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Interventi al Convegno sulla disabilità di Bari del 16 febbraio 2003

17 febbraio 2003 - Pubblichiamo le dichiarazioni rilasciate dagli Onorevoli Grazia Sestini, Lucio Stanca, Antonio Guidi e Antonio De Poli al Convegno sulla disabilità di Bari.

Da “Il Mattino” di Padova di lunedì 17 febbraio 2003.

Bari. L'assessore veneto ai servizi sociali interviene alla Conferenza nazionale del settore e chiede una riforma.
Disabili, familiari in pensione anticipata.
De Poli: «L'assistenza è un lavoro usurante, intervenga il governo».

Bari. Le Regioni chiedono ai presidenti di Camera e Senato un incontro per parlare dei tagli al fondo delle politiche sociali: la richiesta, che viene dalla Conferenza nazionale sulle disabilità che si è chiusa ieri a Bari, è di Antonio De Poli, assessore veneto e coordinatore nazionale degli assessorati regionali alle politiche sociali. Le Regioni - ha precisato De Poli - chiederanno l'attivazione di un tavolo di concertazione».

Una concertazione permanente sui servizi sociosanitari. «Chiediamo inoltre l'indizione di un Consiglio dei ministri sull'anno dei disabili, perchè non si può parlare di una problematica nazionale solo con due ministri. Speriamo che la nostra richiesta di un incontro a Pera e Casini non cada nel vuoto», ha detto De Poli. L'assessore veneto ha poi chiesto fortemente al governo se non di aumentare le risorse al territorio almeno di mantenere le attuali, visto che sono state «drasticamente ridotte. Se così non fosse - ha concluso il rappresentante delle regioni - rischiamo di non poter mantenere i diritti già esistenti per i disabili, per i minori, per i tossicodipendenti». Ma De Poli ha segnalato tra le priorità anche quella relativa al riconoscimento del lavoro usurante per i familiari dei disabili e quindi di poter beneficiare della pensione anticipata».

Questo lo scenario sulla condizione delle persone disabili al termine dei tre giorni della seconda conferenza nazionale e dell'apertura dell'anno europeo delle persone con disabilità. Una manifestazione, segnata sì da qualche polemica sulla riduzione delle risorse dal fondo per le politiche sociali, ma che ha nella sostanza avviato un dialogo fra governo, le istituzioni in genere e le associazioni di categoria. Sono le stesse associazioni a dirlo. «Sono abbastanza ottimista sul futuro - ha detto Tommaso Daniele, presidente della Fand (Federazione associazioni nazionale disabili) - il problema dei disabili non può essere ulteriormente deluso. Questa conferenza ci incoraggia». Sarà istituito un fondo per finanziare le iniziative di autoimprenditorialità di giovani disabili. «Il ministero del Welfare - ha precisato il sottosegretario Grazia Sestini - ha un particolare interesse a sviluppare sinergie con il mondo dell' impresa anche attraverso lo sviluppo e i processi mirati alla formazione». Il ministro per l'innovazione e le tecnologie Lucio Stanca sta preparando un disegno di legge per agevolare l'accessibilità ad internet delle persone disabili. In preparazione anche un libro bianco sulle innovazioni tecnologiche contro le barriere all'integrazione delle categorie svantaggiate. Sempre in tema di risorse del fondo per le politiche sociali, De Poli ha chiesto anche l'indizione di un consiglio dei ministri sull'anno dei disabili. Le associazioni di categoria hanno inoltre richiesto al governo l'istituzione di un osservatorio nazionale sulla legge relativa al collocamento mirato (68/99) e l'attivazione di una campagna nazionale sul turismo accessibile alle persone portatrici di handicap.

Da “Gazzetta del Mezzogiorno” di lunedì 17 febbraio 2003

Cala il sipario sulla tre giorni nazionale ospitata dalla Fiera del Levante.
Disabili, palla al governo.
Una marea di proposte dalla Conferenza di Bari.
Il ministro Stanca: valorizziamo anche il telelavoro.

Bari. Il diritto al tempo libero, il diritto di viaggiare, il diritto di esprimersi, il diritto all'attività fisica, il diritto di divertirsi (una vacanza almeno una volta all'anno). Inoltre l'eliminazione delle barriere (non solo architettoniche) e più in generale un «tavolo permanente» di confronto con le persone colpite da disabilità, anche e soprattutto per quanto riguarda le scelte del governo. Di carne a cuocere ce n'è tanta. Ora tocca ai politici riordinare le idee, iniziare a scegliere le priorità e tradurre le numerose proposte in provvedimenti.

Non sarà facile, vista la miriade di problemi che ruotano intorno a questo «pianeta» (anche a causa dei ritardi), ma bisogna comunque rimboccarsi le maniche ed iniziare a lavorare. È il senso dell'intervento conclusivo affidato a Grazia Sestini, sottosegretario di Stato ministero del lavoro e delle Politiche sociali (che ha sostituito il ministro Roberto Maroni). Ieri mattina si sono spenti i riflettori nel padiglione 17 della Fiera del Levante di Bari, che per tre giorni ha ospitato la seconda conferenza nazionale sulle politiche della disabilità. Rimane un documento stilato dalla commissione che è stato oggetto di discussione e che è stato sottoposto all'attenzione dell'assemblea. Un documento pieno di proposte operative ma anche di indicazioni che potranno essere un punto di partenza per una politica più mirata ai problemi delle persone con disabilità.

Nella giornata conclusiva è stata organizzata una tavola rotonda nel corso della quale sono stati messi a fuoco tutti gli interventi da attuare per la promozione dei diritti e della piena integrazione delle persone con disabilità.

Piena l'agenda del ministro per le innovazione e le tecnologie, Lucio Stanca, che ha preso nota delle proposte avanzate dal sesto gruppo di lavoro, che riguarda le tecnologie. Tecnologie che possono promuovere una vera integrazione per le persone disabili, ma che solo da pochi sono utilizzate. «Solo il 3% dei siti sono accessibili ai disabili - ha detto il ministro - una cosa inaccettabile: noi stiamo già lavorando affinchè gli oltre 3.000 siti dell'amministrazione siano accessibile a tutti i disabili». Anche il telelavoro è una strada che nel prossimo futuro bisognerà percorrere con maggiore costanza.

E a tal proposito Stanca ha annunciato, per il prossimo 5 marzo, la presentazione di un «libro bianco» a Montecitorio, alla presenza del Presidente della Repubblica Ciampi, in una conferenza in cui si parlerà di tecnologie. L'obiettivo è arrivare a un disegno di legge.

Di integrazione nella scuola (che è il primo anello della società) ha parlato il sottosegretario al MIUR, Valentina Aprea, che pur non nascondendo le difficoltà finanziarie, ha voluto tranquillizzare i docenti di sostegno che nessun taglio sarà operato.

Caldeggiata anche una «certificazione dell'handicap» che superi tutte le lungaggini burocratiche che, oltre ad ostacolare l'integrazione, rappresentano un ulteriore «schiaffo in faccia» alle persone disabili, come se non bastassero i loro problemi.

Un provvedimento caldeggiato anche dal sottosegretario al ministero della Salute, Antonio Guidi (ha sostituito il ministro Sirchia) che anche con esempio brutali, ha messo il dito nella drammatica condizione dei disabili. Il loro contributo lo anno dato anche il sindaco di Taranto, Rossana Di Bello, invitata a dare un flash sulla situazione dei disabili a Taranto, la città da lei governata. «Francamente faccio ciò che posso per i disabili - ha detto - visti gli strumenti che ho a disposizione».

Sono intervenuti anche i presidenti delle associazioni dei disabili il cui contributo è stato fondamentale. Spazio alle numerose testimonianze delle persone con disabilità (come quella del 15enne barese Vincenzo, senza una gamba ma campione di nuoto). Ora vedremo. «Il vento di Bari» (come è stato definito) continuerà ancora a spirare?

Nicola Patruno



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