior parte dei terreni, anche se sono asciutti e sopporta la siccità, ma predilige il terreno fresco, ben drenato e umido; inoltre necessità di una posizione parzialmente ombreggiata o comunque poco soleggiata. Tanto è che è consigliata per gli angoli più scuri del giardino, proprio per l'effetto luminoso che producono le bacche e le foglie così lucide e colorate. Può essere utilizzata anche come pianta da appartamento perché ha, come è tipico delle piante tropicali, uno sviluppo radicale modesto che la rende adatta alla coltivazione in vaso, a patto di fornire un terriccio molto ricco. La pianta rende decorativo il giardino anche in inverno sia per il fogliame che per i frutti che rimangono sulla pianta da autunno a primavera. Nei giardini viene impiegata isolata o in gruppo per siepi miste. L'Aucuba, assieme ad altre piante, viene utilizzata nei processi di depurazione (fitodepurazione) di acque reflue da abitazioni come casali di campagna, ville… in impianti appositamente studiati; ciò è legato al fatto che tali piante sono capaci di assorbire e di evaporare il liquame (per evotraspirazione) utilizzando i sali minerali residui che si producono nel terrene attivo, senza che ciò dia origine ad odori molesti o a pericoli di inquinamento dell'ambiente naturale. La propagazione della pianta avviene per talea e per seme.


 

 

SCHEDA BOTANICA

 

NOME SCIENTIFICO Aucuba japonica
NOME COMUNE Aucuba, alloro giapponese, alloro macchiato.
FAMIGLIA Cornaceae
ORDINE Umbelliflorae
CLASSE Dicotyledones
DIVISIONE Angiospermae
DIFFUSIONE Originario dell'Asia orientale, diffuso nei giardini.
DIMENSIONI Arbusto medio folto dalla forma arrotondata raggiunge dimensioni di 1,5 - 2 m.
FIORI Piccoli di colore viola, la fioritura avviene in aprile - maggio.
FOGLIE Grandi persistenti, verdi lucenti con caratteristica macchiatura di colore giallo, con margine seghettato.
FRUTTI Bacche rosse che rimangono sulla pianta tutto l'inverno.