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Profili di utenti con disabilità

Introduzione al problema

Per progettare pagine Web accessibili, gli sviluppatori devono conoscere le categorie di utenti a cui si rivolgono e il loro rapporto con il mondo informatico.

Solo attraverso questa conoscenza è possibile migliorare l'accessibilità al Web per tutti gli utenti, in particolare per coloro che hanno problemi specifici nell'utilizzare la tecnologia.

Lo scopo di questa attività didattica è di fornire un'introduzione sulle tipologie di persone con diverse abilità.

L'attenzione si focalizzerà sui profili di utenti con disabilità sensoriali (vista, udito), disabilità motorie (impedimenti vari all'uso delle mani) e cognitive.

Inoltre, si indicheranno brevemente, gli strumenti più moderni utilizzati dalle diverse categorie per superare le loro disabilità.

Disabilità sensoriali: non vedenti e ipovedenti

La disabilità della vista comprende tipicamente due classi di utenti:

  • i non vedenti;
  • gli ipovedenti.

Tale distinzione esiste in quanto i modi di accesso all'elaboratore sono diversi nei due casi. Infatti:

  • i non vedenti devono utilizzare dispositivi di output fisicamente diversi dal monitor, basati o su un'uscita audio, come un sintetizzatore vocale, o su un'uscita tattile, come il display Braille;
  • le persone ipovedenti, invece, utilizzano il monitor come dispositivo di uscita dell'informazione, anche se con opportune modifiche.

I non vedenti

Il problema che limita l'accesso delle persone non vedenti ai contenuti delle pagine Web consiste nel seguire e comprendere la strutturazione di un'interfaccia utente di tipo grafico, come Windows.

Infatti, per i non vedenti passare da un sistema conosciuto, relativamente semplice da usare, come il DOS, ad un sistema operativo complesso come Windows, non è assolutamente facile.

Per questo motivo, la maggior parte di loro preferisce ancora lavorare in DOS, utilizzando un browser di tipo testuale per accedere al Web, come Lynx.

Attualmente, però, la maggior parte della progettazione relativa ai contenuti del Web è indirizzata ad una modalità di fruizione di tipo visivo.

Per consentire alle persone non vedenti di accedere ai contenuti così organizzati, è necessario che questi stessi vengano interpretati in una forma alternativa: sonora o tattile.

Per realizzare l'interpretazione dei contenuti in forma alternativa esistono degli strumenti, tra i quali lo screen reader. Essi compiono l'analisi e la rilettura degli elementi grafici dello schermo e la loro opportuna traduzione o descrizione testuale mediante dispositivi di uscita, come la riga Braille o il sintetizzatore vocale.

ll grado di efficienza di questi strumenti dipende dalla complessità della struttura dell'informazione presentata sullo schermo.

In ogni caso, questi strumenti non riescono, in modo completo, a riprodurre in forma alternativa l'aspetto "amichevole" della interfaccia utente.

La complessità e la struttura delle pagine Web influenza direttamente la loro accessibilità per chi utilizza strumenti particolari di accesso ai loro contenuti. A questo punto entra in gioco la figura dell'autore di pagine Web.

Attraverso un'oculata e studiata progettazione della pagina, lo sviluppatore potrà realizzare pagine che rendano più facile la conversione dei contenuti da parte dei programmi dello screen reader.

I non vedenti: gli strumenti

Nel momento in cui i non vedenti usano un computer non hanno, solitamente, difficoltà ad utilizzare come sistema di input la normale tastiera.

Invece, è assolutamente impossibile per i non vedenti usare il mouse, in quanto la percezione e l'utilizzo di uno spazio dimensionale risulta a loro precluso.

Lo strumento maggiormente usato dalle persone non vedenti è lo screen reader.

Esso è un software direttamente collegato al sistema operativo. Lo screen reader è in grado di descrivere in modo testuale ciò che appare sullo schermo e le operazioni del programma in funzione. L'informazione catturata e manipolata dallo screen reader viene fornita all'utente o attraverso la barra braille o il sintetizzatore vocale.

Barra Braille

Alla base del funzionamento della barra braille vi è il linguaggio Braille, che è un sistema di scrittura basato su simboli puntiformi in rilievo. Ciascuna lettera o numero è simbolizzato dalle diverse combinazioni di sei o otto punti disposti in celle di due colonnine di quattro punti ciascuna.

Un esempio di utilizzo del linguaggio Braille per scrivere la parola: "next"

Esistono due versioni di alfabeto Braille: una versione "classica" a sei punti e una versione "informatica" a otto punti, per una migliore corrispondenza con il codice ASCII.

Questi caratteri vengono decifrati dai non vedenti sfiorando con i polpastrelli le combinazioni di punti in rilievo.

La barra Braille, o display Braille, è uno strumento informatico che, sollevando e abbassando i punti di una sequenza di celle, fornisce al non vedente una linea scritta in braille.

Un esempio di barra Braille

Attraverso questa linea è possibile la lettura tattile di ciò che lo screen reader trasmette via via che l'utilizzatore esplora il monitor per mezzo di appositi tasti.

Sintetizzatore vocale

Esistono apparecchiature o software che, campionati opportunamente, producono una voce sintetica utilizzabile per la lettura a voce alta dei testi che appaiono sul monitor e interpretati dagli screen reader.

La campionatura avviene sulla base di combinazioni di suoni elementari, di regole desunte da modelli matematici dell'apparato umano e su algoritmi di analisi del testo scritto.

Attualmente, i sintetizzatori vocali leggono secondo le preferenze dell'utente.

In particolare è possibile selezionare la lingua, il soggetto parlante (maschile o femminile), il tono e il modo di lettura (continuativo, parola per parola, per singole lettere alfabetiche, con o senza punteggiatura).

Stampanti Braille

Vi sono stampanti Braille appositamente create per riprodurre in rilievo, su carta, testi in formato ASCII.

Una stampante Braille

Esse funzionano all'incirca come le normali stampanti, anche se presentano qualche problema legato alla velocità di esecuzione.

Le stampanti Braille sono un po' più lente, poiché devono sbalzare i punti in rilievo su una carta di adeguato spessore, con parti meccaniche in movimento molto più pesanti di una normale stampante ad inchiostro.

Software utilizzati dai non vedenti

I non vedenti utilizzano diversi software per agevolarsi nella lettura del contenuto; tra questi:

  • Browser grafici (Internet Explorer o Netscape Navigator) o browser testuali (Lynx), in combinazione con uno screen reader con sintesi vocale o riga Braille.
  • Programmi di formattazione Braille, come Italbra o Duxbury Braille Translation: software in grado di trasformare in Braille qualsiasi testo che può essere stampato in rilievo dall'apposito hardware.

Un programma di formattazione Braille

Gli ipovedenti

Gli ipovedenti sono persone con capacità visiva gravemente ridotta.

Essi non hanno bisogno di periferiche particolari, oltre che di un monitor di grandi dimensioni.

Gli ipovedenti devono, però, praticare adattamenti alla propria postazione di lavoro: impostare una definizione molto bassa, 640x480; scegliere una combinazione di desktop con caratteri grandi e colori ben marcati; usare dei puntatori del mouse più grandi del normale e possibilmente colorati.

Gli ipovedenti: gli strumenti

Gli strumenti di ausilio utilizzati dagli ipovedenti sono:

  • gli ingranditori, software con la funzione di aumentare le dimensioni di ciò che appare sul monitor. L'ingrandimento riduce la porzione di schermo che può essere consultata. Con un sistema di ricerca, comandato in genere con il mouse, è possibile selezionare la parte di video che interessa.
  • le funzioni di zoom offerte dai vari programmi. Nel Web, in particolare, ci sono molte opzioni offerte dai browser stessi per ingrandire i caratteri.

Gli ipovedenti: la leggibilità dei testi

La leggibilità dei testi è un aspetto rilevante per rendere le pagine accessibili alle persone ipovedenti. In ogni caso, la creazione di testi leggibili favorisce tutti gli utenti del Web. La leggibilità è condizionata soprattutto:

  • dal contrasto tra il colore del testo e il colore dello sfondo;

Un esempio di contrasto leggibile (testo giallo su sfondo nero) e un esempio di contrasto non leggibile (testo giallo su sfondo verde)

  • dal font dei caratteri;

Esempi di font leggibili (Arial e Verdana) e di font non leggibili (Impact, Lucida Console)

  • dalle dimensioni dei caratteri;

Un esempio di dimensione del carattere leggibile (20 punti) e di dimensioni non leggibili (8 e 12 punti)

  • dallo spessore e dalla nitidezza del tratto;

Confronto fra caratteri spessi, nitidi e quindi leggibili e fra caratteri sottili, poco nitidi e quindi non leggibili

  • dalla distanza tra i caratteri e tra le righe.

Un'interlinea, che separi nettamente fra di loro le righe di testo, aumenta la leggibilità di quest'ultimo

Bisogna, inoltre, ricordarsi che c'è differenza tra la leggibilità dei testi e quella delle etichette realizzate come immagini.

Per i primi si può pensare che alcuni parametri possono essere modificati direttamente dall'utente, come la grandezza dei font.

Invece, per i testi fissi, bisogna assolutamente ricordarsi di non usare caratteri piccoli. Il testo risulterebbe e rimarrebbe inaccessibile, in quanto non modificabile dall'utente.

Disabilità sensoriali: gli audiolesi

Attualmente, le informazioni nell'ambito dei siti Web vengono trasmesse con l'impiego di elementi audio.

Quando questi diventano parte consistente e significativa dell'informazione, comportano problemi di accessibilità per le categorie di utenti con problemi all'udito, che devono forzatamente rinunciare all'informazione trasmessa con l'audio.

Per questo motivo, l'informazione sonora, se rilevante, deve essere trasformata in una forma alternativa efficace e comprensibile per tutti gli utenti.

Le disabilità dell'udito si suddividono in:

  • sordità preverbale: riguarda le persone sorde dalla nascita. Queste non riescono a sviluppare il linguaggio in modo normale senza una terapia riabilitativa;
  • sordità periverbale: riguarda le persone diventate sorde verso i 3/4 anni. Esse perdono quasi completamente l'uso della parola se non si utilizzano apposite protesi;
  • sordità postverbale: riguarda le persone diventate sorde dopo la completa acquisizione della parola. Benché conservino pressoché inalterato il proprio patrimonio linguistico, spesso viene compromessa la comunicazione verbale.

Gli audiolesi: accorgimenti

Per favorire le persone non udenti bisogna porre attenzione all'uso di specifici elementi. In particolare:

  • i suoni significativi, come quelli di allarme, devono essere accompagnati da equivalenti segnalazioni visive;

Un esempio di segnalazione visiva equivalente

  • i dialoghi importanti ai fini della comprensione dei contenuti devono essere fruibili tramite il classico metodo della sottotitolazione;

Un esempio di utilizzo della sottotitolazione

  • il linguaggio deve tener conto delle difficoltà degli audiolesi congeniti. Essi non riescono a comprendere facilmente testi astratti e con frasi elaborate. Per questo bisogna utilizzare un linguaggio chiaro e semplice, favorendo così tutte le categorie di utenti.

Disabilità motorie

L'arco delle disabilità di tipo fisico è piuttosto ampio.

Si va da una modesta paralisi su un arto, all'incapacità di controllare i propri movimenti a causa di spasmi nervosi.

Nel peggiore dei casi la mobilità residua è quasi nulla, tanto che l'interazione col computer può avvenire solo mediante l'invio di un comando d'assenso, come il battito dell'occhio o il soffio in una cannuccia, per la selezione dell'azione proposta dal computer con una lista di possibilità.

In tutti questi casi, la difficoltà di accesso al mondo del Web riguarda l'utilizzo dei dispositivi d'ingresso con cui l'utente invia i comandi.

La difficoltà di accesso al mondo del Web, da parte dei disabili motori, riguarda l'utilizzo dei dispositivi d'ingresso con cui l'utente invia i comandi, in particolare del mouse e della tastiera.

Nello specifico, il principale ostacolo da superare è l'uso del mouse.

Il principale ostacolo per i disabili motori: l'utilizzo del mouse

E' indispensabile, quindi, che l'utilizzo del mouse non sia mai essenziale per interagire con i programmi, fornendo per ogni comando almeno una alternativa via tastiera.

La gestione della tastiera diventa, quindi, un aspetto essenziale per poter utilizzare un computer.

Si pensi alla necessità di:

  • ottenere tutti i caratteri con un solo dito o con la leva del caschetto, utilizzato da alcune categorie di disabili motori;
  • ridurre al minimo gli errori involontari dovuti a tremolio della mano o alla pressione troppo prolungata del tasto;
  • offrire un punto di appoggio al braccio o alla mano, in modo da aumentarne stabilità e precisione.

La tecnologia ha dato risposte altamente significative per ridurre i problemi di accesso dei disabili motori al Web.

Una delle modifiche più comuni da apportare alla tastiera è l'applicazione di una "mascherina", una griglia copritastiera fissa, di plexiglas o metallo, con dei fori in corrispondenza dei vari tasti.

Un esempio di tastiera con applicata una griglia copritastiera fissa

In questo modo sarà possibile appoggiare la mano sulla tastiera ed infilare nei fori le dita per premere solo i tasti che interessano.

Disabilità motorie: gli strumenti

Esistono tastiere costruite espressamente per utenti disabili.

  • Le tastiere espanse differiscono da quelle normali per la maggior dimensione dei tasti e per la maggior distanza tra di essi.
    Sono adatte, quindi, per gli utenti che hanno difficoltà nella motricità fine.
    Queste tastiere dispongono, in genere, anche di altri accorgimenti utili, come: la gestione facilitata dei tasti multipli, la regolazione del tocco, i tasti concavi e non sporgenti.
  • Le tastiere ridotte raggruppano tutti i tasti standard in una piccola superficie.
    Sono indicate quando la motricità fine è discretamente conservata, mentre risulta compromessa la capacità di dominare, con l'articolazione del braccio, un'area abbastanza vasta.
  • Le tastiere riconfigurabili sono aree piane sensibili al tocco, la cui superficie viene divisa in tante zone rettangolari corrispondenti ai vari tasti.
    La dimensione, la posizione e il carattere assegnato a queste aree non è però costante, ma dipende dalla mascherina (un foglio di plastica o carta contenente il disegno della tastiera) che viene applicato.
    La stessa tastiera può, quindi, essere usata in vari modi, a seconda dei bisogni o dei progressi dell'utente.

Strumenti di input alternativi

Se l'utente non è in grado di gestire la tastiera in modo diretto, occorre impiegare strumenti di input alternativo.

Due sono, attualmente, le strade percorribili: i sistemi a scansione e l'immissione a voce.

Nei sistemi comandati a voce, per esempio, al computer viene applicato un microfono, una scheda audio e un software di riconoscimento vocale che consente di riconoscere un certo numero di parole dettate dall'utente e di associarle a comandi.

Per maggiori approfondimenti su questo tema si consiglia la visione del sito: http://www.asphi.it/Tecnologie/Ausili.htm

Disabilità cognitive

Le disabilità cognitive comprendono una vasta varietà di problemi. Si può sommariamente dividerli in:

  • deficit di linguaggio primari o secondari;
  • deficit cognitivi primari o conseguenti a patologie neurologiche o genetiche;
  • disturbi specifici di apprendimento come le dislessia o la disgrafia.

Si può tentare di evidenziare, con molta prudenza, alcuni aspetti comuni relativi alle disabilità cognitive.

L'utente affetto da tale disabilità farà fatica ad accedere, cioè a capire pagine Web troppo complesse, o in cui le componenti in movimento siano troppo veloci. Questo perché le sue capacità residue potrebbero non consentirgli di cogliere fino in fondo tutti gli aspetti dell'informazione introdotta nella pagina.

Ad esempio, per un disabile cognitivo, un'immagine al posto di una lunga scritta è un modo migliore e più sintetico per seguire un certo itinerario di navigazione in rete. Mentre, effetti lampeggianti aumentano la difficoltà di comprensione dell'informazione contenuta nella pagina.

Disabilità cognitive: gli strumenti

Tra i vari strumenti di ausilio per i disabili cognitivi, ci sono tastiere e schermi speciali.

Tastiere

Esistono una serie di tastiere semplificate per facilitare l'uso del computer da parte dei disabili cognitivi e non solo.

Esse risultano adatte in casi di difficoltà cognitive, nel momento in cui si renda necessario ridurre il numero di stimoli potenzialmente confusivi.

Un esempio di tastiera per disabili cognitivi

Infatti, la maggior parte di esse ha tasti molto grandi e differenziati per colori in base alle funzioni svolte.

Touch screen o Schermo tattile

Il touch screen o schermo tattile è una superficie trasparente che si applica sul monitor e che assolve completamente le funzioni del mouse.

Toccando la superficie in corrispondenza del bersaglio si ottiene un clic. Non è necessario trascinare il puntatore per spostarlo, ma questo appare nel punto di contatto.

Un esempio di utlizzo di schermo tattile

Lo schermo tattile può essere di aiuto in caso di difficoltà cognitive, in quanto richiede, per interagire col computer, azioni molto immediate e istintive.



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