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Disegno di legge
approvato dalla Camera dei deputati il 16 ottobre 2003,
in un testo risultante
dall'unificazione dei disegni di legge
d'iniziativa dei deputati PISCITELLO (232); BONO (494); JANNONE (2950); CAMPA, PALMIERI, JANNONE, ADORNATO, AIRAGHI, ALBERTINI, ALFANO Gioacchino, AMATO, ANNUNZIATA, ARNOLDI, BAIAMONTE, BARBIERI Antonio, BARBIERI Emerenzio, BELLILLO, BELLOTTI, BERRUTI, BERTOLINI, BERTUCCI, BIONDI, BLASI, BONDI, BORRIELLO, BRUNO, BRUSCO, BURANI PROCACCINI, CALIGIURI, CAMO, CARLUCCI, CASERO, CESARO, COLLÈ, CONTE Gianfranco, COSSIGA, COSTA, D'AGRÒ, DE FRANCISCIS, DE GHISLANZONI CARDOLI, DELL'ANNA, DEODATO, DI TEODORO, DI VIRGILIO, FALLICA, FALSITTA, FERRO, FLORESTA, FOLENA, FONTANA, FRATTA PASINI, FRIGERIO, GALLI Daniele, GALVAGNO, GARAGNANI, GAZZARA, GIUDICE, IANNUCCILLI, JACINI, LA GRUA, LAINATI, LAVAGNINI, LAZZARI, LECCISI, LEONE Antonio, LEZZA, LICASTRO SCARDINO, LO PRESTI, LOSURDO, LUCCHESE, LUPI, LUSETTI, MANCUSO Gianni, MARINELLO, MARRAS, MAURO, MAZZONI, MEREU, MICHELINI, MILANATO, MILANESE, MISURACA, MONDELLO, MORETTI, MURATORI, NICOTRA, NUVOLI, ORICCHIO, ORSINI, PALMA, PANIZ, PARODI, PAROLI, PATRIA, PEPE Luigi, PEPE Mario, PERLINI, PERROTTA, PINTO, PISICCHIO, RICCIOTTI, RICCIUTI, RIVOLTA, ROCCHI, RODEGHIERO, ROMANI, ROMANO, ROMOLI, ROSSO, RUSSO Antonio, SANDI, SANTORI, SANZA, SAPONARA, SARDELLI, SARO, SAVO, SCALTRITTI, SCHERINI, SCHMIDT, SERENA, SPINA DIANA, STERPA, TABORELLI, TARANTINO, TARDITI, TESTONI, TIDEI, TRANTINO, TUCCI, VERDINI, VERRO, VIALE, VITO Alfredo, ZAMA, ZANETTA, ZANETTIN e ZORZATO (3486); LABATE, MAGNOLFI, GIACCO, VIOLANTE, TURCO, BATTAGLIA, BINDI, ABBONDANZIERI, ADDUCE, AGOSTINI, ALBERTINI, ANGIONI, BANTI, BELLINI, BENVENUTO, BIELLI, BIONDI, BOLOGNESI, BONITO, BORRELLI, BOVA, BRUSCO, BUFFO, BUONTEMPO, BURTONE, CALZOLAIO, CAMO, CAPITELLI, CARBONELLA, CARBONI, CARLI, CAZZARO, CENNAMO, CEREMIGNA, CHIAROMONTE, CHITI, CIALENTE, COLUCCINI, CONTI Giulio, CORDONI, COSSUTTA Maura, CRISCI, CRUCIANELLI, DE BRASI, DE SIMONE Alberta, DI GIOIA, DI SERIO D'ANTONA, DIANA, DUCA, FILIPPESCHI, FIORONI, FLUVI, FOLENA, FRANCESCHINI, FRANCI, FRIGATO, FUMAGALLI, GALEAZZI, GALVAGNO, GASPERONI, GRANDI, GRIGNAFFINI, GRILLINI, INNOCENTI, LA GRUA, LETTIERI, LUCÀ, LUCIDI, LULLI, LUMIA, LUSETTI, MACCANICO, MANCINI, MARIANI Paola, MARIANI Raffaella, MARIOTTI, MARONE, MARTELLA, MAURANDI, MAZZARELLO, MAZZUCA, MEDURI, MEREU, MILANESE, MILIOTO, MOLINARI, MONTECCHI, MORETTI, MOTTA, NIGRA, OLIVERIO, OLIVIERI, OSTILLIO, OTTONE, PANATTONI, PAPPATERRA, PERLINI, PIGLIONICA, PINOTTI, PISA, PISAPIA, PISTONE, POLLASTRINI, PREDA, QUARTIANI, RANIERI, RAVA, ROCCHI, ROSSI Nicola, ROSSIELLO, ROTUNDO, RUGGERI, RUGGHIA, RUSCONI, RUSSO Antonio, RUSSO SPENA, RUZZANTE, SANDI, SAVO, SERENI, SPINI, SQUEGLIA, TANONI, TIDEI, TOLOTTI, TRUPIA, TUCCILLO, VALPIANA, VOLPINI, ZANOTTI e ZUNINO (3713); ZANELLA (3845); DI TEODORO (3846); LUSETTI, BANTI, CARBONELLA, CARRA, COLASIO, GENTILONI SILVERI, LETTIERI, MERLO, MILANA, MOSELLA, PASETTO e TUCCILLO (3862)
(V. Stampati Camera nn. 232, 494, 2950, 3486, 3713, 3845, 3846 e 3862)
e del disegno di legge
presentato dal Ministro per l'innovazione e le tecnologie
(STANCA)
dal Ministro per la funzione pubblica
(MAZZELLA)
dal Ministro per le pari opportunità
(PRESTIGIACOMO)
e dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali
(MARONI)
di concerto col Ministro delle comunicazioni
(GASPARRI)
col Ministro dell'economia e delle finanze
(TREMONTI)
col Ministro per le politiche comunitarie
(BUTTIGLIONE)
col Ministro della salute
(SIRCHIA)
e col Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca
(MORATTI)
(V. Stampato Camera n. 3978)
Trasmesso dal Presidente della Camera dei deputati alla
Presidenza
il 17 ottobre 2003
Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici
Art. 1
(Obiettivi e finalità)
1. La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere a tutte le fonti di informazione e ai relativi servizi, ivi compresi quelli che si articolano attraverso gli strumenti informatici e telematici.
2. È tutelato e garantito, in particolare, il diritto di accesso ai servizi informatici e telematici della pubblica amministrazione e ai servizi di pubblica utilità da parte delle persone disabili, in ottemperanza al principio di uguaglianza ai sensi dell'articolo 3 della Costituzione.
Art. 2
(Definizioni)
1. Ai fini della presente legge, si intende per:
a) «accessibilità»: la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari;
b) «tecnologie assistive»: gli strumenti e le soluzioni tecniche, hardware e software, che permettono alla persona disabile, superando o riducendo le condizioni di svantaggio, di accedere alle informazioni e ai servizi erogati dai sistemi informatici.
Art. 3
(Soggetti erogatori)
1. La presente legge si applica alle pubbliche amministrazioni di cui al comma 2 dell'articolo 1 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, agli enti pubblici economici, alle aziende private concessionarie di servizi pubblici, alle aziende municipalizzate regionali, agli enti di assistenza e di riabilitazione pubblici, alle aziende di trasporto e di telecomunicazione a prevalente partecipazione di capitale pubblico e alle aziende appaltatrici di servizi informatici.
2. Le disposizioni della presente legge in ordine agli obblighi per l'accessibilità non si applicano ai sistemi informatici destinati ad essere fruiti da gruppi di utenti dei quali, per disposizione di legge, non possono fare parte persone disabili.
Art. 4
(Obblighi per l'accessibilità)
1. Nelle procedure svolte dai soggetti di cui all'articolo 3, comma 1, per l'acquisto di beni e per la fornitura di servizi informatici, i requisiti di accessibilità stabiliti con il decreto di cui all'articolo 11 costituiscono motivo di preferenza a parità di ogni altra condizione nella valutazione dell'offerta tecnica, tenuto conto della destinazione del bene o del servizio. La mancata considerazione dei requisiti di accessibilità o l'eventuale acquisizione di beni o fornitura di servizi non accessibili è adeguatamente motivata.
2. I soggetti di cui all'articolo 3, comma 1, non possono stipulare,
a pena di nullità, contratti per la realizzazione e la modifica
di siti INTERNET quando non è previsto
che essi rispettino i requisiti di accessibilità stabiliti dal
decreto di cui all'articolo 11. I contratti in essere alla data
di entrata in vigore del decreto di cui all'articolo 11, in caso
di rinnovo, modifica o novazione, sono adeguati, a pena di nullità,
alle disposizioni della presente legge circa il rispetto dei requisiti
di accessibilità, con l'obiettivo di realizzare tale adeguamento
entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del medesimo decreto.
3. La concessione di contributi pubblici a soggetti privati per l'acquisto
di beni e servizi informatici destinati all'utilizzo da parte di
lavoratori disabili o del pubblico, anche per la predisposizione di postazioni
di telelavoro, è subordinata alla rispondenza di tali beni e servizi
ai requisiti di accessibilità stabiliti dal decreto di cui all'articolo
11.
4. I datori di lavoro pubblici e privati pongono a disposizione del dipendente
disabile la strumentazione hardware e software e
la tecnologia assistiva adeguata alla specifica disabilità, anche
in caso di telelavoro, in relazione alle mansioni effettivamente svolte.
Ai datori di lavoro privati si applica la disposizione di cui all'articolo
13, comma 1, lettera c), della legge 12 marzo 1999, n. 68.
5. I datori di lavoro pubblici provvedono all'attuazione del comma
4, nell'ambito delle disponibilità di bilancio.
Art. 5
(Accessibilità degli strumenti didattici e formativi)
1. Le disposizioni della presente legge si applicano, altresì, al materiale formativo e didattico utilizzato nelle scuole di ogni ordine e grado.
2. Le convenzioni stipulate tra il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e le associazioni di editori per la fornitura di libri alle biblioteche scolastiche prevedono sempre la fornitura di copie su supporto digitale degli strumenti didattici fondamentali, accessibili agli alunni disabili e agli insegnanti di sostegno, nell'ambito delle disponibilità di bilancio.
Art. 6
(Verifica dell'accessibilità su richiesta)
1. La Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie valuta su richiesta l'accessibilità dei siti INTERNET o del materiale informatico prodotto da soggetti diversi da quelli di cui all'articolo 3.
2. Con il regolamento di cui all'articolo 10 sono individuati:
a) le modalità con cui può essere richiesta la valutazione;
b) i criteri per la eventuale partecipazione del richiedente ai costi
dell'operazione;
c) il marchio o logo con cui è reso manifesto il possesso del
requisito dell'accessibilità;
d) le modalità con cui può essere verificato il permanere
del requisito stesso.
Art. 7
(Compiti amministrativi)
1. La Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie, anche avvalendosi del Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione di cui all'articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39, come sostituito dall'articolo 176 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196:
a) effettua il monitoraggio dell'attuazione della presente legge;
b) vigila sul rispetto da parte delle amministrazioni statali delle
disposizioni della presente legge;
c) indica i soggetti, pubblici o privati, che, oltre ad avere rispettato
i requisiti tecnici indicati dal decreto di cui all'articolo 11,
si sono anche meritoriamente distinti per l'impegno nel perseguire
le finalità indicate dalla presente legge;
d) promuove, di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche
sociali, progetti, iniziative e programmi finalizzati al miglioramento
e alla diffusione delle tecnologie assistive e per l'accessibilità;
e) promuove, con le altre amministrazioni interessate, sentita la Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome
di Trento e di Bolzano, l'erogazione di finanziamenti finalizzati
alla diffusione tra i disabili delle tecnologie assistive e degli strumenti
informatici dotati di configurazioni particolari e al sostegno di progetti
di ricerca nel campo dell'innovazione tecnologica per la vita indipendente
e le pari opportunità dei disabili;
f) favorisce, di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche
sociali e con il Ministro per le pari opportunità, lo scambio
di esperienze e di proposte fra associazioni di disabili, associazioni
di sviluppatori competenti in materia di accessibilità, amministrazioni
pubbliche, operatori economici e fornitori di hardware e software,
anche per la proposta di nuove iniziative;
g) promuove, di concerto con i Ministeri dell'istruzione, dell'università e
della ricerca e per i beni e le attività culturali, iniziative
per favorire l'accessibilità alle opere multimediali, anche
attraverso specifici progetti di ricerca e sperimentazione con il coinvolgimento
delle associazioni delle persone disabili; sulla base dei risultati delle
sperimentazioni sono indicate, con decreto emanato di intesa dai Ministri
interessati, le regole tecniche per l'accessibilità alle
opere multimediali;
h) definisce, di concerto con il Dipartimento della funzione pubblica
della Presidenza del Consiglio dei ministri, gli obiettivi di accessibilità delle
pubbliche amministrazioni nello sviluppo dei sistemi informatici, nonchè l'introduzione
delle problematiche relative all'accessibilità nei programmi
di formazione del personale.
2. Le regioni, le province autonome e gli enti locali vigilano sull'attuazione da parte dei propri uffici delle disposizioni della presente legge.
Art. 8
(Formazione)
1. Le amministrazioni di cui all'articolo 3, comma 1, nell'ambito delle attività di cui al comma 4 dell'articolo 7 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nonché dei corsi di formazione organizzati dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione, e nell'ambito delle attività per l'alfabetizzazione informatica dei pubblici dipendenti di cui all'articolo 27, comma 8, lettera g), della legge 16 gennaio 2003, n. 3, inseriscono tra le materie di studio a carattere fondamentale le problematiche relative all'accessibilità e alle tecnologie assistive.
2. La formazione professionale di cui al comma 1 è effettuata
con tecnologie accessibili.
3. Le amministrazioni di cui all'articolo 3, comma 1, nell'ambito
delle disponibilità di bilancio, predispongono corsi di aggiornamento
professionale sull'accessibilità.
Art. 9
(Responsabilità)
1. L'inosservanza delle disposizioni della presente legge comporta responsabilità dirigenziale e responsabilità disciplinare ai sensi degli articoli 21 e 55 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ferme restando le eventuali responsabilità penali e civili previste dalle norme vigenti.
Art. 10
(Regolamento di attuazione)
1. Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con regolamento emanato ai sensi dell'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono definiti:
a) i criteri e i princìpi operativi e organizzativi generali per l'accessibilità;
b) i contenuti di cui all'articolo 6, comma 2;
c) i controlli esercitabili sugli operatori privati che hanno reso nota
l'accessibilità dei propri siti e delle proprie applicazioni
informatiche;
d) i controlli esercitabili sui soggetti di cui all'articolo 3,
comma 1.
2. Il regolamento di cui al comma 1 è adottato previa consultazione con le associazioni delle persone disabili maggiormente rappresentative, con le associazioni di sviluppatori competenti in materia di accessibilità e di produttori di hardware e software e previa acquisizione del parere delle competenti Commissioni parlamentari, che devono pronunciarsi entro quarantacinque giorni dalla richiesta, e d'intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.
Art. 11
(Requisiti tecnici)
1. Entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge il Ministro per l'innovazione e le tecnologie, consultate le associazioni delle persone disabili maggiormente rappresentative, con proprio decreto stabilisce, nel rispetto dei criteri e dei princìpi indicati dal regolamento di cui all'articolo 10:
a) le linee guida recanti i requisiti tecnici e i diversi livelli per l'accessibilità;
b) le metodologie tecniche per la verifica dell'accessibilità dei siti INTERNET, nonchè i programmi di valutazione assistita utilizzabili a tale fine.
Art. 12
(Normative internazionali)
1. Il regolamento di cui all'articolo 10 e il decreto di cui all'articolo 11 sono emanati osservando le linee guida indicate nelle comunicazioni, nelle raccomandazioni e nelle direttive sull'accessibilità dell'Unione europea, nonchè nelle normative internazionalmente riconosciute e tenendo conto degli indirizzi forniti dagli organismi pubblici e privati, anche internazionali, operanti nel settore.
2. Il decreto di cui all'articolo 11 è periodicamente aggiornato, con la medesima procedura, per il tempestivo recepimento delle modifiche delle normative di cui al comma 1 e delle innovazioni tecnologiche nel frattempo intervenute.